mercoledì,4 Giugno,2025
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Futurliberty, Avanguardia e stile in mostra a Palazzo Morando e Museo del Novecento

A partire dal 5 aprile 2023 apre, presso Museo del Novecento e Palazzo Morando, la mostra Futurliberty. In collaborazione con Liberty e la casa editrice Electa e con la curatela scientifica di Ester Coen e la direzione artistica di Federico Forquet per i tessuti, la l’esposizione approfondisce le vicende del movimento futurista in un inedito raccordo tra pittura e arti applicate nelle due sedi dell’Area Musei d’Arte moderna e contemporanea del Comune di Milano.

Le opere dei protagonisti del movimento futurista, Giacomo Balla, Gino Severini, Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Fortunato Depero dialogano con i dipinti vorticisti degli inglesi coevi, come Percy Wyndham Lewis e Christopher Nevinson, partendo dal manifesto Vital English Art del 1914 firmato dalla “caffeina d’Europa”, Filippo Tommaso Marinetti. Questi artisti hanno rappresentato, a loro volta, la fonte di ispirazione che ha guidato Federico Forquet e il design team di Liberty nella creazione di due nuove collezioni.

Le avanguardie ispiratrici del Futurismo e Vorticismo esprimono la rottura con il passato attraverso uno sguardo acuto verso il futuro, influenzando la cultura che si manifesta nel costume e in tutte le forme del quotidiano. Forza, energia, dinamismo sono elementi che rispecchiano la vitalità delle forme che in diverse epoche hanno accompagnato lo slancio creativo dei designer di Liberty.

Futurliberty. Avanguardia e stile

Futurliberty, una mostra in due sedi 

Arte vita, spazio tempo, identità rimescolati in una estetica del futuro, in una visione che riplasma principi e tradizioni. Il progetto conta oltre 200 opere in 2 sedi. Al Museo del Novecento la mostra si sofferma sull’interdisciplinarità dei movimenti d’avanguardia. Un viaggio inedito e affascinante in 8 sezioni, attraverso Futurismo e Vorticismo con opere fondamentali della collezione del Museo del Novecento, di cui 15 importanti autori come Boccioni, Balla, Severini e Carrà, insieme ad altri prestiti provenienti da prestigiose istituzioni italiane e internazionali tra le quali MART di Rovereto, GAM di Torino, Banca d’Italia, Tate, British Council, Estorick Collection, Ben Uri Gallery and Museum, William Morris Gallery di Londra, Sainsbury Centre di Norwich, messe a confronto con i design delle collezioni Liberty.

Inoltre, un approfondimento è dedicato alle architetture Liberty di Milano con la proiezione di immagini degli edifici ‘in stile’ della città. Un percorso che affianca le architetture e decorazioni con i disegni del prestigioso archivio londinese, sottolineando l’influenza stilistica dei motivi floreali e geometrici in uno stretto legame fra le due città.

A Palazzo Morando | Costume Moda Immagine l’accento è posto sulla straordinaria creatività che caratterizza la storia di Liberty e dei suoi designer di ieri e di oggi. Per la prima volta, dopo la mostra al V&A del 1975 che ne celebrava il centenario, saranno esposti in 7 sale dipinti, disegni, arazzi, stoffe, arredi, fotografie e un’ampia selezione di materiali inediti dall’archivio di Liberty, a partire dalla collaborazione con William Morris.

Futurliberty illustra le influenze che hanno caratterizzato il percorso di alcuni maestri, fra cui William Morris, Bernard Nevill e Federico Forquet, e le idee, che nelle diverse epoche hanno ridisegnato il futuro guardando al passato. Il tessuto collega l’inizio e la fine del viaggio attraverso forme, colori, pattern e rifrazioni di luce.

La mostra Futurliberty è accompagnata da una guida del percorso espositivo al Museo del Novecento e a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine pubblicata da Electa, a cura di Ester Coen. I due percorsi espositivi, autonomi e complementari, si ritrovano nella pubblicazione, caratterizzata da due ordini di lettura.

Da un lato, ripercorrendo la mostra del Museo del Novecento, si susseguono le opere degli artisti di Futurismo e Vorticismo, selezionate dalla curatrice Ester Coen, dalla collezione del Museo del Novecento e da altre prestigiose istituzioni internazionali; dall’altro predominano i tessuti, gli arredi, le stoffe e documenti dall’archivio di Liberty, scelti da Federico Forquet. Ciò che ne deriva è un affascinante intreccio di motivi visivi, storie, influenze e relazioni tra avanguardie artistiche e arti applicate.

Tale trama si rivela pervasiva nella città: la guida e la mostra Futurliberty suggeriscono, infatti, percorsi urbani e architettonici lungo le vie di Milano, alla riscoperta della tendenza artistica interdisciplinare d’inizio XX secolo che lega, meglio di altro, la città italiana a Londra, il Liberty.

Futurliberty. Avanguardia e stile
Futurliberty. Avanguardia e stile

Enel Milano Marathon 2023

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Che domenica! La vittoria per distacco di Andrew Rotich Kwemoi al debutto sulla distanza, l’impresa di Yeman Crippa anch’egli esordiente sui 42,195 km, la maratona lombarda che si conferma la più veloce d’Italia del 2023.

Enel Milano Marathon - photo credits Giancarlo Colombo e LaPresse
Enel Milano Marathon – photo credits Giancarlo Colombo e LaPresse

Ma soprattutto, la carica degli oltre 18mila runner della Enel Milano Marathon e della Lenovo Relay Marathon, che hanno riempito di gioia e colori la città. Come se fosse una pennellata guidata dalla mano di Marc Chagall, la scia di campioni, amatori ed entusiasti ha tinto il profilo severo della capitale economica d’Italia e l’ha trasformata, ancora una volta, nella capitale del running.

Andrew Rotich KWEMOI, Uganda, in 2.07.14, è il nuovo re della 42,195 km meneghina. Piazza d’onore per Timothy Kipkorir KATTAM, Kenya, con 2.07.53 e terzo John HAKIZIMANA, Rwanda, con 2.08.18. Con questo crono è la maratona più veloce d’Italia dell’anno.

Yeman CRIPPA, come Kwemoi al debutto sulla distanza, è l’eroe della giornata. Spinto da un caloroso tifo, è rimasto sempre nel gruppo di testa, che è transitato ai 10 km in 30.10, ai 15 in 45.11, ai 20 in 63.51, ai 30 in 1.40.48. Al km 38 sono rimasti in testa in cinque, ma al km 39, mentre Kwemoi scattava, Yeman ha vissuto un momento di difficoltà. Da quel punto, l’assolo dell’ugandese, che ha tagliato il traguardo in solitaria. Ma la prova di Crippa è stata maiuscola: quinto posto, migliore degli italiani, con un tempo di 02.08.57.
In campo femminile, successo di Sharon Jemutai CHEROP, Kenya, con un eccezionale cambio di ritmo nell’ultimo chilometro, per chiudere in 02.26.13. Il podio è stato completato da Sintayehu Ethlemahu DESSI, Ethiopia, con 02.26.30 e da Emily Chebet KIPCHUMBA, Kenya, con 02.28.08.

Tra i partecipanti illustri della Enel Milano Marathon, il senatore Matteo Renzi, alla sua prima 42,195 km lombarda, dopo averne disputate già due a Firenze. È partito con Mario Vanni, Capo di Gabinetto del Comune di Milano, e ha tagliato il traguardo con il crono di 03.58.00.

La Enel Milano Marathon è stata trasmessa da Sky Sport, il broadcaster ufficiale, con il commento tecnico di Nicola Roggero, Stefano Baldini e Lucilla Andreucci, coordinati da Federica Frola. Mentre RDS 100% Grandi Successi, con i suoi conduttori ha incitato e sostenuto gli atleti.

Enel Milano Marathon – photo credits Giancarlo Colombo e LaPresse

CLASSIFICA MASCHILE

1. KWEMOI ANDREW ROTICH, Uganda, 02.07.14
2. KATTAM TIMOTHY KIPKORIR, Kenya, 02.07.53
3. HAKIZIMANA JOHN, Rwanda, 02.08.18

CLASSIFICA FEMMINILE

1. CHEROP SHARON JEMUTAI, Kenya, 02.26.13
2. DESSI ETHLEMAHU SINTAYEHU, Ethiopia, 02.26.30
3. KIPCHUMBA EMILY CHEBET, Kenya, 02.28.08

Corso Venezia, il Castello sforzesco, piazza Duomo, piazzale Cadorna, CityLife e San Siro: le icone della città hanno fatto da sfondo a una meravigliosa giornata di sport, per un tributo a quella che Haruki Murakami ha definito “l’arte di correre”.

Tremila le staffette partite, per 900 mila euro di raccolta su Rete del Dono, un risultato che conferma la grande solidarietà del movimento del running.

Tra i tanti personaggi che hanno vissuto una domenica da frazionista, le stelle rossonere Dida, Billy Costacurta e Massimo Ambrosini per Fondazione Italiana Diabete, Alessandro Fabian, le Legend di Sport e Salute Filippo Magnini, Gabriella Dorio e Luana Pilia.

Enel Milano Marathon 2023

LE DICHIARAZIONI

Andrew Rotich KWEMOI, vincitore Enel Milano Marathon 2023: “Era il mio debutto in maratona e non potevo chiedere di meglio dalla giornata di oggi su un percorso veloce come quello di Milano. Stavo bene e sono riuscito a fare l’azione decisiva che mi ha condotto alla vittoria contro avversari di grande prestigio”.

Sharon Jemutai CHEROP, vincitrice Enel Milano Marathon 2023: “Ho patito un po’ di confusione con i pacemaker nella prima parte della gara, ma il mio obiettivo era vincere, sono rimasta concentrata e l’ho ottenuto. Volevo fare l’azione gli ultimi due chilometri cercando di fare selezione prima, all’ultimo chilometro ho dato tutta me stessa, tagliando il traguardo da sola. Ringrazio Milano perché è una città bellissima, il pubblico mi ha applaudito tutto il tempo. Sono felice”.

Yeman CRIPPA: “Come crono speravo meglio, ma visto come è andata la gara e visti gli imprevisti, mi ritengo soddisfatto. MI farò trovare ancora più preparato per la prossima maratona. Nella prima metà è stata una gara un po’ più lenta del previsto, ma poi abbiamo recuperato. Il pubblico mi ha sostenuto tantissimo, mi ha incitato per tutto il percorso, grazie Milano per l’energia che mi hai dato”.

Paolo BELLINO, amministratore delegato e direttore generale di RCS Sport: “Siamo molto soddisfatti, è stata una fenomenale giornata per lo sport e per la città di Milano, il modo migliore per chiudere la nostra quattro giorni dedicata al mondo della corsa. Siamo orgogliosi della solidarietà dimostrata ancora una volta dal movimento del running con la Lenovo Relay Marathon e dello spettacolo offerto dai top runner che non si sono tirati indietro in un appuntamento importante come la Enel Milano Marathon”.

Matteo RENZI: “Bello, molto bello correre tra i simboli di Milano. Per me poi è stata una soddisfazione personale: volevo stare sotto le quattro ore, perché non c’ero mai riuscito, e ce l’ho fatta. Mi piace darmi sempre nuovi traguardi, perché cogliere le sfide è la cosa più bella della mia vita”.

Massimo AMBROSINI: “Che bello! Ho fatto la quarta frazione. Non sono stato il più veloce di noi, Billy (Costacurta, ndr) non si batte, è velocissimo. Ma l’obiettivo non era andare forte, era raggiungere tanta gente con il nostro messaggio in favore della Fondazione Italiana Diabete. Oggi ha vinto l’organizzazione, ha vinto il cuore della gente”.

Enel Milano Marathon - photo credits Giancarlo Colombo e LaPresse
Enel Milano Marathon – photo credits Giancarlo Colombo e LaPresse

Ciro insegna a far la pizza ai detenuti

Ciro Di Maio è un giovane pizzaiolo, classe 1990, originario di Frattamaggiore, nel Napoletano.

Nel 2015, dopo aver lasciato gli studi all’Alberghiero, per trovare qualche nuova opportunità decise di trasferirsi in Lombardia. È così che è iniziata l’avventura di “San Ciro”, la sua pizzeria con sede a Brescia. Il nome del locale deriva da quello dei nonni, sia materno che paterno, di Ciro. Figure importanti nella sua vita, come quella del padre, che per rimediare al suo passato ha dedicato il suo tempo al volontariato e ad aiutare i giovani ad uscire dalla droga collaborando con una comunità per salvare i tossicodipendenti.

Dalle difficoltà iniziali alla realizzazione lavorativa: Ciro oggi si considera un privilegiato e, dopo aver superato le difficoltà connesse alla pandemia e ai successivi rincari delle materie prime, ha deciso di donare a chi è meno fortunato la possibilità di trovarsi un lavoro. La pizza come forma di rinascita. Il lavoro come via di fuga dalla criminalità.
Dal 28 febbraio, infatti, Ciro sta insegnando l’arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie ad un progetto ideato in collaborazione con Luisa Ravagnani, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia, e sostenuto dalla direttrice del carcere stesso, Francesca Paola Lucrezi. Un progetto nato ancora nel 2019, poi sospeso per via del Covid, e che adesso può decollare.
Per due mesi Ciro entrerà in carcere due volte a settimana, per realizzare lezioni di teoria e pratica su come si fa la pizza perfetta. Dal ruolo del sale alla temperatura dei forni, passando per i segreti dell’impasto e quelli legati al pomodoro. Alle lezioni presenzieranno sette detenuti, tutti accusati di reati minori e dunque pronti a scontare un (breve) periodo di detenzione in carcere. In tutto, quaranta ore di un corso professionale che userà le strutture del carcere (come il forno elettrico) e sarà supportato da “San Ciro”, almeno per la gestione dei primi impasti.

Ciro insegna a far la pizza ai detenuti

Luisa Ravagnani è garante dei diritti delle persone private della libertà personale a Brescia. “Imparare un mestiere in carcere rappresenta una concreta possibilità di utilizzare il tempo della pena per prepararsi a un futuro lontano dalle scelte devianti che in precedenza hanno condotto al carcere”, dice. “L’impegno di Ciro in questo progetto dimostra che la collettività esterna è in grado di abbandonare pregiudizi e stigma per trasformarsi in elemento fondamentale del percorso di reinserimento. Non resta che sperare che l’entusiasmo di Ciro contagi anche altri imprenditori che, come lui, sappiano credere nelle seconde possibilità.
Francesca Paola Lucrezi è la direttrice del carcere.
“Il corso di pizzaiolo nella Casa Circondariale di Brescia ha riscosso sin da subito moltissimo apprezzamento tra i detenuti che ne hanno chiesto , in numero di gran lunga superiore rispetto ai posti disponibili, la partecipazione”, dice. “L’attività professionalizzante, oltre a conferire competenze è particolarmente “appetibile” per la spendibilità nel mondo del lavoro. È senz’altro auspicabile la ripetizione dell’attività all’interno del carcere e sarebbe un importante risultato se altri pizzaioli accettassero la proposta di Ciro di consorziati in tal senso: fare sistema garantisce efficacia e tenuta nei risultati”.
“Un ragazzo che finisce in carcere, magari per reati minori, poi ha una difficoltà enorme nel reinserirsi nel mondo lavorativo”, spiega Ciro. “Lo so per esperienza personale, ho visto molti amici finire male. Per questo ho deciso di impegnarmi in prima persona per aiutarli. In questo momento storico, tra l’altro, c’è una richiesta sempre maggiore di pizzaioli e di persone che si vogliano impegnare nell’ambiente della ristorazione. Abbiamo pensato di proporre un corso di questo tipo proprio per garantire in modo quasi automatico l’assunzione alle persone che seguiranno il corso”.
L’obiettivo nel medio periodo di Ciro è quello di creare una sorta di consorzio di pizzaioli che, come lui, vogliano dare una possibilità a chi ha sbagliato e contemporaneamente ricoprire quei ruoli che sono ancora vacanti. “Lancio un appello ai miei colleghi che lavorano nella ristorazione”, conclude Ciro. “Vorrei fondare un’associazione di persone che vogliano aiutare gli ex detenuti a reinserirsi con una nuova professionalità. In questo periodo nel quale mancano lavoratori è un modello positivo per tutti”.
Va detto che Ciro non è nuovo ad iniziative benefiche. Qualche tempo fa, si era dedicato alla formazione anche nel Rione Sanità di Napoli, una zona che a lui ricorda la via dove è cresciuto, via Rossini a Frattamaggiore. L’istituto che ha abbracciato il suo progetto è stato quello alberghiero D’Este Caracciolo. Nello specifico, le classi che hanno seguito le videolezioni sono state quelle ad indirizzo enogastronomico e a indirizzo sala e accoglienza.

Lanciata la campagna pubblicitaria dedicata al MUSA con una nuova identity

Con una comunicazione ad hoc e una nuova identity, ACNE ha curato il lancio della prima campagna pubblicitaria dedicata al  MUSA, il Museo Universitario delle Scienze Antropologiche, mediche e forensi per i Diritti Umani dell’Università Statale di Milano, che apre le porte alla scienza per creare consapevolezza e prevenire atti di violenza nel presente e nel futuro, attraverso le atrocità perpetrate in passato. Dai crimini nel Medioevo alle stragi sui barconi oggi, presenta una collezione di 10mila ossa, 6 sale con dispositivi interattivi e testimonianze dei famigliari delle vittime senza identità.


La nascita di MUSA è stata possibile grazie al supporto di Fondazione Cariplo, Fondazione Isacchi Samaja e Terre des Hommes. Il Museo ha avuto il patrocinio di S.I.M.L.A., Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e di OMCeO Milano, Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.


Cristina Cattaneo, responsabile scientifico di Medicina Legale e Antropologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute della Statale di Milano e responsabile scientifico del Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense), dichiara: Scienza e medicina, applicate al corpo in tutte le sue forme, diventano unarma formidabile per contrastare la violenza e tutelare i diritti umani. Questo è il messaggio che il MUSA vuole portare, per progettare un futuro migliore anche attraverso una nuova lettura del passato”.

Una storia così antica quanto inedita aveva bisogno di una comunicazione completamente nuova. Per loccasione ACNE ha creato una identity ispirata a tutte le tematiche del museo, con un approccio grafico di forte impatto. Le 4 anime: archeologica, storica, crime e umanitaria, che rappresentano lunicità del museo, vengono racchiuse in un key visual che le sintetizza in un ritratto iconico.

 Il lancio è stato accompagnato da un video sui canali social e digitali, e da una campagna di affissioni nelle metro di Milano per far conoscere il MUSA, permettere alle scuole di conoscerlo e visitarlo e diffondere il suo messaggio per tutte le generazioni future.

 Federica Giannotta, Responsabile Advocacy Terre des Hommes afferma: Questa importante campagna di comunicazione è stata possibile grazie al progetto educativo “MUSA: Il primo polo in Europa dove lEducazione alla Cittadinanza Globale e ai Diritti Umani incontra la scienzada noi ideato per portare il MUSA in tutte le scuole e sostenuto dall’Agenzia Italiana di cooperazione allo Sviluppo. Per questo ci siamo  affidati ad ACNE che ha saputo tradurre visivamente le tematiche del museo in una comunicazione che, siamo sicuri, catturerà l’attenzione dei cittadini di Milano e ci aiuterà a diffondere il messaggio del Musa in tutta la città”.

Ippodromo del galoppo: presentazione del progetto ‘Archivio Storico Ippodromi Snai’

Riparte la stagione dell’Ippodromo del Galoppo. Doppio appuntamento all’Ippodromo Snai San Siro, con la partenza della 136^ stagione del Galoppo e l’evento di inaugurazione e presentazione del Progetto “Archivio Storico Ippodromi Snai”.  L’appuntamento è fissato per le 12.00 di sabato 1° aprile, quando Snaitech aprirà i cancelli dell’Ippodromo Snai San Siro per svelare al grande pubblico la grande opera di organizzazione, catalogazione e selezione di oltre 500 materiali tra documenti, fotografie, disegni e immagini che raccontano la storia degli Ippodromi Snai e dell’ippica.

 «Il progetto dell’archivio non racconta solo la storia degli ippodromi Snai, ma celebra il fascino dell’ippica e del suo forte legame con la città di Milano» – ha dichiarato Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech.«Siamo felici e orgogliosi di riportare alla luce, e a disposizione di tutti, la memoria storica degli ippodromi e dell’ippica milanese. Per noi presentare questo progetto significa creare un suggestivo ponte tra il passato – con i 135 anni di storia raccontati dall’archivio – e il futuro, che vedrà nascere il Teatro del Cavallo”.

L’ “Archivio Storico Ippodromi Snai”, fruibile online e gratuitamente a partire dalla presentazione ufficiale di sabato, si compone di sei sezioni, a loro volta divise in sottosezioni tematiche, ognuna delle quali rimanda a un viaggio dentro la storia dove immagini, fotografie e disegni – corredati da date e didascalie – contestualizzano i passaggi e le tappe che hanno portato dalle prime corse di cavalli all’Ippodromo che conosciamo oggi.

Ippodromo del Galoppo - inaugurazione archivio storico Ippodromi Stai
Ippodromo del Galoppo – inaugurazione archivio storico Ippodromi Stai

Ippodromo del Galoppo – i Cubi Immersivi

Un progetto che Snaitech – proprietaria del comprensorio ippico milanese e recentemente entrata a far parte di Museimpresa, associazione che riunisce oltre 100 musei e archivi curati direttamente da grandi e piccole imprese italiane – ha voluto celebrare con un evento speciale, nel quale i visitatori saranno coinvolti in un’esperienza unica, grazie all’installazione di quattro Cubi Immersivi.

 Ogni cubo rappresenterà una tappa dell’archivio storico e permetterà ai visitatori – grazie a proiezioni di immagini, video e grafiche accompagnate da sonorità a tema – di entrare a 360 gradi nella storia dell’ippica e dei protagonisti che hanno reso celebri gli ippodromi; la fruizione dei contenuti sarà particolarmente intuitiva per gli spettatori, che potranno visitare autonomamente i cubi grazie ai QRCODE presenti sui cubi, la cui inquadratura porterà il visitatore sul sito dell’archivio digitale.

Oltre alla presentazione del progetto dell’archivio all’ippodromo del galoppo sono previste numerose attività per le famiglie, con tour guidati al parco botanico e al Cavallo di Leonardo, il “battesimo della sella” per i bambini tra i 3 e i 13 anni e l’animazione e i laboratori fotografici e scientifici a cura della Fondazione Francesca Rava.

Dal primo pomeriggio, infine, via alle 7 corse in programma per la prima giornata della stagione dell’ippodromo del galoppo 2023, con tre prove clou: il Premio Apertura, una prova ad handicap che quest’anno si cimenta sulla distanza di 1400 metri in pista dritta e che vede affrontarsi i cavalli che hanno corso durante l’inverno; il Premio Paolo Vietti Violi, prova condizionata di rientro per cavalli anziani di 4 anni ed oltre sulla distanza di 2000 metri in ricordo dell’architetto e progettista di molti impianti sportivi in tutto il mondo, nonché anche dell’Ippodromo Snai San Siro; infine il Premio Guido Clerici, corsa valida per cavalli di 3 anni che si affrontano anche loro sulla distanza di 2000 metri, in vista del Premio Filiberto a Milano di aprile e poi del Derby a Roma di maggio.

Ippodromo del Galoppo - inaugurazione della nuova stagione
Ippodromo del Galoppo – inaugurazione della nuova stagione

 

 

 

Trenord 2023: più corse per ‘gite in treno’ e ‘treni del mare’

Per l’arrivo della bella stagione, Trenord rinnova il ventaglio degli itinerari di “Gite in treno” e dal 1° aprile il sabato e nei festivi aumenta le corse sulle linee dirette verso i laghi. Con il primo weekend di aprile, tornano i “Treni del mare” fra Lombardia e Liguria; quest’anno il servizio raddoppia: le corse verso le spiagge sulla Riviera di Levante e di Ponente saranno effettuate anche il sabato, oltre che la domenica e nei festivi.

“Gite in treno” torna con nuovi itinerari che integrano al viaggio in treno esperienze di cultura, arte, divertimento, sport. I percorsi, proposti per promuovere un turismo di prossimità in Lombardia, sono suddivisi in quattro cluster tematici: “laghi”, “divertimento e relax”, “trekking”, “città d’arte”. I dettagli sui biglietti integrati e le informazioni per l’acquisto sono disponibili al link www.trenord.it/giteintreno, che nelle prossime settimane sarà aggiornato con ulteriori novità.

Trenord 2023-Laghi: treno+battello per navigare sui laghi di Lombardia.

Fra le novità 2023, un biglietto che include la libera navigazione fra le Isole Borromee e due diversi itinerari sul Garda: “Borghi lombardi del Garda”, per spostarsi in battello fra gli scali della sponda Ovest, e “Sirmione Tour”, per l’esplorazione del basso lago.

Divertimento e relax: gite fuori porta verso parchi e belvedere lombardi

Una giornata in un parco divertimenti, ma anche gite verso bellissimi panorami lombardi. Il cluster comprende biglietti che uniscono al treno l’ingresso a parchi come Gardaland, Movieland The Hollywood Park, Caneva The Aquapark, o il viaggio in funicolare da Como a Brunate, “balcone” con vista sul Lario e sulle Alpi.

Trekking: in treno verso le vie storiche lombarde  

Ad appassionati di trekking, sportivi e pellegrini diretti sulle tappe lombarde delle Vie Francigena e Francisca Trenord riserva uno sconto dedicato sul viaggio in treno.

Città d’arte: alla scoperta di arte e cultura

In treno a Bergamo e Brescia, città che nel 2023 sono Capitale Italiana della Cultura, e negli altri centri lombardi: Trenord invita a riscoprire le ricchezze culturali del territorio proponendo sconti dedicati a chi viaggia in treno, per l’ingresso a musei e luoghi d’arte.

Dal 1° aprile Trenord potenzia il servizio il sabato e nei festivi sulle linee dirette verso i laghi lombardi. In particolare, saranno aggiunte corse sulle linee Milano-Brescia-Verona, che raggiunge il Lago di Garda e i parchi divertimenti; Milano-Gallarate-Arona-Domodossola e Milano Cadorna-Varese Nord-Laveno Mombello Lago, che si affacciano sul Lago Maggiore; Milano Cadorna-Saronno-Como Lago, sul Lago di Como. Gli orari delle corse sono disponibili su trenord.it e sull’App.

Trenord - gite in treno

Trenord 2023: i treni del mare

Dal 1° aprile al 24 settembre tornano i “Treni del mare” fra Lombardia e Liguria. Per la primavera e l’estate 2023, il servizio sarà attivo anche il sabato, oltre che la domenica e nei festivi. I “Treni del mare” collegheranno Milano e città come Bergamo, Como, Gallarate, Pavia, Voghera, Monza e Seregno direttamente alla Riviera di Levante e di Ponente. L’offerta sarà di cinque corse al giorno, andata e ritorno, fra la Lombardia e la Liguria, effettuate in collaborazione da Trenitalia e Trenord.

I biglietti per i “Treni del mare” si possono acquistare nelle biglietterie Trenord – comprese quelle di Milano Porta Garibaldi, Bergamo, Como San Giovanni, Gallarate, stazioni di partenza delle corse – nei punti vendita e alle emettitrici self-service Trenitalia e sul sito trenitalia.com. Non è consentita la prenotazione.