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Tutti sul campanile!

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Il campanile della Basilica di San Vittore al Corpo apre le porte ai visitatori.
Sarà possibile ammirare il panorama milanese da un punto di osservazione particolarissimo e vedere da vicino le campane e i meccanismi per il loro suono manuale.

Il campanile della Basilica di San Vittore,l’unico campanile visitabile di Milano, è stato restaurato dalla parrocchia secondo criteri filologici che hanno riportato integralmente la possibilità del suono manuale delle campane con le corde e con la tastiera.

I campanari volontari che prestano servizio nella basilica accompagneranno, a piccoli gruppi, i visitatori sulla torre fino alla cella campanaria e daranno alcune dimostrazioni di suono con le campane secondo la tecnica del “suono ambrosiano” tipica della nostra diocesi e nata a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, differenziandosi, con particolari accorgimenti tecnici, dal semplice dondolio della campana e andando a creare delle prassi musicali ben precise.

Tale occasione è anche un’opportunità per conoscere l’area di San Vittore la quale ospitava, sin dal IV secolo, alcune basiliche sepolcrali paleocristiane e il Mausoleo imperiale.
Dell’antico Mausoleo, a pianta ottagonale con nicchie semicircolari, sono visibili i resti sotto il sagrato della basilica.

La chiesa, progettata da Vincenzo Seregni nel 1533, venne completata in seguito, seppur con la facciata rimasta incompiuta, col contributo di Pellegrino Tibaldi, Martino Bassi e Galeazzo Alessi.

All’interno si possono ammirare lo straordinario coro ligneo, la cupola con gli splendidi angeli musicanti affrescati nel 1617 dal Moncalvo, la cappella Arese aggiunta nel 1669 da Girolamo Quadrio e le tele di Camillo Procaccini, Francesco Cairo, Daniele Crespi e Ambrogio Figino.

Sabato 4 maggio 2024
Dalle 14:30 alle 16:45 visite guidate al campanile ‐ Ingresso libero.

Casa dei Grifi, che gioiello!

La Casa dei Grifi a Milano era la dimora della prestigiosa casata dei Grifi, noti anche come Griffi o Grifo, che operavano come appaltatori della riscossione delle gabelle sotto il dominio degli Sforza.

Originariamente una famiglia mercantile, i Grifi contarono fra i loro membri influenti intellettuali della corte sforzesca, tra cui Leonardo, arcivescovo di Benevento e autore di poemi, e il fratello Ambrogio, archiatra di Ludovico il Moro, il cui sepolcro è custodito nella cappella di San Pietro in Gessate.

La costruzione del palazzo iniziò alla fine del Quattrocento e fu completata nel secolo successivo, caratterizzandosi per lo stile post-bramantesco. Nel corso dei secoli, l’edificio ha vissuto diverse vicissitudini, tra cui essere adibito nell’Ottocento all’Albergo Gran Parigi, punto di partenza della diligenza per Pavia. Nonostante le trasformazioni, conserva uno dei cortili rinascimentali meglio conservati di Milano.

Casa dei Grifi, che gioiello!

Il cortile rettangolare presenta un portico su tre lati, con arcate a tutto sesto in cotto sostenute da colonne in granito, adornate con capitelli compositi e stemmi dei Grifi raffiguranti un grifo rampante. Le volte a vela sono decorate con grottesche su fondo blu, mentre tra gli archi sono inseriti medaglioni raffiguranti imperatori e condottieri, e teste leonine. Soluzioni angolari originali includono teste a tutto tondo, forse opera della bottega di Benedetto Briosco.

Oggi la Casa dei Grifi è un palazzo residenziale che conserva il suo fascino storico, rimanendo un esempio di grande qualità architettonica e testimonianza delle influenze artistiche e culturali che hanno caratterizzato la Milano rinascimentale e post-bramantesca.

5 cortili nascosti di Milano, li conoscete?

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Cortili nascosti di Milano: ce ne sono? Quanti sono? E soprattutto, dove sono?

Esplorare Milano significa anche scoprire i suoi segreti meglio custoditi: i cortili nascosti, autentiche gemme urbane ricche di storia e fascino. Ce ne sono diversi, ma qui ve ne indico 5, così giusto per farvi “ingolosire” un po’.

  1. Chiostro delle Umiliate: nascosto in via Cappuccio, 7, a pochi passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio, questo cortile risalente al Quattrocento porta il nome dalle monache dell’Ordine religioso degli Umiliati. Non sempre aperto al pubblico, offre tour guidati organizzati da associazioni culturali per svelarne i segreti.
  2. Chiostro degli Antoniani: nel cuore della città, in via Sant’Antonio, 5, si trova questo suggestivo chiostro, parte di un antico convento. Un tempo rifugio per coloro che soffrivano del fuoco di Sant’Antonio, oggi ospita le Associazioni Laiche della Chiesa e offre uno scorcio di tranquillità nel caos urbano.
  3. Cortile di Casa Venegoni: un gioiello liberty in via Cosimo del Fante, 16, costruito tra il 1923 e il 1927. Caratterizzato da una torre neoclassica con loggia, nasconde al suo interno un pozzo del Trecento, testimone del suo passato conventuale.
  4. Cortile degli Scultori: situato in via Mac Mahon, 14, questo cortile deve il suo nome agli scultori che lavoravano qui, arricchendo il vicino Cimitero Monumentale. Oggi è un’oasi di verde con alberi rigogliosi, un luogo incantevole da esplorare soprattutto in primavera.
  5. Cortile di Casa Grifi: In via Valpetrosa, 5, si trova questo cortile risalente al Quattrocento, appartenente a una famiglia potente sotto gli Sforza. Caratterizzato da un porticato adornato da affreschi originali, offre uno spaccato della storia milanese.

5 cortili nascosti di Milano, li conoscete?

Esplorare i cortili nascosti di Milano significa immergersi in un viaggio attraverso i secoli, scoprendo le storie e le atmosfere che li rendono così speciali. Da monumenti storici a rifugi tranquilli, ogni cortile è un tesoro da apprezzare e preservare nella vibrante cornice della metropoli milanese.

Gorgonzola, tra storia e gusto

Gorgonzola, rinomato comune della città metropolitana di Milano in Lombardia, è famoso per il suo illustre formaggio. Situato nella regione nord-orientale di Milano lungo il suggestivo Naviglio della Martesana, il comune vanta una storia ricca di eventi e personaggi che ne hanno plasmato l’identità nel corso dei secoli.

Le sue origini affondano nelle antiche vie romane, come la via Gallica che attraversava il territorio, e nei primi documenti risalenti al X secolo che menzionano il nome “Gorgontiola“, poi evoluto in “Gorgonzola”. Nel corso del tempo, questo pittoresco borgo fu teatro di importanti eventi, come la sua adesione alla Lega Lombarda nel 1176, che segnò una svolta nella lotta per l’autonomia dei comuni italiani.

Nel XIII secolo, Gorgonzola era dominio della potente famiglia dei Della Torre, mentre nel 1245, durante gli scontri seguiti alla Pace di Costanza, le forze lombarde dovettero difendere il borgo dagli assalti nemici, culminati con la custodia del principe Enzo, Vicario Imperiale per la Lombardia, nella torre di Gorgonzola, evento storico che ancora risuona nelle pagine della sua cronaca.

Gorgonzola, non solo un gustoso formaggio

Oltre alle sue gesta storiche, il comune vanta anche un ricco patrimonio culturale ed artistico. Tra i suoi monumenti più significativi spicca la Prepositurale dei Santi Gervasio e Protasio, imponente chiesa neoclassica commissionata dal Duca Gian Galeazzo Serbelloni. Non da meno è il suggestivo Santuario della Madonna dell’Aiuto, antica testimonianza di devozione mariana legata alla protezione dalla peste.

La vita culturale del comune è stata arricchita da illustri personaggi, come il maestro di cappella milanese Giovanni Battista Sammartini, ospite frequente della villa Serbelloni lungo il Naviglio della Martesana, e l’abate Parini, testimone di episodi celebri, come lo scontro tra la duchessa e la figlia di Sammartini immortalato ne “Il giorno” di Giuseppe Parini.

E che dire della cucina? Gorgonzola non è solo un nome sulla mappa; è anche il nome di uno dei formaggi più celebrati al mondo. La città è stata la culla di questo formaggio erborinato, famoso per il suo sapore distintivo. Ogni anno, nel mese di settembre, Gorgonzola celebra il suo formaggio con la Sagra Nazionale del Gorgonzola, offrendo degustazioni e assaggi che celebrano l’eccellenza culinaria del territorio.

La musica ha sempre risuonato tra le vie della città, grazie al mecenatismo del Duca Gian Galeazzo Serbelloni, che ha promosso l’arte e la formazione musicale dei giovani talenti locali. La Cappella Musicale di Gorgonzola, fondata nel 1758, continua a tramandare questo ricco patrimonio, arricchendo la vita culturale della città.

Inoltre, Gorgonzola è stata fonte di ispirazione per opere letterarie, come il capitolo XVI de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, che narra la tappa di Renzo Tramaglino in un’osteria locale durante la sua fuga da Milano.

Gorgonzola è molto più di un semplice comune italiano: è un luogo ricco di storia, cultura e sapori autentici, dove il fascino del passato si unisce alla vivacità del presente.

Gorgonzola
Gorgonzola

Cripta di San Sepolcro, il vero centro

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La Cripta di San Sepolcro, un tesoro millenario di Milano, è un luogo intriso di storia e mistero. Fondato nel lontano 1030, questo antico santuario si erge accanto alla rinomata Pinacoteca Ambrosiana, un connubio perfetto tra arte e devozione.

Definita da Leonardo Da Vinci come la “Chiesa ipogea nel vero mezzo di Milano“, la sua ubicazione sopra all’antico foro romano rivela un legame profondo con le radici della città. Grazie alla visione del Maestro della Zecca, Benedetto Ronzone, la chiesa fu eretta come omaggio alla Santissima Trinità.

Nel corso dei secoli, la Cripta è stata testimone di numerosi avvenimenti storici e trasformazioni architettoniche. Dall’epoca delle Crociate, quando fu ribattezzata Chiesa della Santissima Trinità al San Sepolcro di Gerusalemme, all’importante patronato dei domenicani nel Quattrocento, ogni epoca ha lasciato il suo segno indelebile.

cripta di san sepolcro
cripta di san sepolcro

Cripta di San Sepolcro, il vero centro

Carlo Borromeo, con la sua fervente devozione, elesse la Chiesa di San Sepolcro come fulcro della spiritualità milanese. La sua predilezione per la Cripta di San Sepolcro come luogo di preghiera personale sottolinea l’importanza religiosa e culturale di questo luogo sacro.

Oggi, dopo anni di chiusura e un recente intervento di restauro finanziato dal Ministero dei Beni Culturali, la Cripta di San Sepolcro splende di nuovo nella sua antica magnificenza. Le sue superfici decorate e la pavimentazione originale proveniente dall’antico foro romano testimoniano la sua ricca storia.

Visitare la Chiesa e la Cripta di San Sepolcro è un’esperienza unica, un viaggio nel tempo attraverso secoli di arte, cultura e devozione. Immersi nell’atmosfera suggestiva di questo santuario secolare, i visitatori possono scoprire segreti e tesori nascosti dietro ogni angolo.

Quando e perché conviene usare il taxi a Milano

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Oggigiorno spostarsi lungo le strade di Milano potrebbe non essere una cosa semplice, specie durante alcuni periodi dell’anno. Il capoluogo lombardo, infatti, è una città dinamica, che conta tantissimi cittadini che giorno dopo giorno riempiono le strade creando file importanti. La capitale della moda, inoltre, è ricca di aree pedonali, zone a traffico limitate e località dove il traffico abbonda, pertanto, chi non la conosce potrebbe avere serie difficoltà a muoversi al suo interno. Una soluzione semplice al problema è utilizzare una delle varie applicazioni per servizio taxi a Milano, in modo da poter circolare in tutta comodità e semplicità.

Perché scegliere un taxi per spostarsi a Milano?

Optare per il servizio taxi per gli spostamenti nel capoluogo Lombardo offre diversi vantaggi, come ad esempio:

  • Comodità: i taxi sono una soluzione piuttosto comoda rispetto alla classica alternativa dei servizi pubblici, perché sono disponibili ovunque e consentono di raggiungere precisamente la destinazione scelta, senza preoccuparsi di dover cambiare mezzo di trasporto o dover attendere l’orario prefissato della corsa. Inoltre, se si esce per la città al fine di fare shopping (cosa piuttosto probabile visto che Milano è la capitale indiscussa della moda nel mondo) il taxi potrebbe rivelarsi molto comodo. Viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico con le buste dello shopping non è il massimo del comfort e della praticità;
  • Disponibilità 24 ore su 24: a differenza dei mezzi pubblici che hanno orari limitati, i taxi sono disponibili 24 ore su 24, quindi è possibile prenderne uno anche di notte o nei giorni festivi, a seconda delle proprie necessità;
  • Conoscenza del territorio: i tassisti conoscono bene le strade cittadine, pertanto sono in grado di consigliare percorsi alternativi per raggiungere la meta più facilmente e per evitare il traffico e i lavori stradali;
  • Velocità: quando si ha fretta, il taxi può essere la scelta giusta per raggiungere in poco tempo la destinazione, poiché evita le attese necessarie per i mezzi pubblici;
  • Comfort: rispetto ai mezzi pubblici, i taxi sono più confortevoli, specialmente se si viaggia con dei bagagli piuttosto ingombranti oppure assieme a persone anziane e/o con problemi di mobilità.

Insomma, sono innumerevoli i motivi per i quali una persona dovrebbe usare le applicazioni taxi Milano per muoversi all’interno della città.

Quando prendere un taxi a Milano?

Il taxi può essere utile per spostarsi nel capoluogo lombardo in diverse occasioni. Ad esempio, per raggiungere aeroporti e stazioni. Infatti, quando si pianifica un viaggio è essenziale organizzarsi in anticipo ed evitare lo stress derivante dal traffico e dalla ricerca di parcheggio. È possibile scegliere il taxi anche per uno “shopping tour” tra le vie del centro. Milano, infatti, è la capitale della moda ed ospita tanti negozi di diverso tipo e botteghe, dove trovare di tutto. La maggior parte degli esercizi commerciali, però, non è facilmente raggiungibile a causa delle Zone a Traffico Limitato e con i mezzi pubblici è difficile gestire tutte le buste degli acquisti. Le applicazioni taxi Milano sono particolarmente utili anche per spostarsi fuori città, dove i mezzi di trasporto sono meno frequenti (o del tutto assenti).