Senago: tra architetture nobiliari e paesaggi verdeggianti

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Senago - Villa Borromeo d'Adda
Senago - Villa Borromeo d'Adda

Senago, località situata a nord-ovest di Milano, è un comune ricco di storia e cultura. Parte del suo territorio è incluso nel Parco delle Groane ed è attraversato dai torrenti Viamate, Garbogera, Pudiga, Lombra e Cisnara.

Inizialmente abitata da popolazioni celtiche, Senago fu poi colonizzata dai Romani. Il nome “Senago” potrebbe derivare dal termine longobardo “snaida“, che indicava una tacca incisa su albero come segno di confine. Un’altra teoria collega il toponimo al latino “sanus aer” o “sanus ager“, suggerendo un’area di aria o terreno sano.

Nel 1355, Barnabò Visconti fece costruire un castello sulle rovine di un monastero, trasformando Senago in un importante centro commerciale grazie alla strada che collegava Milano a Como. Quando la dinastia dei Visconti si estinse, il potere passò agli Sforza, con Galeazzo Maria Sforza che donò il feudo di Desio, di cui Senago faceva parte, a Lucia Marliani. Successivamente, durante la dominazione spagnola, il feudo passò al Marchese Giovanni Manriquez e rimase alla sua famiglia fino al 1779, quando venne ereditato dal Marchese Pietro Secco Comneo.

Senago ha vissuto periodi di grande cambiamento, come durante il Seicento, quando il cardinale Federico Borromeo acquistò una villa nella zona delle Groane per ospitare seminaristi e teologi durante la peste del 1630. Dopo la sua morte, il progetto di trasformare la villa in un palazzo monumentale fu continuato da Filippo Cagnola per volere di Gilberto IV Borromeo, e solo nel XX secolo gli architetti Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi completarono i lavori.

Tra il XVII e XVIII secolo vennero edificate diverse ville di delizia  tra cui Villa Po Degli Occhi, Villa Verzolo-Monzini e Villa Corbella-Martinelli-Sioli, inizialmente pensate per lo svago delle nobili famiglie milanesi, e poi trasformate in centri di riorganizzazione agraria nel corso dei secoli.

Senago e i suoi tesori

Villa Borromeo d’Adda, con il suo parco circa 100.000 mq., ospita un museo permanente e un museo per le esposizioni temporanee. E’ sede dell’Università internazionale del secondo rinascimento e della casa editrice Spirali. La struttura comprende inoltre l‘hotel Villa San Carlo ed un ristorante. Villa Verzolo-Monzini, con i suoi soffitti lignei, oggi è sede della Biblioteca Civica comunale, mentre la Settecentesca Villa Corbella-Martinelli-Sioli è nota per avere ospitato nel 1810 il poeta milanese Carlo Porta.

Senago - Villa Verzolo-Monzini
Senago – Villa Verzolo-Monzini

Nel corso dei secoli, Senago ha subito diverse trasformazioni. Durante l’occupazione napoleonica, il comune si espanse annettendo Pinzano, Cassina Amata e Cassina Nuova, anche se tali unioni furono revocate con il ritorno degli austriaci nel 1816. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Villa Borromeo fu occupata dai tedeschi e divenne sede del comando del 52° Raggruppamento Artiglierie Contraeree. Dopo la liberazione, nel 1945, i cittadini di Senago elessero Carlo Peroni come primo sindaco della rinata comunità.

Tra i luoghi di interesse, oltre alle ville storiche, vi è la Chiesa di Senaghino, edificata dagli Umiliati nel 1255, che conserva un affresco della Madonna con Bambino attribuito alla scuola del Luini. Questa chiesa, ampliata più volte nel corso dei secoli, è un simbolo della storia religiosa e culturale di Senago.

Senago, con la sua ricca storia, le sue ville di delizia e il suo patrimonio naturale, rappresenta un esempio affascinante di come un comune possa evolversi mantenendo viva la memoria del proprio passato. Visitare Senago significa immergersi in una storia che spazia dai Celti ai giorni nostri, tra architetture nobiliari e paesaggi verdeggianti.

Senago - Giardini di Villa Borromeo d'Adda
Senago – Giardini di Villa Borromeo d’Adda