Storia e Curiosità di Bollate: Un Viaggio nel Tempo

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Bollate - chiesa di San Martino
Bollate - chiesa di San Martino

Bollate, un comune situato nella città metropolitana di Milano, è un luogo ricco di storia e cultura. Con una popolazione di oltre 36.000 abitanti, si trova nell’area nord-occidentale di Milano ed è parte integrante del Parco delle Groane.

Il nome “Bollate” ha due possibili etimologie. Alcuni studiosi sostengono che derivi dal termine celtico “beola“, che significa betulla, in riferimento ai boschi di betulle che caratterizzavano il territorio, in particolare nella zona di Castellazzo. Altri invece attribuiscono l’origine del nome al latino “bula” o “bola“, che indica una pozza d’acqua, in riferimento ai numerosi fontanili presenti nella zona.

Le origini del comune risalgono all’epoca celtica, con i primi insediamenti datati intorno al V secolo a.C. Durante l’epoca romana, Bollate fu sede di un insediamento militare fortificato. Il comune è menzionato per la prima volta in una pergamena del 1039, che attesta una donazione di terreno alla Chiesa di San Martino, ancora oggi il patrono della città.

Tra il V e il VII secolo, Bollate divenne una delle pievi più importanti del territorio milanese settentrionale. Durante il Medioevo, la Pieve di Bollate giocò un ruolo significativo nelle guerre tra Milano e l’imperatore Federico Barbarossa. Uno dei personaggi di rilievo di quel periodo fu Ambrogio da Bollate, che morì nel 1161 durante i combattimenti a Porta Vercellina. Successivamente, la pieve cambiò alleanza e sostenne i milanesi nella famosa battaglia di Legnano del 1176.

Nel corso dei secoli, Bollate ha ospitato diverse figure illustri, tra cui il canonico Rinaldo, che guidò Dante Alighieri nella stesura della terza cantica della Divina Commedia, Francesco Petrarca, il predicatore Bernardino da Siena, Carlo Borromeo e Leonardo Da Vinci, che lasciò numerosi appunti nella biblioteca di Villa Arconati.

Sul finire del XVI secolo, il territorio si trasformò in contea sotto il controllo dello spagnolo don Jorge Manriquez de Lara, evolvendo poi in marchesato sotto il Ducato di Milano. Nel periodo napoleonico, il comune incorporò le frazioni di Baranzate, Roserio, Novate, Vialba e Cassina Triulza.

Il XX secolo vide Bollate protagonista di eventi drammatici, tra cui l’inondazione del 1917 e l’esplosione nel polverificio Sutter & Thevenot nel 1918, che causò numerose vittime e vide tra i soccorritori il giovane Ernest Hemingway. La Seconda Guerra Mondiale lasciò cicatrici profonde, con il tragico bombardamento aereo della Vignetta nel 1945.

Bollate e Villa Arconati

Con l’industrializzazione, Bollate vide un rapido sviluppo urbano e un notevole incremento della popolazione. Questo processo ha trasformato il volto del comune, integrandolo sempre più strettamente con la metropoli milanese.

Una delle gemme di Bollate è Villa Arconati, una maestosa residenza costruita per volere di Galeazzo Arconati. La villa, situata a Castellazzo, è famosa per i suoi splendidi giardini e per ospitare una collezione di opere d’arte e sculture antiche, tra cui frammenti del monumento funebre di Gastone di Foix e appunti di Leonardo da Vinci. Ogni luglio, la villa diventa il palcoscenico del prestigioso Festival di Villa Arconati, che attira artisti di fama nazionale e internazionale.

Bollate ha vissuto una profonda trasformazione da borgo agricolo a centro urbano, affrontando le sfide dell’industrializzazione e dell’immigrazione. Tuttavia, conserva ancora il suo patrimonio storico e culturale, con monumenti come la Chiesa di San Martino e Villa Arconati che testimoniano la sua ricca storia.

Bollate rappresenta un perfetto connubio tra passato e presente, un luogo dove la storia millenaria si intreccia con la modernità. Le sue radici antiche e le trasformazioni moderne rendono questa città un esempio affascinante di evoluzione urbana e culturale.

Bollate - Villa Arconati
Bollate – Giardini di Villa Arconati