Parco Sempione, quattro passi lungo la sua storia

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Parco Sempione
Parco Sempione

Parco Sempione, un oasi verde in mezzo alla città: posto perfetto per passeggiate, pause pranzo e giro con gli amici a 4 zampe.

 

Tornando indietro nel tempo quando qui a Milano comandavano i Visconti, avremmo trovato il parco ducale. Non c’era quello che chiamiamo Sforzesco, ma un altro castello distrutto durante la Repubblica Aurea Ambrosiana. E proprio con gli Sforza, il parco venne ingrandito e cintato. Era a tutti gli effetti un bosco, con castagni e querce oltre a tanti animali qui arrivati non certo per loro volontà ma portati da chissà dove.

Con l’arrivo degli spagnoli, quello che oggi chiamiamo parco Sempione venne usato come piazza d’armi visto che il nostro bel Castello altro non era, in quel periodo, che una caserma.

E’ con l’Unità d’Italia che la forma inizia ad essere quella che vediamo oggi: niente più militari, progetti edilizi fortunatamente non presi in considerazione e l’area verde, chiamata Parco Sempione in quanto poco distante dal corso omonimo, venne realizzato in 6 anni tra il 1888 ed il 1894 su progetto di Emilio Alemagna.

Era un progetto molto inglese con viali per le carrozze, il belvedere, un laghetto. Insomma si decise di realizzare un bel posto a disposizione per tutti i milanesi. O quasi.

E da lì a poco il parco Sempione si mise in bella mostra ospitando diverse manifestazioni anche di carattere internazionale, quasi le Esposizioni Riunite del 1894 ed “Expo” 1906. Per quest’ultimo venne realizzato, ancora visibile, quello che oggi conosciamo come acquario civico. Poi, nel 1933 la realizzazione del Palazzo dell’Arte.

Se gli edifici che ci sono nel parco Sempione sono molto conosciuti, alcuni dei quali abbiamo citato qui sopra (aggiungiamo la nostra amata Torre Branca), quello che invece poco si conosce è il numero delle statue presenti. Girando è infatti possibile incontrare quella di Napoleone III, i Bagni Misteriosi di De Chirico, le opere Storia della Terra di Antonio Paradiso ed Accumulazione Musicale di Pierre Fernandez.

E poi come non spendere due parole sul ponte più bello di tutti, quello delle Sirenette, realizzato da Francesco Tettamanzi, un tempo a cavallo del naviglio in via San Damiano?

Il Parco Sempione negli anni 70 ed 80 del secolo scorso venne lasciato un po’ a se stesso. Se i milanesi qualche volta la passeggiata la facevano ancora, la non curanza creò diversi problemi e la nascita di leggende metropolitane. Una su tutte, i famosi topi giganti che uccidevano con un sol morso anche i cani di grande taglia (può anche essere successo che un ratto abbia morsicato un cane e quest’ultimo si sia preso la lectospirosi, ma al tempo si “raccontava” di vere e proprie stragi.)

Sul finire degli anni ’90 il Comune restaurò tutto, cintando il Parco Sempione e sistemando le zone verdi con nuove piante e fiori. Da allora il Parco è tornato a svolgere la sua funzione per la gioia di grandi e piccoli. E non solo. A partire da quegli anni le manifestazioni di carattere pubblico, culturale e sociale sono sempre aumentate, rendendo vivo il parco 12 mesi all’anno.

Parco Sempione
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