martedì, Maggio 14, 2024

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Il biathlon paralimpico è una disciplina sportiva che unisce la precisione del tiro...
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Scegliere i giocattoli perfetti per i bambini: come fare

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I genitori spesso sottovalutano il valore educativo dei giocattoli, considerandoli solo strumenti di svago. Tuttavia, per i bambini, il gioco rappresenta un momento cruciale di apprendimento. Attraverso il gioco,essi sviluppano abilità fondamentali come la coordinazione e la logica, oltre a imparare a interagire con gli altri.

È essenziale che i genitori partecipino attivamente al gioco dei loro figli, poiché alcuni studi suggeriscono che i bambini percepiscono quando i genitori non sono coinvolti pienamente. Quindi risulta importante capire come un giocattolo possa essere per un bambino un’occasione di divertimento, ma di crescita allo stesso tempo.

La scelta del giocattolo perfetto per i bambini è una decisione cruciale, e lasciarsi guidare dalle loro attitudini è fondamentale. Secondo gli esperti i genitori dovrebbero assecondare i desideri e le inclinazioni del bambino stesso. In pratica dovranno osservarlo attentamente quando gioca,   coinvolgendolo nel processo di selezione dei giocattoli

Quando un bambino si sente attratto da un giocattolo sarà stimolato a giocarci attivamente e costantemente:tutto questo favorirà automaticamente un suo apprendimento stimolante e divertente. Ogni giocattolo offre opportunità uniche di sviluppo.

Dalla pasta modellabile che potenzia la manualità, ai libri che stimolano la comprensione delle parole e delle immagini, fino ai puzzle che favoriscono la memoria e il ragionamento, ogni gioco è un’occasione per crescere e imparare.

La selezione dei giocattoli per bambini richiede attenzione e considerazione. Ciò che potrebbe sembrare un semplice giocattolo è in realtà un compagno di avventure prezioso, destinato a creare ricordi duraturi e influenzare il loro sviluppo.

Fare la scelta giusta però significa anche scegliere un negozio di giocattoli di alto livello come per esempio Nanobleu, famosa realtà che si trova al centro di Milano e che offre un’ampia selezione di giocattoli unici e di alta qualità, e che saranno adatti a stimolare la creatività e il divertimento dei bambini di tutte le età. Nanobleu è un negozio storico: vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda i giochi educativi e le bambole. Al suo interno è possibile trovare un assortimento davvero molto ampio: prodotti di qualità pensati appositamente per i più piccoli.

Età del bambino: conta nella scelta del giocattolo?

La risposta è assolutamente sì. Per esempio nei primi mesi di vita, i neonati sono attratti da giocattoli morbidi e colorati che stimolino i loro sensi. Elementi come sonagli e peluche interattivi sono ottimi per incoraggiare l’esplorazione sensoriale e il legame affettivo.

Con il passare del tempo, mentre il bambino cresce e inizia a interagire con il mondo circostante, è importante introdurre giocattoli che promuovano lo sviluppo delle abilità motorie e cognitive.

Giochi come cubi, libri tattili favoriscono l’apprendimento e quindi sono ideali per questa fase di crescita.

Man mano che il bambino diventa più grande, i suoi interessi e le sue capacità si evolvono. A due anni, ad esempio, i bambini dovrebbero utilizzare giochi che favoriscano l’immaginazione. I puzzle e i giochi di costruzione sono anche ottimi per stimolare la creatività e le abilità cognitive.

A tre anni, i bambini mostrano una maggiore consapevolezza di sé e dei loro interessi. Scegliere giocattoli che riflettono queste preferenze, come giocattoli basati su personaggi dei cartoni animati preferiti o set di costruzioni più complessi, può contribuire a mantenere alto l’interesse e l’entusiasmo del bambino nel gioco.

 

 

 

 

Peschiera Borromeo, a spasso tra cascine e castello

Peschiera Borromeo,  incantevole comune situato nell’area a sud est di Milano, racchiude una storia millenaria che affonda le sue radici nell’epoca romana. Attraversato dalla maestosa via Regina, antica arteria che collegava Cremona a Chiavenna passando per Milano, questa terra era un tempo ricca di corsi d’acqua e laghi, da cui deriva il nome “Peschiera”.

Le sue antiche cascine, tra cui spiccano Mirazzano e Longhignana, narrano storie di nobili famiglie e di epoche passate. Mirazzano, cuore più antico di Peschiera Borromeo, ospita il magnifico castello che fu dimora estiva dei conti Borromeo, risalente al XV secolo e circondato da un fossato ancora oggi colmo d’acqua. Nel borgo si ergono anche la suggestiva cascina Castello a Longhignana, risalente al XV secolo, e la pittoresca cascina Pestazza.

Appartenente in passato alla Pieve di Mezzate, Peschiera Borromeo ha vissuto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Durante il dominio napoleonico, fu unito a Peschiera il comune di Mezzate e altri centri limitrofi fra cui Pantigliate e Zelo, ma il borgo recuperò la propria autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1863 assunse il nome attuale, Peschiera Borromeo, in onore della famiglia Borromeo che lasciò un’impronta indelebile nella storia locale.

L’industrializzazione del XX secolo portò cambiamenti significativi, ma senza compromettere l’antica vocazione agricola del territorio. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale inflisse gravi danni, distruggendo quasi interamente le cascine, tranne Mirazzano, che resistette al tempo come un’icona di resilienza.

Peschiera Borromeo - cascina Castello
Peschiera Borromeo – cascina Castello

 

Peschiera Borromeo, tra storia natura ed autenticità

Oggi, Peschiera Borromeo è una città dinamica e fiorente, insignita del titolo di città nel 1988. Il suo patrimonio storico, come il castello dei conti Borromeo e le antiche cascine, si mescola armoniosamente con lo sviluppo moderno. Il quartiere di Linate, che dà il nome all’aeroporto di Milano-Linate, contribuisce alla vitalità economica della regione, pur mantenendo vaste aree verdi.

I visitatori possono ammirare le bellezze naturali, come il bosco del Carengione e le risorgive circostanti, oltre ad immergersi nella storia passeggiando per le strade del borgo di Mirazzano. Peschiera Borromeo continua ad essere un luogo di fascino e interesse, dove passato e presente si fondono in un’unica suggestiva atmosfera. Se siete alla ricerca di una destinazione che unisca storia, natura ed autenticità, Peschiera Borromeo è il luogo ideale da esplorare per scoprire le sue meraviglie nascoste.

Tempo fa abbiamo avuto la possibilità di visitare il castello dei conti Borromeo, occasione rara colta in uno dei pochi giorni di apertura.

Se volete curiosare all’interno delle stanze del castello, ecco il nostro video.

San Carlo al Corso fermiamoci un attimo

San Carlo al Corso: ci arriviamo passeggiando proprio lungo corso Vittorio Emanuele.

Questa chiesa, bellissima, spesso scappa alla vista di chi freneticamente si sposta da piazza del Duomo a San Babila, o viceversa. Si è abituati a sapere che è lì e non è così frequente fermarsi un attimo ad ammirarla fuori così come dentro. Un vero peccato dato che è una chiesa proprio unica e particolare.

Così come è particolare il suo campanile che, proprio da corso Vittorio Emanuele… non si può vedere. Non stupisca questo fatto: persino la planimetria che c’è a pochi metri di distanza realizzata per i non vedenti, non include questo campanile. Quello che rende il tutto molto “particolare” è il fatto che questo campanile è il più alto di Milano. Ma andiamo con ordine.

san carlo al corso
san carlo al corso – il campanile visto da San Babila in una foto d’epoca

San Carlo al Corso fermiamoci un attimo

Un tempo sede dell’ordine dei Serviti, fino a due secoli fa al suo posto avremmo trovato la chiesa di Santa Maria detta appunto dei Servi, dall’ordine che vi officiava dal 1290. Con le soppressioni napoleoniche la chiesa viene abbattuta per allargare il corso e poi ricostruita, attendendo il 1847 per la consacrazione del nuovo edificio.

Carlo Amati, che sviluppò il progetto su richiesta del fratello Giacomo, iniziò i lavori nel 1839 ispirandosi al Pantheon, con la pianta circolare. L’architetto Pizzagalli realizzò la maestosa cupola, il cui diametro supera i 32 metri: l’effetto è veramente incredibile sia dall’esterno che dall’interno.

Coperto dai palazzi e difficilmente visibile passeggiando tra le vie, il campanile di San Carlo al Corso è il più alto di Milano con i suoi 84 metri.

Da quando nel 1929, i Serviti, scacciati due secoli prima, tornarono a riprendere possesso di questa chiesa, viene sottolineato che il nome completo di questo luogo sia ”Santa Maria dei Servi in San Carlo”.

Se passate da qui durante uno dei vostri giri, fermatevi un attimo: siamo certi che la sosta fuori programma sarà ripagata dalla meraviglia di questo luogo.

San Carlo al corso
San Carlo al corso

Biathlon Paralimpico: oltre ogni ostacolo

Il biathlon paralimpico è una disciplina sportiva che unisce la precisione del tiro a segno con la resistenza dello sci di fondo, offrendo agli atleti con disabilità fisiche e visive l’opportunità di eccellere in una competizione di classe mondiale. È uno sport che non solo celebra l’abilità fisica, ma anche l’ingegno e la perseveranza degli atleti paralimpici.

Introdotta inizialmente ai Giochi Paralimpici Invernali di Innsbruck nel 1988 per gli atleti con disabilità fisiche e successivamente estesa agli atleti con disabilità visive ad Albertville nel 1992, questa disciplina è diventata una delle pietre miliari degli sport paralimpici.

Le regole del gioco sono chiare: gli atleti devono completare un percorso di 2 o 2,5 km, compiendo il giro con gli sci ai piedi per tre o cinque volte in tecnica libera, con una distanza totale che varia dai 6 ai 15 km. Maschi e femmine competono su diverse distanze, rispettivamente 7,5, 12,5 e 15 km per gli uomini e 6, 10 e 12,5 km per le donne.

Ma il cuore delle gare è il poligono di tiro, dove gli atleti devono colpire due bersagli situati a una distanza di 10 metri. Ogni errore viene penalizzato, aggiungendo tempo al percorso totale. Questa duplice sfida richiede non solo resistenza fisica, ma anche una concentrazione assoluta e una precisione chirurgica.

La tecnologia e l’adattamento sono fondamentali per garantire che ogni atleta possa partecipare e competere al meglio delle proprie capacità. Gli sciatori con disabilità fisiche, che possono utilizzare due sci (anche con l’ausilio di protesi) affrontano il percorso senza bastoncini, o con l’ausilio di un solo bastoncino a seconda del grado di disabilità degli arti superiori.

Tale scala determina anche la modalità di posizionamento dell’arma al poligono: il fucile ad aria compressa (o a CO2) viene sistemata con i movimenti delle spalle o con il braccio, prima che venga dato l’ordine di sparare ad un allenatore. Nel gruppo “seduti”, gli atleti utilizzano uno slittino chiamato sit-ski, costituito da un sedile montato su due sci da fondo.

Biathlon Paralimpico: oltre ogni ostacolo

Gli atleti con disabilità visive utilizzano la normale attrezzatura da sci di fondo ed un fucile elettronico dotato di un sistema elettro-acustico che emette toni sempre più alti man mano che il mirino si avvicina al centro del bersaglio, consentendo loro di regolare il puntamento in base ai suoni che percepiscono.

Il Biathlon Paralimpico oltre ad essere uno sport, è anche simbolo di ispirazione ed inclusione. Sotto la guida dell’International Paralympic Nordic Skiing Committee (IPNSC) e dell’International Paralympic Committee (IPC), il biathlon paralimpico continua a rompere barriere e ad aprire nuove opportunità per gli atleti con disabilità in tutto il mondo.

In Italia, lo sviluppo e la promozione del biathlon paralimpico sono portati avanti grazie al lavoro del Dipartimento Sport Invernali del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), che ha contribuito a far crescere questo sport nel paese.

Le Paralimpiadi Milano Cortina 2026 offriranno un palcoscenico mozzafiato per il biathlon paralimpico, con le gare che si svolgeranno a Tesero, nella splendida cornice della Val di Fiemme. Questo evento non è solo una dimostrazione di abilità atletica, ma anche un tributo alla forza dello spirito umano e alla capacità di superare le sfide con coraggio e determinazione.

In attesa di fare il tifo per gli atleti italiani teniamo a mente che in un mondo dove le barriere fisiche e sociali possono sembrare insormontabili, il biathlon paralimpico ci ricorda che la vera grandezza risiede nell’abilità di trasformare le sfide in opportunità e le debolezze in forza. E mentre gli atleti affrontano il freddo delle piste e la pressione dei bersagli, ci ricordano che, con dedizione e passione, non esistono limiti alla nostra capacità di realizzare grandi imprese.

Bubbles with a View, bollicine con vista

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Bubbles with a View: Terrazza Gallia vi aspetta per una serata unica all’insegna del racconto, delle bollicine più prestigiose e delle meraviglie della città di Milano.
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Chiesa di San Nicolao della Flue: Tra Critiche e Ammirazione nel Cuore di Milano Est

Nel cuore del quartiere Forlanini, nella periferia orientale di Milano, sorge uno degli edifici più dibattuti e discussi dai residenti e dai visitatori: la Chiesa di San Nicolao della Flue.

Tra gli abitanti di Milano, le opinioni sono divise: c’è chi la adora e chi la critica aspramente. Il motivo? Questo luogo di culto si distingue nettamente dagli altri edifici religiosi della città.

La chiesa parrocchiale si trova nel sempre più vivace quartiere Forlanini, nel cuore di Milano Est. Costruita negli anni ’60 per rispondere alla crescente domanda della comunità locale, fu dedicata a San Nicolao della Flue, religioso del 1400 considerato oggi patrono della Svizzera.

Il progetto originale, redatto nel 1962 dall’architetto zurighese Fritz Metzger, non fu mai realizzato. La costruzione fu poi affidata a Ignazio Gardella e Anna Castelli Ferrieri nel 1968 e completata nel 1970.

La Chiesa di San Nicolao della Flue è oggetto di critiche per la sua netta deviazione dagli standard artistici e architettonici delle chiese milanesi. Tuttavia, la sua unicità è indiscutibile. Ma quali sono le sue caratteristiche principali?

Il complesso è situato su una vasta piazza, affacciandosi su diversi edifici pubblici e privati. Sollevata rispetto al livello stradale, poggia su un basamento contenente locali parrocchiali e servizi.

Chiesa di San Nicolao della Flue

Chiesa di San Nicolao della Flue - foto di Arbalete
Chiesa di San Nicolao della Flue – foto di Arbalete

Realizzata in calcestruzzo, la chiesa presenta un’estetica che richiama la forma di una nave, con tonalità scure e terrene. All’interno, sono visibili tre navate, di cui quella centrale notevolmente più alta, creando un effetto di slancio verticale.

La luce solare penetra dalle feritoie nelle pareti, evidenziando gli angoli e i dettagli dell’edificio.

Le critiche riguardano principalmente l’ambiente interno, percepito come poco accogliente e privo dell’atmosfera tipica di una chiesa. Tuttavia, ci sono anche coloro che apprezzano la sua eleganza e razionalità.

In definitiva, la Chiesa di San Nicolao della Flue rimane un punto di discussione nel panorama architettonico e spirituale di Milano Est, divisa tra chi la considera un’opera magistrale e chi la ritiene un’intrusione nel tessuto urbano.