Milano è sempre Milano lo sappiamo. E si distingue sempre.
Battere record per la nostra città era ormai una abitudine ai tempi pre pandemia. Oggi però scopriamo che siamo i numeri 1 anche in un’altra “specialità”: da qui a dire di esserne orgogliosi però ce ne passa.
In realtà questo record non è nuovo: bisogna tornare al 2012 per l’effettivo momento del primato, ma chissà come mai, è passato in sordina.
Ad ogni modo il record infranto è il seguente: è a Milano la pista ciclabile più corta del mondo. Balziamo al primo posto dopo quella di Birmingham i lunga ben 15 metri e quella di Viareggio, di 10 metri.
Quanto è lunga quella milanese? 5 metri! Si trova in via Francesco Sforza. Motivo di questa mirabolante “cortezza”? Una convivenza non proprio riuscita con una fermata dell’autobus.
Uno dei luoghi che fino all’anno scorso era preso d’assalto dai turisti e non solo è il Cenacolo.
Capolavoro indiscusso del genio di Leonardo da Vinci, visitare l’Ultima Cena vuole anche dire fermarsi un attimo ad ammirare la bellezza dei chiostri.
Perchè se è vero che tutto il mondo ci invidia l’opera di Da Vinci, è altrettanto vero che pochi luoghi possono vantare la bellezza di tutto quello che c’è a Santa Maria delle Grazie.
Girare per la chiese, visitare i chiostri, soffermarsi sui tanti dettagli che la vista ci offre, è un’esperienza davvero unica. E per chi non lo ha mai fatto… c’è sempre tempo per rimediare!
Prendere la macchina e fare una gita nei dintorni di Milano o addirittura in Svizzera. Quanto ci manca poter fare tutto questo in maniera spensierata? Tantissimo! In attesa che la situazione migliori, però, possiamo comunque parlare di consigli per viaggiare nella splendida Lombardia e nelle località che, come quelle svizzere, sono poco distanti dal capoluogo lombardo. Oggi dedicheremo qualche dritta a Lugano, una vera e propria perla che aspetta solo di essere scoperta.
Vediamo assieme le tappe imprescindibili da considerare nel momento in cui si visita per la prima volta questa città svizzera.
Alla scoperta del centro storico e di Piazza della Riforma
Parlare di Lugano significa, per forza di cose, chiamare in causa le bellezze del suo centro storico. In questa zona della città, non bisogna assolutamente perdere Piazza della Riforma, vero e proprio fulcro della vita culturale e sociale del centro urbano.
Nel momento in cui la si ammira, è impossibile non notare la mole del Palazzo del Municipio. Un’altra bellezza che è possibile ammirare quando si scopre la piazza principale del centro storico di Lugano è la statua di Domenico Fontana. Il suo nome molto probabilmente non sarà noto a tutti, ma ha segnato la storia italiana e non solo.
A lui si deve il progetto dell’obelisco che troneggia a Roma nell’impareggiabile cornice di Piazza San Pietro.
Cattedrale di San Lorenzo
Lugano è un luogo davvero speciale, una città elegante dove vale la pena passare qualche ora quando si ha voglia di lasciarsi un attimo alle spalle la frenesia cittadina. Nel momento in cui si chiamano in causa le sue meraviglie, un doveroso cenno deve essere dedicato alla Cattedrale di San Lorenzo.
Questo luogo sacro ha una storia molto antica. Essenziale è infatti ricordare che viene menzionato fin dal IX secolo. Cattedrale dall’anno 1888, questa chiesa di Lugano è caratterizzata da una struttura architettonica di stile romanico. Con un abside semicircolare rivolto a oriente, questa chiesa è nota anche per la sua meravigliosa facciata in stile rinascimentale.
Per quanto riguarda l’interno, ricordiamo che è a tre navate caratterizzato da un coro poligonale.
L’atmosfera del casinò vero e proprio non ha però paragoni, anche solo per la possibilità di indossare outfit eleganti (dopo i mesi passati in casa tra lockdown e stop & go delle varie zone a colori, alzi la mano chi non vede l’ora di sfoggiare un abito speciale!).
Il meraviglioso Ceresio
Parlare delle cose che non bisogna assolutamente perdere nel momento in cui si visita Lugano significa, per forza di cose, chiamare in causa il lago. Detto anche Ceresio, il Lago di Lugano è una vera perla. Bacino che segna il confine tra l’Italia e la Svizzera, è abbracciato da un panorama mozzafiato che vede meravigliosi monti stagliarsi, silenziosi e solenni, nel cielo. Chi vuole raggiungerli, può farlo senza problemi grazie alla presenza di apposite funivie.
Sulle rive del Lago di Lugano, si affacciano dei luoghi che vale davvero la pena ammirare. Tra questi spicca il villaggio di pescatori di Gandria, ma anche il borgo di Morcote, dove è possibile ammirare una delle chiese rinascimentali più belle dell’intera Svizzera.
Il bello dei luoghi appena descritti riguarda la possibilità di raggiungerli concedendosi una piacevole crociera sulle acque del lago: già il percorso è meraviglioso! La meta, garantiamo, lo sarà ancora di più!
Lugano: cosa vedere quando la si visita per la prima volta
Sono diversi i motivi per cui Milano tocca il cuore e non lo abbandona più. Tra questi, rientra la possibilità di raggiungere, in poche decine di minuti di macchina, località di bellezza impareggiabile.
Tra queste è possibile citare Campione d’Italia, località che, a livello amministrativo, si trova in provincia di Como. I suoi poco più di 2 km2 di superficie, però, sono in territorio svizzero.
Parliamo quindi a tutti gli effetti di una enclave italiana in territorio elvetico. Cosa vedere in questa località perfetta per trascorrere qualche ora lontano dalla frenesia della città? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo!
Chiesa di San Zenone
La Chiesa di San Zenone è un edificio molto particolare, che vale assolutamente la pena visitare. Quando la si nomina, è necessario rammentare che il nucleo originario risale al 756. Nel XIV secolo è stata ricostruita e, nel 1967, sconsacrata.
Oggi come oggi, questo edificio ospita diverse esposizioni artistiche. Al di là di questi eventi, è interessante ammirare alcuni dettagli che la rendono unica. Tra questi, è possibile citare il dipinto dal titolo Angeli Protettori, opera del maestro bolognese Bruno Saetti.
Questo dipinto ha alle spalle una storia di grandi successi. A dimostrazione di ciò, è possibile citare il premio ottenuto all’edizione della Biennale di Venezia risalente al lontano 1962.
Chiesa di Santa Maria dei Ghirli
La Lombardia – ricordiamo sempre che, pur essendo fisicamente in territorio svizzero, Campione d’Italia è una località della provincia di Como – è ricca di santuari mete di pellegrinaggio.
Tra questi luoghi sacri che non smettono di esercitare il loro fascino, c’è anche Santa Maria dei Ghirli. Cosa dire in merito a questa chiesa di Campione d’Italia? Prima di tutto che il complesso originario è stato trasformato in oratorio attorno al XIV secolo.
Questo cambiamento cruciale è stato messo in atto seguendo i dettami dell’architettura romanica. Entrando nel dettaglio della struttura, ricordiamo che è a navata unica e che si contraddistingue per la presenza di un campanile di forma quadrata.
Nel corso dei secoli, l’interno della chiesa è stato interessato da numerose variazioni. Tra queste è possibile citare l’integrazione di elementi con peculiarità stilistiche barocche. Per essere ancora più precisi, tra le trasformazioni in questione è possibile citare il tiburio.
Tornando alla visione generale dell’interno della chiesa, ricordiamo che si presenta con una navata unica e una volta a botte. Da non dimenticare è anche la suddivisione tra aula riservata ai fedeli, Santuario e Presbiterio.
Casinò
Quando si parla dei casino italiani, è impossibile non fare riferimento a quello di Campione d’Italia. La storia di questo luogo è profondamente legata ad alcune delle tappe più importanti dell’epopea novecentesca. A ricordarlo ci pensa già l’anno della costruzione, il 1917, periodo in cui l’Italia era nel cuore dell’impegno sul fronte della prima guerra mondiale.
Con i suoi esterni dalla struttura imponente e granitica, il casinò di Campione d’Italia è stato la più grande casa da gioco nell’intero territorio europeo.
Quando lo si nomina, è necessario ricordare che, oltre a tutto quello che ruota attorno al gioco d’azzardo, offriva anche diversi momenti di intrattenimento attraverso un fitto calendario di spettacoli e concerti.
Non c’è che dire: Campione d’Italia è davvero una piccola perla italiana incastonata in territorio svizzero (a proposito, ricordiamo che nel suo territorio è possibile utilizzare sia il franco sia l’euro).
Oltre ai luoghi appena citati, da ammirare è il centro storico in generale, al cui inizio è presente l’oratorio di San Pietro, tra gli edifici più antichi della città.
Campione d’Italia, una perla a meno di un’ora da Milano
Camminando lungo questa strada si possono notare tante cose: il più famoso è forse il Teatro dal Verme, ma non è il solo. Così come nelle vie traverso, la via San Giovanni sul Muro offre il modo di fare un viaggio nel tempo.
Come potete vedere dal filmato qui sotto, percorrendo la via, sulla destra (se arrivate da corso Magenta) potrete notare un qualcosa che… non dovrebbe esserci.
Una chiesa che… non se ne vuole andare
In realtà c’era. E che cosa? Una chiesa. Era la chiesa di Santa Liberata che sorgeva proprio a fianco di un’altra chiesa, chiamata San Giovanni sul Muro. Quest’ultima doveva il nome, lasciato poi alla strada, alle antiche mura romane che qui passavano.
Santa Liberata invece, quella i cui resti vediamo all’inizio del video, condivide oggi le mura di un palazzo che, guarda un po’, riserva anche lui delle sorprese (si vedono nel video)
Passeggiando per la città capita di fare “incontri” particolari.
E’ il caso di via Lazzaretto: siamo a pochi passi da viale Tunisia e quindi non distanti da corso Buenos Aires. In una via davvero particolare, via Lazzaretto, ecco un palazzo che… non si può non osservare.
Sì, è vero, non è proprio tenuto benissimo: i segni del tempo sono molto evidenti. In un certo senso è come se il tempo qui si fosse fermato. Sorrido sempre quando vedo, al posto delle antenne per i 5G, i sostegni per i fili del telegrafo/telefono. E qui, come in altri luoghi si vedono eccomi.
Nonostante i segni ed il tempo, si capisce che siamo di fronte a qualcosa che era davvero bello. E ci si augura che possa un giorno tornare ad esserlo. Se volete vederlo da vivo, è in via Lazzaretto 8. Nel frattempo, ecco un breve video.