Gigi Cameroni un mago negli anni ’60

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La Milano sportiva degli anni ’60 era terra di maghi, non c’è ombra di dubbio.

Era la Milano di Rocco ed Herrera, di Rivera e Mazzola per intenderci. La capitale del calcio e non solo. I maghi però non erano solo a San Siro, bastava spostarsi di poco per raggiungere il campo Kennedy ed entrare nel mondo del baseball milanese, dominato da un altro mago che rispondeva al nome di Gigi Cameroni.

Nato nel 1932, quando arriva a Milano ha 15 anni. Frequenta il liceo gesuita ed esordisce proprio nella squadra della scuola, il Leo Baseball. Subito si fa notare tanto da passare immediatamente al Milano ’46 o meglio la Europhon, come si chiamava all’epoca. Con la Europhon arrivano 6 campionati e 3 coppe dei campioni, più o meno lo stesso bottino dello stadio San Siro di quegli anni, trasformando il campo Kennedy, nella Scala del baseball.

Il maggiore artefice è proprio Gigi Cameroni, un leader, un matto, uno che quando la partita girava storta, iniziava a ballare. Era la danza della pioggia che avrebbe interrotto la partita. Sempre polemico, attirava l’attenzione su di sè, un po’ come Mourinho. Gioca nel ruolo di catcher fino al 1971 lascia il diamante ed inizia la carriera da allenatore.

Gira tutta la Lombardia prima di far ritorno a casa base, dove si occupa della sua amata Milano, fino al 2006.

gigi cameroni
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