Bussero, adagiato lungo il Naviglio della Martesana, si trova nell’area a nord est di Milano. Qui, nel 1978, Adriano Celentano ha diretto e interpretato Geppo il folle, cantante di successo che vuole sfondare in America.
La nascita di Bussero sembra risalire all’epoca romana, ipotesi avvalorata dal ritrovamento, nel 1906, di un sarcofago contenete i resti di Lupulia, giovane donna di origini patrizie germaniche andata in sposa ad un cittadino romano. Dallo studio delle strade delle antiche mappe catastali si è dedotto che, nell’anno 852, in questo luogo esisteva già un centro abitato, che sorgeva sulle sponde del Molgora.
La prima testimonianza scritta dell’esistenza di Bussero si trova nel decreto del 15 luglio 1375 in cui Gian Galeazzo Visconti ufficializza l’estensione della podestà di Milano per un raggio di dieci miglia intorno alla città. Successivamente entra a far parte del contado di Melzo e diversi sono i nomi dei feudatari che si avvicendano nella sua amministrazione: i Marliani nel 1412, i Cotta nel 1441, gli Stampa nel 1524, i Triulzio nel 1531 e i Creppi nel 1778.
Bussero ha dato il nome ad una famiglia importante: Goffredo da Bussero è stato il noto storico che scrisse “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani”, fonte autorevole per la ricostruzione della storia della Diocesi Ambrosiana, ma anche il suo successore omonimo è ricordato per aver fondato l’ospedale San Barnaba di Brolo a Milano.
A spasso per Bussero
Nel comune troviamo diverse ville antiche; tra queste Villa Sioli Legnani, situata in via Umberto I, di cui il primo impianto è stato edificato nella seconda metà del ‘500 e che ha visto la sua completa realizzazione all’inizio del ‘700 dopo una serie di ampliamenti e ristrutturazioni.
Nel centro storico troviamo uno degli edifici più antichi di Bussero: Villa Casnati, risalente alla prima metà del ‘500. La villa sul finire del secolo scorso è stata rilevata dall’amministrazione comunale che, con una sapiente ristrutturazione, l’ha riportata agli splendori di un tempo. Stesso destino per Villa Tamassia Readaelli situata in via Aldo Moro, di epoca seicentesca.
Infine, in piazza IV novembre troviamo la chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso, consacrata nel 1891, che conserva le reliquie dei Santi Martiri Alessandro e Onorato.
