Pattinare sul ghiaccio a Milano: la stagione è quella giusta e chi ama divertirsi in questo modo avrà tante occasioni.
Diciamocelo: dobbiamo iniziare anche noi a prepararci alle Olimpiadi Invernali. Manca ancora qualche anno, ma dobbiamo esercitarci negli sport invernali. Quale miglior occasione quindi delle piste di pattinaggio sul ghiaccio che stanno arrivando in città?
Anche quest’anno ci sarà Gae Aulenti On Ice: in una delle piazza più “alte” di Milano sarà possibile pattinare sul ghiaccio fino agli inizi di febbraio, tutti giorni a partire dalle 10.00 del mattino. E tra una pattinata e l’altra, a pochi passi il Villaggio di Natale con tutto quello che…fa festa!
Pattinare sul ghiaccio a Milano: si può!
Volete pattinare sotto il palazzo della Regione? Si può! 02ice è la pista messa a disposizione fino al 20 di gennaio. E se non siete capaci ma volete provare, ci sono anche le lezioni.
Da pochissimi giorni è aperta e lo sarà fino all’Epifania la pista ai Giardini Pubblici Indro Montanelli e dal 5 dicembre ne troverete una anche in piazza XXIV Maggio.
E non è ancora finita: dopo Sant’Ambrogio verrà aperto il Villaggio di Natale in Stazione Centrale e nello stesso giorno apertura dell’ Holiday Season alla Biblioteca degli Alberi.
wLog dal vivo al Partyamo: musica in tram. Il 12 dicembre infatti, l’artista milanese si esibirà live al “Partyamo” di Milano, l’evento musicale itinerante che si svolge in tram
Proprio il mezzo pubblico simbolo di Milano per l’occasione verrà trasformato in un vero e proprio club urbano e colorato da luci al neon ed effetti futuristici: la partenza è puntuale alle 19.30 dal deposito Atm di Baggio (Piazza Perrucchetti) e il viaggio è di circa due ore.
Il live è sold-out (verranno annunciate altre date a breve) ma è prevista una fermata di 15 minuti in centro città (Via Cantù – ore 20.30) alla quale i fan e il pubblico potranno prendere parte.
Sarà un live ad effetto, potente, che unirà sonorità indie pop, dance e synth e presenterà al pubblico i suoi brani, tra cui “Pericolo Pubblico” uscito pochi giorni fa in digital download e rotazione radiofonica: “Il primo Partyamo è stato incredibile. Durante il live non ci sono barriere tra me, la musica e il pubblico. Non vedo l’ora di rifarlo”.
wLog dal vivo al Partyamo: musica in tram
wLOG è un cantautore milanese: la sua musica si muove tra il prog, il punk, l’elettronica, l’indie e il pop. Esordisce come solista nel 2018. Nel marzo 2019 esce il primo album “wLOG”. Il sound viene definito switch pop: un groove familiare, ma allo stesso tempo lontano da ciò che si è abituati ad ascoltare. wLOG vuole trasportare verso il futuro la purezza della canzone, della melodia, del sentimento e del testo intimo. Un lancio di nuove miscele di suoni fusion tra clubbing, edm, synth e spunti speriementali.
Mi-Tomorrow speciale Milanodavedere: ci perdoneranno i nostri amici del free press milanese si ci siamo permessi di dedicarci il titolo.
Oggi 3 dicembre un appuntamento speciale, davvero, per noi e ci auguriamo anche per voi tutti: su Mi-Tomorrow troverete infatti anche uno speciale tutto dedicato e curato da noi.
Come ci auguriamo saprete, da un anno quasi ogni due settimane Mi-Tomorrow ci ospita con una pagina da noi scritta, nella quale raccontiamo un itinerario, un luogo, una bottega storica e un modo di dire in dialetto meneghino.
Mi-Tomorrow speciale Milanodavedere
In occasione dell’Artigianato in Fiera, Mi-Tomorrow esce in questi giorni con dei numeri speciali dedicati ogni giorno ad un argomento che ha caratterizzato questo 2019 ormai prossimo alla fine.
Ed oggi… tocca a noi! Qui sotto vi anticipiamo alcune delle pagine che potrete trovare e vi invitiamo a prendere una copia cartacea del giornale: se siete all’Artigianato in Fiera lo troverete all’ingresso, altrimenti Mi-Tomorrow viene distribuito nei consueti punti (cliccate qui per scoprire quali sono).
A noi non resta altro da aggiungere se non grande Grazie a Pier e Christian, cuore, anima e cervello di Mi-Tomorrow.
A Natale solo buone notizie: conosciamo le storie di chi fa del bene in città.
Lo sapete bene: a noi piace guardare sempre il lato positivo delle cose. Questo non vuol dire che non ci sia il rovescio della medaglia, che non esistano cose che non vanno bene. Ma almeno qui, sulle nostre pagine, ci piace raccontare solo le cose belle, le cose da vedere ed apprezzare. Cose, monumenti, strade, persone…
E’ per questo motivo che abbiamo accettato un invito che ci piace davvero tanto: a Natale solo buone notizie vuol dire anche dare voce alle storie positive di impegno e solidarietà!
Tutto questo nel corso del dodicesimo e ultimo incontro di Conosciamoci Meglio, giovedì 5 dicembre alle 18.00 al Centro Comunicazione Bayer (Viale Certosa 130).
A Natale solo buone notizie: conosciamo le storie di chi fa del bene in città.
I protagonisti di questo incontro, cittadini ed associazioni esemplari, saranno:
Roberto Bagnato, “l’Angelo Invisibile”, ideatore e fondatore di “Fondazione Condividere”, che finanzia sia attività di sostegno immediato al reddito sia progetti finalizzati al raggiungimento di un’autonomia economica dei soggetti coinvolti.
Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo sono i co-fondatori di FightTheStroke.org, che supporta la causa dei giovani sopravvissuti all’ictus e con Paralisi Cerebrale Infantile, come il loro piccolo Mario. Francesca Fedeli racconterà alcune delle battaglie portate avanti dalla Fondazione.
In strada ogni giorno, 24 ore su 24, con coperte e pasti per i bisognosi. Dal 1994 Fondazione Progetto Arca porta aiuto a persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione.
Il ciclo di incontri “Conosciamoci meglio” sono realizzati da Bayer, con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione).
L’ingresso è gratuito previa registrazione su Eventbrite
Trovate l’evento anche sulla nostra pagina Facebook, cliccando qui
Noi ci saremo: voi non potete mancare!
A Natale solo buone notizie: conosciamo le storie di chi fa del bene in città.
Menà i tòll, ovvero svignersela. Facile da intuire, ma meno noto è da dove arriva questo modo di dire in dialetto milanese. Ce lo spiega il nostro Carletto Oblò.
Quèll che voeur dì, el me par ciar “svignarsela” ma da indoe la nass ‘sta manera de dì?
Bisògna andà in là on poo in del temp e precisament quand i galeòtt pericolos, vegniven nò domà saraa-sù dent in on busegatter, ma vegniven anca legaa con di gròss cadènn ai pee e poeu a ògni presonee ghe andava daa in dotazion on gròss boccal ch’el serviva per bev ma anca el faseva de gavètta.
El boccal (che tutti ciamaven “la tòlla) l’era fissaa, per el manich de presa, ai cadènn, de manera che, anca senza avèghen l’intenzion, el podeva servì come campanèll d’allarma in cas de fuga.
Me par ciar che se el galeòtt el decideva de scappà, el boccal (la tòlla) l’avaria faa tant de quèll frecass d’insospettì, quantomen, i guardian.
Piazza Mercanti: partiamo da qui per il nostro giro: siamo in centro oggi, molto molto in centro.
Scendiamo a Cordusio e incamminiamoci verso piazza Duomo. Che cosa andremo a vedere? Iniziate a scorgere la nostra cattedrale? Ecco bene, è il momento di fermarsi. Se avete preso la strada giusta, via Mercanti, fermatevi ad ammirare Palazzo Giureconsultisulla vostra sinistra e palazzo della Ragione sulla destra (quest’ultimo in questo periodo coperto dai ponteggi). Proprio davanti a voi, neanche poi tantissimo tempo fa, avreste trovato una porta…
Piazza Mercanti: un piccolo gioiello
Entriamo in piazza Mercanti: fate attenzione a tutti i palazzi e divertitevi a trovare le statue di Ausonio Decimo Magno, Sant’Agostino ed Oldrado da Tresseno (quest’ultimo a cavallo). E poi, sempre per farvi stare in allegria incamminatevi verso il fast food con gli occhi per terra e cercate la “targa” che spiega cosa succedeva in questa piazza.
Prima di cambiare direzione, uscite nuovamente da piazza Mercanti, mettetevi in mezzo alla strada con alle spalle palazzo Giureconsulti (la strada è pedonale, quindi nessuna paura) e cercate la Scrofa semilanuta. A proposito della scrofa: sapevate che oltre ad essere legata alla leggenda della nascita di Milano è uno dei tre simboli ufficiali della città?? (se vi state chiedendo quali sono gli altri due…pensate alla bandiera che sventola sopra palazzo Marino e ad un biscione….)
Piazza Mercanti e non solo…
Lasciamo piazza Mercanti, attraversiamo via Orefici e andiamo verso la Pinacoteca: questa è una visita che vi consigliamo di fare una volta almeno. Troverete all’interno delle meraviglie che nulla hanno da invidiare a musei più famosi. E non parliamo solo di Leonardo. Quel che però oggi ci interessa e farvi immaginare che qui sotto avremmo trovato ( ed in parte è possibile ancora vedere) il primo centro cittadino, il Foro.
Qui infatti avremmo trovato l’incrocio da Cardo e Decumano: le due vie principali di Mediolanum. E proprio all’incrocio, niente semaforo ma il centro della città. Difficile da immaginare, eppure…
Prima di chiudere il giro, facciamo ancora qualche passo e dirigiamoci alla sinistra del palazzo. Poca strada ed arriviamo in piazza San Sepolcro. Sì, è vero, ci sono un po’ troppo macchine, ma forse ad agosto ne trovate meno del solito. Qui potete vedere la sede della polizia nell’incredibile palazzo Castani: fermatevi ad ammirare il portone. Una meraviglia!
In questo palazzo in anni più recenti rispetto alla sua costruzione, nacque il fascismo. Si può notare una struttura del ventennio se alzate lo sguardo alla sinistra del palazzo. Ma adesso giriamoci e guardiamo la chiesa di San Sepolcro: fondata nel 1030 con il titolo di Santissima Trinità dal Magister Monetæ Benedetto Ronzone o Rozone, Maestro della Zecca, venne costruita su un terreno della famiglia dello stesso nei pressi della sua abitazione.
Il 15 luglio 1100, in piena epoca di Crociate, l’arcivescovo di Milano Anselmo da Bovisio nel giorno delle celebrazioni del primo anniversario della spedizione crociata lombarda che nel 1099 prese Gerusalemme e alla vigilia della seconda spedizione del 1100, dedica la chiesa della Santissima Trinità al San Sepolcro di Gerusalemme, proprio per via dell’importanza assunta in quegli anni dai luoghi Santi.
Non abbiamo fatto tanta strada, ma abbiamo visto cose particolari e conosciuto personaggi davvero interessanti. Da qui, con il prossimo giro, scopriremo altre particolarità della nostra città.