Milano è in controtendenza

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Milano è in controtendenza
Milano è in controtendenza

Si legge spesso che il mercato immobiliare di Milano è in controtendenza rispetto al resto dell’Italia. Pare infatti che qui (e solo qui), il valore delle case sia in crescita.

 

Ma cosa significa realmente? C’è differenza tra Milano città ed hinterland? Abbiamo chiesto qualche chiarimento a Riccardo Assi, titolare della Assi&Partners.

Com’è cambiato il mercato negli ultimi anni?
Milano, esattamente com’è successo in tutto il mondo, ha subito un duro colpo con la crisi immobiliare del 2008. Prima di quel momento avevamo assistito ad una crescita importante del valore delle case, che vedevano prezzi in netto aumento anche in quartieri più popolari. Un esempio su tutti è Quarto Oggiaro, che aveva raggiunto i 3.500 euro al mq…

Poi cos’è successo?
E’ successo che nel 2008, è partita dall’America la crisi più grave del secolo, causata dalla mancata copertura dei mutui concessi senza criterio a chiunque lo chiedesse. Questo ha portato sia ad un crollo finanziario, che a successivi anni di rigidità da parte delle banche ad erogare nuovi mutui, senza garanzie o copertura parziale. Per fortuna il peggio ce lo siamo lasciato alle spalle ed oggi la situazione è un po’ diversa. Almeno in Milano città.

Expo ha contribuito?
Probabilmente un evento come Expo 2015 ha portato un’attenzione internazionale sulla città, sia sotto l’aspetto turistico, che da parte degli investitori. Negli ultimi anni sono infatti aumentati gli investitori stranieri che costruiscono immobili a Milano, portando la nascita di nuovi quartieri e la riqualifica di altri. Questo è senz’altro uno dei motivi per cui il valore degli immobili è in crescita. Ma non bisogna dimenticare l’efficienza della città, la presenza di un’ottima rete di trasporti pubblici e la presenza continua di eventi internazionali che si susseguono tutto l’anno. Milano è certamente la città italiana che meglio rappresenta una capitale europea.

Com’è la situazione nell’hinterland?
Purtroppo l’hinterland non segue la curva di crescita che si ha in città. Rispetto agli anni ’90 o inizio 2000, dove c’era una reale fuga dalla città verso la provincia, oggi vediamo una netta controtendenza, con un ritorno al desiderio di stare in città (a qualunque prezzo mi verrebbe da dire…), con la conseguenza che il valore degli immobili in provincia è obiettivamente sceso. Ma il mercato immobiliare è continua evoluzione e cambia di decennio in decennio: cambierà quindi di nuovo!