Novate Milanese, situata a soli 8 chilometri dal centro di Milano, è una gemma nascosta nel cuore della Lombardia. Questa cittadina, che oggi conta circa 20.000 abitanti, ha una storia affascinante che risale all’epoca romana, quando la Via Mediolanum-Bilitio attraversava queste terre, collegando Milano a Lugano.
Il primo documento che attesta l’esistenza di Novate Milanese risale al 877, un atto notarile che segnava la presa di possesso di alcune terre da parte di due sacerdoti della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano. All’epoca, Novate faceva parte del contado della Martesana, una circoscrizione territoriale agricola situata tra Milano e il lago di Como.
Nel corso dei secoli, Novate ha vissuto numerosi cambiamenti politici e territoriali. Nel 1385, sotto Giangaleazzo Visconti, fu aggregata al contado di Milano, per poi essere separata nel 1426 da Galeazzo Maria Sforza e inclusa nel feudo di Desio. Questo possedimento passò di mano tra diverse famiglie nobiliari e, nel 1580, fu venduto a Giorgio Manrique de Lara.
Con l’avvento del governo francese nel 1800, tutti i diritti feudali furono aboliti. Novate Milanese entrò a far parte dell’Impero Austriaco dopo il Congresso di Vienna del 1814 e, successivamente, del Regno d’Italia dopo la seconda guerra d’indipendenza. È nel 1862 che il comune adottò il nome attuale di Novate Milanese per evitare confusione con altre località lombarde omonime.
Novate Milanese e i suoi tesori
Novate Milanese è una cittadina che custodisce nel suo tessuto urbano un patrimonio architettonico e artistico di grande valore, formato da chiese e ville storiche che raccontano secoli di storia, cultura e fede. Passeggiando per le sue strade, ci si imbatte in edifici che non sono semplici testimonianze del passato, ma autentici custodi di storie e tradizioni che hanno plasmato l’identità della comunità.
La Chiesa dei Santi Gervaso e Protasio è un emblema di questa eredità. Con radici che affondano nel lontano 1042, è il più antico edificio religioso della città. L’intervento del Cardinale Carlo Borromeo nel XVI secolo trasformò questa chiesa in un monumento di devozione e arte. Con le sue tre navate, il campanile che svetta nel cielo e la vasta cripta, la chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche una galleria d’arte che ospita al suo interno il magnifico dipinto “Natività della Vergine” di Camillo Procaccini, datato 1618.
Anche la Chiesa della Sacra Famiglia, sebbene più recente, ha un suo fascino particolare. Inaugurata nel 1959, questo edificio si distingue per la semplicità della sua struttura e per i suoi affreschi che narrano storie bibliche dall’Antico e dal Nuovo Testamento. La piccola grotta della Madonna di Lourdes nel piazzale esterno aggiunge un tocco di devozione popolare, mentre il recente restauro del 2017 ha restituito alla comunità un edificio rinnovato e accogliente.
Spostandosi nel quartiere nord, la Chiesa di San Carlo Borromeo si impone con la sua architettura contemporanea, completata nel 1994. Progettata da Angelo Galesio, questa chiesa si caratterizza per la sua navata unica e per l’imponente vetrata che inonda di luce l’interno, creando un’atmosfera di contemplazione e pace. All’interno, un prezioso organo del 1828 e opere d’arte commissionate da Giovanni Testori arricchiscono ulteriormente l’ambiente sacro.
Ma Novate Milanese non è solo fede e devozione. Le sue ville storiche raccontano di un passato aristocratico e borghese, di famiglie che hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto sociale ed economico della città. Villa Metti, con il suo portico e il giardino che la circonda, è un esempio di architettura del XIX secolo, che oggi ospita residenze e uffici privati, mantenendo viva la memoria del suo passato.
Villa dell’Oca, situata nella parte nord-ovest del centro storico, è un gioiello di fine Ottocento. La sua integrità strutturale e le decorazioni architettoniche esterne testimoniano l’attenzione e la cura con cui è stata conservata. Ora sede delle suore spagnole della congregazione di Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù, la villa continua a svolgere un ruolo sociale significativo, assistendo gli anziani malati.
Villa Paracchi, costruita nel XVII secolo, si distingue per la sua pianta a U e la facciata concava. Sebbene non presenti elementi particolarmente decorativi all’esterno, la sua conformazione architettonica è unica e suggestiva, ospitando oggi residenze private e uffici.
Villa Reina e Villa Venino aggiungono ulteriori capitoli alla storia architettonica di Novate. Villa Reina, con il suo stemma araldico e il giardino privato, e Villa Venino, con il suo triportico e la torre belvedere, oggi sede della biblioteca comunale, sono esempi di come questi edifici siano stati sapientemente integrati nella vita moderna della città.
Infine, Villa Testori, conosciuta anche come Casa Testori, è un luogo di grande rilevanza culturale. Qui nacque e visse Giovanni Testori, figura di spicco della letteratura e dell’arte italiana del Novecento. La villa è diventata un centro culturale che continua a celebrare l’eredità di Testori, aprendo le sue porte a mostre e eventi che tengono viva la sua memoria.
Oggi, Novate Milanese è una vivace comunità con un forte senso di identità e appartenenza. Nel 2006 è stato istituito il Parco della Balossa, un’area verde che si estende fino al comune di Cormano e che offre un’oasi di tranquillità e natura ai residenti e ai visitatori.
Novate Milanese rappresenta un perfetto esempio di come una comunità possa evolversi e prosperare attraverso i secoli, mantenendo viva la sua storia e le sue tradizioni. Visitare Novate Milanese significa fare un tuffo nel passato, scoprendo le sue origini romane, i suoi legami con la nobiltà italiana e la sua evoluzione fino ai giorni nostri. Un luogo dove la storia incontra la modernità, offrendo a chiunque la visiti un’esperienza unica e affascinante.