Segrate, comune della provincia di Milano situato a nord-est della città si trova nella prima fascia dell’area metropolitana.
Il comune fin dai tempi più remoti era frazionato nei nuclei autonomi di Segrate, Tregarezzo, Rovagnasco, Redecesio e Novegro che tutt’oggi conservano una propria configurazione nel territorio anche se solo Segrate e Rovagnasco hanno un nucleo storico riconoscibile. Di più recente costituzione sono invece i quartieri di Lavanderie, Villaggio Ambrosiano, Mulini, Santa Monica, San Felice e Milano Due.
Ricostruire la storia del comune in base agli scritti ritrovati non è cosa semplice perché si tratta documenti frammentari. Il più antico che menziona per la prima volta Segrate risale al 830 e riguarda uno scambio di terreni situati a Cologno. Per la presenza del torrente Nirone gli scambi con Milano erano frequenti e il legame tra i due centri era stretto. Una prima documentazione della chiesa di San Felice venne redatta nel 1566 in occasione della visita pastorale del prevosto di Desio.
Anche in epoca feudale i centri erano separati, infatti Segrate fu prima della famiglia Trivulzio e poi di quella dei Colombo, Rovagnasco apparteneva ai Landriani, San Felice faceva parte del feudo di Pantigliate sotto la famiglia Dal Pozzo, per Redecesio non si hanno informazioni sui suoi possidenti ma si sa unicamente che faceva feudo a sé.
Sul finire del XIX secolo l’aspetto agricolo della cittadina cominciò a trasformarsi dando sempre più spazio a industrie e capannoni. Basti pensare che oggi in quest’area si trovano gli stabilimenti Esselunga, l’IBM, la sede della casa editrice Mondadori e, a Milano Due, gli uffici e gli studi televisivi.
Anche il territorio subì una trasformazione: le acque non più canalizzate dei tanti fontanili presenti trovarono uno sbocco naturale nelle cave artificiali dando vita a piccoli laghi. Il fontanile più copioso, il Fontanone, convoglia nell’Idroscalo mentre le due cave comprese tra il fontanile del Seminario e quello detto Molina sono diventate il Laghetto di Redecesio.
Di notevole interesse architettonico è la sede Mondadori progettata dall’architetto Oscar Niemeyer, un palazzo dalla forte carica simbolica costruito nel 1968. Il corpo principale è un parallelepipedo davanti a cui si trova una loggia costituita da archi aventi passi differenti tra loro. Parte della composizione generale è il bacino d’acqua in cui il palazzo si rispecchia e si raddoppia.
Al parallelepipedo principale si connettono due corpi bassi sinuosi in contrasto con la planimetria netta del corpo centrale. Raggiungendo il comune non si può non notare questo “oggetto monumentale” adagiato sull’acqua che sembra quasi un’apparizione.
