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Cascina San Gregorio Vecchio, antico casale del Parco Lambro

Cascina San Gregorio Vecchio, situata nell’estrema periferia orientale di Milano, è un antico casale che ha quasi mille anni di storia.

La sua origine è legata all’oratorio di San Gregorio, uno dei più antichi luoghi di culto della campagna milanese. Non esistono documenti relativi all’anno della sua fondazione ma è lecito pensare che la sua edificazione sia legata all’epidemia di peste diffusasi a Milano nell’883.

Cascina San Gregorio Vecchio, antico casale del Parco Lambro

La cascina venne costruita nei pressi dell’oratorio qualche tempo dopo.

Vi è una testimonianza della sua esistenza nella mappa risalente al XVI secolo disegnata in vista della visita pastorale di San Carlo Borromeo nella pieve di Segrate. Nei secoli successivi l’oratorio andò incontro ad un lento degrado perdendo la destinazione religiosa a favore di quella agricola.

La Cascina San Gregorio Vecchio era la più importante fra tutte quelle presenti nel territorio circostante le quali, tutte insieme, facevano parte della Grangia di San Gregorio. Nel corso dei secoli mantenne la sua centralità anche quando venne creato il comune di San Gregorio diventandone il fulcro centrale.

I terreni venivano coltivati col sistema delle marcite e tutt’oggi, pur non essendo più alimentata dall’acqua qui si può vedere l’ultima marcita esistente di tutta la zona est di Milano.

La proprietà cambiò diverse volte: dapprima andò all’ospedale di Brolo per poi passare all’Ospedale Maggiore, fu poi la volta della famiglia Biumi che la ripassò al Maggiore che a sua volta la cedette al Comune di Milano.

A partire dalla fine dell’Ottocento la Cascina San Gregorio Vecchio è stata condotta dalla famiglia Bossi che da allora ha mandato avanti l’attività agricola e che ha deciso poi di passare la gestione dei campi alla Cooperativa Cascina Biblioteca.

Oltre a mantenere la vocazione agricola della cascina la cooperativa ne sta sviluppando anche la vocazione sociale rendendola una cascina aperta e solidale.

Cascina San Gregorio Vecchio
Cascina San Gregorio Vecchio

Torre Hadid, lo Storto di CityLife

Torre Hadid, secondo grattacielo costruito in piazza Tre Torri a CitLife in ordine di tempo, prende il nome dalla sua progettista, l’architetta anglo-irachena Zaha Hadid.

L’ispirazione della geometria del progetto ha preso corpo dall’analisi dell’immagine dinamica del tessuto urbano circostante che converge al centro di piazza Tre Torri. La base della Torre Hadid, animata da queste tensioni emerge, accogliendo la galleria commerciale e i percorsi pedonali e si innalza ruotando con una spinta verticale.

Alta 177 metri (191 con l’insegna), 44 piani fuori terra e 3 interrati ospita la sede degli uffici di Milano del Gruppo Generali. Conosciuta come “lo Storto” è stata progettata con strutture innovative che hanno permesso un’elevata efficienza ed un contenimento dei costi energetici.

Torre Hadid, lo Storto di CityLife

Le fondamenta sono state gettate a fine agosto 2014, per dar vita ad una delle prime strutture in torsione al mondo interamente in calcestruzzo. La scelta di questo materiale è stata dettata dalla necessità di adattabilità alla forma architettonica e dall’esigenza di flessibilità della stessa.

Il fulcro dell’edificio è il core, il nucleo centrale a forma tubolare che dà equilibrio alle azioni generate dalla struttura torcente. I muri principali ai piani inferiori hanno uno spessore di 90 cm che si riduce fino a 30 per i piani più alti. Anche le colonne che sostengono i piani diminuiscono di circonferenza mano a mano che si elevano passando da un diametro di 110 cm ai 50 cm dei piani più alti.

L’inaugurazione ufficiale presenziata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è avvenuta il 9 Aprile 2019. Non è stata questa però la prima volta che la Torre Hadid ha aperto le porte al pubblico: durante la Giornata FAI d’Autunno del 15 Ottobre 2017 è stata accessibile per sole 8 ore in via straordinaria.

Nel 2019 la Torre Hadid ha vinto il premio internazionale Excellence in Concrete Construction Award 2019 assegnato dall’ACI-American Concrete Institute per la sapienza progettuale e ingegneristica.

Torre Hadid
Torre Hadid

Mi manca l’arrivo sotto casa degli Zampognari

Torno ancora una volta indietro nel tempo, non tantissimo, ma quanto basta per avere ricordi non proprio nitidi. Diciamo “qualche cosa”, ma con tante belle sensazioni.

Erano certamente gli anni ’70, verso il giorno di Sant’Ambrogio: abitavo in zona Garibaldi e la casa aveva un cortile (posti auto e cemento, le mie ginocchia ancora ringraziano!) stretto e lungo. Casa mia era proprio alla fine del cortile e in quei giorni dell’anno, aspettavo arrivassero loro.

Era facile capire quando stavano per arrivare perchè il volume della musica aumentava poco alla volta: all’inizio si sentiva e non si vedeva niente e poi, poco alla volta, eccoli che si avvicinavano. Erano gli zampognari.

Come mi piacevano con la loro zampogna (che io per anni ho pensato fosse una cornamusa, ma fa niente!!) Si fermavano in mezzo al cortile e suonavano le loro musiche: per me, ero un bambino, era il segnale che mancava poco al Natale.

E quando ripenso ai quei momenti, mai più vissuti, mi torna sempre in mente una canzone che ho chiesto al nostro Carletto di scrivere nel modo corretto. Certo, loro suonavano Tu scendi dalla Stelle (credo) ma a me viene sempre in mente questa: ve l’ho detto che è un ricordo sbiadito e lontano!

Piva, piva
l’òli d’oliva
gnacca, gnacca,
l’òli ch’el tacca,
l’è ‘l Bambin ch’el pòrta i bellee,
l’è la mama che spend i danee,
l’è ‘l papà con su i calzon,
l’è ‘l Bambin pròppi de bon!

zampognari - foto di zampognarimilano.it
zampognari – foto di zampognarimilano.it

Luminarie Natale: Centrale District non rinuncia

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Si sono dati appuntamento in via Vittor Pisani, grande arteria che collega la Stazione Centrale di Milano a piazza Repubblica, per accogliere le prime luminarie natalizie targate Centrale District.

Protagonisti dell’iniziativa, e presenti questa mattina in Vittori Pisani, tutti i soci di Centrale District: albergatori e imprenditori del Municipio 2, in particolare delle vie a ridosso della Stazione Centrale e piazza Repubblica.

Abbiamo voluto fortemente le luminarie al prezzo di uno sforzo e di un impegno collettivo esclusivamente privato – spiega Camilla Doni, vice presidente di Centrale DistrictLa zona della Stazione ha un forte valore simbolico, è la porta di ingresso di Milano e siamo certi che accenderla sia un segnale importante”.

Gli albergatori ci sono – aggiungono – Elena Sgro, Director Sales&Marketing Hotel Principe di Savoia e Marco Olivieri, General Manager Excelsior Hotel GalliaNon abbandoniamo la città. Luminarie vuol dire vita, bellezza, normalità e ma anche sicurezza per chi passerà le feste a Milano”.

Nonostante la situazione per albergatori e imprenditori sia assolutamente drammatica – conclude Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milanoabbiamo deciso di contribuire in maniera sostanziosa e sostanziale all’illuminazione di una zona per la quale lavoriamo a 360 gradi da quattro anni sia come imprenditori che come soci di Centrale District”.

Le vie interessante dalle luminarie rimarranno accese da dicembre fino al 6 gennaio.

Nella foto, in basso da sinistra a destra: Andrea Giorgi, GM Innside, Sandra Foucher, GM NYX Milano, Caroline Benoit, Excellence, Camilla Doni, vice presidente di Centrale District e direttore Hotel Madison Milano, Elena Sgrò, Principe di Savoia, Giovanna Ognibene, Nhero Lounge Bar, Nassos Papazoglou, GM Hilton Milano, Marco Pratolongo, GM Star Hotels ECHO.
In alto: A sinistra Marco Olivieri, GM Excelsior Hotel Gallia e Maurizio Naro, Presidente Federalberghi Milano

 

CENTRALE DISTRICT è un Comitato che vede insieme tante e variegate realtà produttive, commerciali e ricreative di primo piano, dislocate nelle vie a ridosso della Stazione Centrale di Milano fino a piazza della Repubblica.

Nato su input dei più grandi e noti alberghi della zona, oggi Centrale District è polo recettore e attrattivo di molte realtà prestigiose unite dalla volontà di far vivere il quartiere, di portare cultura e vivibilità in una zona sempre più erroneamente considerata marginale rispetto al centro.

Centrale District accende la zona di Stazione Centrale e Piazza della Repubblica Milano
Centrale District accende la zona di Stazione Centrale e Piazza della Repubblica Milano

Liceo Scientifico Alessandro Volta, un po’ di storia, la sua.

Liceo Scientifico Alessandro Volta situato in via Benedetto Marcello, 7 fa parte delle scuole storiche di Milano.

L’edificio, sorto in epoca fascista, è stato inaugurato nel 1936 come “Casa del soldato”, un centro dove veniva data assistenza materiale e morale ai militari con attività ricreative e culturali. Trasformato in edificio scolastico è stato completato nel 1963 con l’aggiunta delle aule di via Settala, che hanno cambiato la struttura formando un blocco chiuso.

Nel 1970 sono state create l’aula magna, i laboratori e alcune aule speciali aggiunte per accogliere il crescente numero di studenti iscritti.Tra il 2000 e il 2001 l’intero edificio è andato incontro ad una ristrutturazione totale resasi necessaria per mettere a norma di legge la struttura.

A partire dal 1980 fino al 2003 il Liceo Scientifico Alessandro Volta è stato diretto dal prof. Ferdinando Giordano grazie a cui l’istituto ha ottenuto la Certificazione di Qualità. Un preside, un uomo stimato, carismatico, che metteva l’adolescente prima dell’alunno, disponibile, pronto ad ascoltare e a cercare soluzioni, che ha lasciato un grande vuoto con la sua tragica scomparsa avvenuta nel 2003 per suicidio. Oggi il dirigente scolastico è il prof. Domenico Squillace.

Al centro di diversi progetti il Liceo Scientifico Alessandro Volta ha visto nel corso degli anni lo sviluppo di alcune interessanti iniziative. Nel ’90 sono state inserite le libere attività nella pratica educativa della scuola grazie al Gruppo COGI. Nel ’91 fu avviato il Progetto Giovani grazie a cui sono state pianificate le attività extracurricolari dell’istituto.

Nel ’92 è stata creata la Commissione per l’Educazione alla Salute che ha portato alla creazione del Progetto Accoglienza volto a favorire l’inserimento degli studenti delle classi prime, del Centro di Informazione e Consulenza e dello Sportello di Consulenza Psicologica creato come supporto per il superamento delle problematiche adolescenziali.

Dal ’98 è stato attivato un servizio che segnala alle famiglie i casi di difficoltà e che riorienta lo studente ad individuare un corso di studi più adatto al suo stile di apprendimento.

Esiste anche un corso di orientamento formativo post-diploma di supporto nel passaggio dal liceo all’università.

Liceo Scientifico Alessandro Volta
Liceo Scientifico Alessandro Volta

 

Il primo concerto non si scorda mai

Musica, musica, musica. Quanto vi mancano i concerti dal vivo?

Pur non essendo (più) un frequentatore di musica dal vivo, almeno quanto vorrei, confesso che la mancanza inizio a sentirla. Dall’ultimo live, quello dell’immenso Omar Pedrini, l’unico concerto ad oggi capace di emozionarmi dall’inizio alla fine è passato quasi un anno. Quanto si potrà tornare sotto i palchi?

In attesa di poter rispondere a questa domanda, faccio e mi piacerebbe poi conoscere anche i vostri ricordi, un salto nel tempo per andare a pescare nella mia memoria il primo. Il primo live al quale abbia assistito.

Dobbiamo tornare negli anni ’80, di preciso non ricordo l’anno. Ho ben impresso però che, biglietti già in mano, avevo paura mi venisse l’influenza: i giorni prima ero attentissimo a tutto quello che facevo per evitare di ammalarmi seriamente e perdere quel concerto.

Già perchè all’epoca, ero un ragazzino non avevo ancora scoperto quella che divenne in seguito la mia vera passione musicale, Paul Mc Cartney e i Beatles, ma come dire, ero meno attento alla parte musicale e MOLTO invece a quella estetica.

Mi fa sorridere quando ci penso, ma ovviamente non me ne vergogno: il concerto al quale ho partecipato era quello degli Eight Wonders.

…magari così vi ricorda poco, ma se c’è qualcuno della mia generazione, maschio, e dico Patsy Kensit, forse qualcosa torna alla memoria.

Non saprei raccontarvi molto di quel concerto: nonostante una memoria che spesso mi spaventa per la quantità di ricordi che riesce a buttar fuori, non ho molto immagini di quella serata. Ricordo che lo spettacolo si svolse al mitico Smeraldo e che fu una bella serata. Altro… zero.

Da quel bel viso con il capello biondo non ho mai più saputo nulla. Non ho conservato il tagliando del biglietto ma credo di avere ancora da qualche parte il 33 giri.

E voi? Quale è stato il vostro primo concerto?

il mio primo concerto
il mio primo concerto