Il Castello Sforzesco è una delle costruzioni più rappresentative di Milano, testimone di secoli di cambiamenti politici, militari e culturali. La sua origine risale alla metà del Trecento, quando i Visconti lo edificarono come struttura difensiva. Successivamente, con gli Sforza, divenne una sontuosa residenza ducale e uno dei centri culturali più importanti d’Europa.
Le Origini Viscontee
Il primo nucleo del castello venne costruito tra il 1360 e il 1370 da Galeazzo II Visconti nei pressi di Porta Giovia, una delle antiche porte delle mura romane. Con il tempo, la fortificazione venne ampliata dai suoi successori, tra cui Gian Galeazzo Visconti, che nel 1395 divenne il primo duca di Milano. Il castello assunse una pianta quadrata, con torri agli angoli e mura possenti di circa 7 metri di spessore. Tuttavia, con l’estinzione della dinastia Visconti nel 1447, la neonata Aurea Repubblica Ambrosiana lo demolì per evitare che cadesse nelle mani di nuovi signori.
La Ricostruzione Sforzesca
Nel 1450 Francesco I Sforza, dopo aver preso il controllo di Milano, ordinò la ricostruzione del castello, trasformandolo in una residenza signorile. Il progetto venne affidato all’architetto Filarete, che costruì la celebre Torre del Filarete, divenuta uno degli elementi più iconici della struttura. Successivamente, Galeazzo Maria Sforza continuò i lavori, arricchendo gli interni con affreschi di artisti di spicco come Bonifacio Bembo.
Con l’ascesa di Ludovico il Moro nel 1494, il castello divenne uno dei più fastosi centri del Rinascimento europeo. Leonardo da Vinci lavorò alla decorazione degli ambienti, realizzando il celebre affresco della Sala delle Asse, mentre Bramante contribuì con opere architettoniche. Tuttavia, il castello subì ingenti danni a seguito delle guerre tra Francesi, Imperiali e Milanesi. Nel 1521, un’esplosione distrusse la Torre del Filarete, mentre successivi lavori di restauro furono avviati sotto Francesco II Sforza.

Dalla Dominazione Spagnola a Napoleone
Nel 1535, con il passaggio sotto il dominio spagnolo, il Castello Sforzesco perse la sua funzione residenziale e divenne una cittadella militare, ospitando una delle più grandi guarnigioni d’Europa. Le fortificazioni furono ulteriormente potenziate, con la creazione di un sistema difensivo esagonale.
Nel 1796, con l’arrivo di Napoleone Bonaparte, il castello fu teatro di assedi e saccheggi. Inizialmente, l’imperatore francese ne ordinò il rafforzamento, ma successivamente, nel 1800, decretò la demolizione di gran parte delle fortificazioni. Un progetto di trasformazione in un imponente foro monumentale, proposto dall’architetto Antolini, venne infine accantonato.
Il Restauro e la Valorizzazione Moderna
Dopo il 1859, con l’unificazione italiana, il Castello Sforzesco divenne un simbolo del passato oppressivo della città e rischiò la demolizione. Tuttavia, grazie all’architetto Luca Beltrami, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento venne restaurato e riportato alle forme originarie della signoria sforzesca. Nel 1905 fu inaugurata la ricostruzione della Torre del Filarete, dedicata a re Umberto I di Savoia.
Oggi, il Castello Sforzesco è un centro culturale di grande rilievo, ospitando numerosi musei, tra cui la Pinacoteca, il Museo d’Arte Antica e la Biblioteca Trivulziana, che conserva preziosi manoscritti, incluso il Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci. Inoltre, il castello si affaccia su Parco Sempione, uno dei polmoni verdi di Milano, creato nell’ex piazza d’armi.
Il Castello Sforzesco rappresenta una parte fondamentale della storia di Milano, unendo la sua originaria funzione militare con il ruolo di centro culturale e artistico. Oggi, è una meta imprescindibile per chi desidera scoprire il patrimonio storico della città, immergendosi in secoli di arte, architettura e cultura.

… e sotto al Castello Sforzesco…??
Castello Sforzesco: quanto è bello, unico e meraviglioso? Siamo convinti che tutti i milanesi siano orgogliosi averlo in mezzo alla nostra città. Non trovate?
Ed è proprio per questo motivo che il nostro Castello Sforzesco tra le opere più conosciute, anche sotto il profilo storico. Da Francesco Sforza, colui che l’ha fortemente voluto e fatto costruire sulle rovine della precedente Rocca Giovia viscontea, a Leonardo da Vinci ed in seguito i tanti che hanno dominato Milano, ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano.

Certo, Napoleone lo voleva abbattere anche grazie all’appoggio dei milanesi: simbolo del potere da secoli, stava davvero per essere abbattuto. La storia ci dice che per fortuna non andò effettivamente così, anche se “qualche pezzo” lo abbiamo in effetti perso in quel periodo.
Giriamo per il Castello Sforzesco
Girare per i cortili del Castello Sforzesco così nelle tante stanze, per non parlare poi del museo è veramente emozionante e siamo sicuri che tanti, tantissimi di voi conoscano questi spazi ed abbiate passate dei bei pomeriggi da queste parti. E’ per questo che qui vogliamo fari vedere qualche cosa di diverso che, se è vero che negli ultimi anni è stato “scoperto” da molti, ci sono ancora tante persone che non hanno provato l’ebrezza di scendere…sotto al Castello Sforzesco.
Potrebbe capitarvi di leggere da qualche parte che questi sono i passaggi segreti del Castello Sforzesco: no, nessun segreto. Erano le strade percorse dall’esercito per spostarsi da una parte all’altra, per controllare la situazione. Qui è ancora visitabile la stanza del Capitano e, sorpresa nella sorpresa, ad un certo punto potreste sentire un profumo particolare, che certamente non vi darà la sensazione di essere a Milano, eppure…
E’ una pianta di capperi, ancora lì al suo posto, dopo talmente tanti anni che… si è perso il conto!
Nessun mistero quindi: è un percorso fruibile a tutti (magari con scarpe da ginnastica ed una torcia). Siete pronti? Buon viaggio sotto il Castello Sforzesco!