Sesto San Giovanni, dai Longobardi ad oggi

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Sesto San Giovanni
Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni è il comune più popoloso della provincia di Milano. Si trova a nord del capoluogo meneghino e la sua fondazione risale all’epoca Longobarda.

Risulta che nel IX secolo fosse già un centro importante a cui i paesi limitrofi facevano riferimento per questioni legali. Da qui, nel XIII secolo, partì, alla volta di Monza, l’esercito di Martino della Torre che andò ad attaccare vincendo Ezzelino da Romano il quale voleva impadronirsi della Corona Ferrea. Intorno alla metà del ‘700 il comune di Sesto San Giovanni era governato dal podestà di Milano.

Nel 1832 venne aperta la prima filanda all’interno di Villa Puricelli Guerra. Col passare del tempo fu fondata quella di Enrico Mylius, la De Ponti, la Chiavelli, la Gnocchi e la Savini. Nel 1876 si iniziarono a vedere transitare dei tram trainati da cavalli che da Milano portavano a Monza. In quell’anno veniva infatti inaugurata la tranvia che, nel 1901, venne elettrificata dalla Edison.

Sesto San Giovanni, dai Longobardi ad oggi

In questo periodo Sesto San Giovanni va incontro ad una profonda trasformazione dalla connotazione prettamente industriale con l’apertura della Falck, della Breda, della Magneti Marelli, della Campari etc… Vengono costruiti alloggi per accogliere il sempre più elevato numero di operai che ivi erano impiegati.

In epoca fascista la classe operaia osteggiò il regime che, di fatto, non riuscì ad imporsi mai in maniera totalitaria. La militarizzazione dei lavoratori causò diversi problemi economici e sociali che sfociarono negli scioperi del ’42 e ’43. Scioperi che si verificheranno anche nel ’44 e ’45, per ostacolare il controllo dei nazisti e che sfociarono in arresti, deportazioni, fucilazioni, atti di sabotaggio e guerriglia.

Nel 1971 Sesto San Giovanni viene insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per i sacrifici compiuti e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni ’90, a causa della crisi economica, tutte le fabbriche storiche vengono chiuse.

Sesto San Giovanni
Sesto San Giovanni

A spasso per Sesto San Giovanni

Nel comune di Sesto San Giovanni sono presenti diverse ville appartenute ai proprietari dei vari stabilimenti situate tutte nella zona centrale. Tra queste Villa Mylius oggi sede dell’ISEC, Villa Visconti d’Aragona oggi sede della biblioteca centrale, Villa Puricelli Guerra protagonista della nascita della prima filanda situata nella via omonima, Villa Campari in via Davide Campari eretta nel XVIII secolo per volere degli Arese-Lucini.

Troviamo il villaggio Falck, tipico villaggio industriale. Non possiamo poi non nominare la sede storica della Campari che, oltre ad ospitare gli uffici amministrativi della multinazionale, ha una parte adibita ad area residenziale. Tra tutte le grandi industrie sorte nella città il lascito più importante proviene indiscutibilmente dalla Campari. Della vecchia fabbrica è rimasta solo una parte che ospita il Museo di Impresa.

Nel parco archeologico industriale dell’ex Breda Siderurgica sorge il Carroponte, una gabbia metallica degli anni ’30 che è stata restaurata e trasformata in una delle più grandi arene concerti della Lombardia che ha ospitato migliaia di artisti da tutto il mondo.

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