Genovesino

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Genovesino

A Palazzo Reale di Milano è stata presentata la mostra su Genovesino a Cremona. Perchè a Milano? Perchè le due città hanno iniziato una collaborazione nel nome dell’arte. Alla presenza dell’assessore Filippo del Corno, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ha espresso in modo chiaro la sua voglia di arte e cultura: un discorso, quello fatto a palazzo Reale, che ci ha davvero colpito. Era evidente, nelle parole e nelle espressioni, la voglia di far conoscere non solo le meravigliose opere di Genovesino, ma tutta la sua città.

E per noi milanesi, l’occasione è davvero ghiotta. Cremona è poco distante, facilmente raggiungibile. E usando la “scusa” del Genovesino potremo scoprire una città davvero bella, affascinante, ricca di arte e storia.

Noi di Milano da Vedere negli ultimi mesi ci siamo andati spesso a Cremona e siamo rimasti davvero molto impressionati. Cremona è una città che vuole farsi conoscere e noi tutti dobbiamo raccogliere l’invito. Non ne rimarrete delusi!

Ecco le parole del sindaco di Cremona al riguardo della mostra:

Genovesino
Genovesino

La mostra dedicata al Genovesino è una grande mostra, ma non è “solo” una mostra. Quando, circa due anni fa, nell’ambito delle Celebrazioni Monteverdiane per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, abbiamo programmato di organizzare – per la prima volta – questa esposizione, eravamo consapevoli che non sarebbe stata solo un’importante operazione culturale, ma anche di comunità. Si tratta infatti di recuperare la storia della nostra città e del nostro territorio per far crescere le coscienze, per far rivivere importanti opere d’arte e per interrogarci su come possiamo ulteriormente migliorare ed innovare la nostra città e il nostro territorio. Dopo il successo dell’esposizione dedicata a Janello Torriani, quella del Genovesino accende di nuovo i riflettori su un altro genio “cremonese”, stavolta di adozione, che ha portato in città il suo talento e che, grazie a questo, ha condotto Cremona fuori dai suoi confini. Con questa mostra, innanzitutto, recuperiamo la storia di una Cremona grande non solo nella liuteria e nella musica, ma anche nella pittura. Il Cinquecento è il secolo che inizia con i mirabili affreschi della nostra Cattedrale, opera eccelsa nel panorama italiano, il Seicento è quello di Luigi Miradori, uno dei protagonisti della pittura dell’Italia settentrionale. Siamo terra di grande creatività e riscoprire la potenza inventiva della nostra storia ci aiuta a oggi valorizzare tutte le dimensioni artistiche e creative in città e a generarne di nuove. Con questa mostra restauriamo, in sinergia con la Diocesi di Cremona, opere importanti presenti nelle chiese della città e dei dintorni, che arricchiranno il percorso espositivo per tornare poi, con una nuova luce, ai loro luoghi di origine. Questa è una mostra che genera cultura. Non solo, è una mostra che genera lavoro nell’ambito culturale, coinvolgendo laboratori di restauro, guide turistiche, esperti di comunicazione. Una mostra che nasce dal territorio, che restituisce bellezza al territorio e che fa lavorare il territorio. Perché la cultura è volano di turismo e di economia. Con questa mostra ci colleghiamo a Milano, all’esposizione sul Caravaggio a Palazzo Reale che ospita il nostro San Francesco restaurato e ci collegheremo ad altri luoghi, promuovendo la nostra città fuori dai suoi confini. Con questa mostra abbiamo costruito di nuovo, nell’anno in cui Cremona è, insieme a Bergamo, Brescia e Mantova, Regione Europea della Gastronomia, una rassegna che mette insieme cibo e arte, coinvolgendo i ristoratori in un connubio davvero imperdibile di sapori e di colori. E anche questa è creatività nuova ed economia. Il ringraziamento va al Comitato Claudio Monteverdi che ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, al Settore Cultura, Musei e City Branding del Comune di Cremona con la Dirigente Maurizia Quaglia, Marina Volonté che ha seguito passo passo l’esposizione e tutti i funzionari perché dietro ogni evento ci sono lavoro e passione, ai curatori Francesco Frangi, Valerio Guazzoni e Marco Tanzi, che hanno dato tutti loro stessi con grande competenza e generosità e a cui con orgoglio dico ce l’abbiamo fatta, al Comitato scientifico, a tutti quanti hanno collaborato e agli sponsor, pubblici e privati, perché è anche grazie a loro che Cremona sta ottenendo risultati importanti nell’ambito della cultura e dello sviluppo. Con questa mostra e nell’anno delle Celebrazioni Monteverdiane, vogliamo affermare una volta di più che Cremona è ricchissima di eventi e di appuntamenti di altissimo livello e di grande respiro, capace di generare nuova cultura, capace di comunità. Gianluca Galimberti Sindaco di Cremona e Assessore a Cultura, Musei e City Branding

Info:

MUSEO CIVICO ALA PONZONE Via Ugolani Dati, 4 26100 Cremona
Biglietti: 10€ intero 8€ ridotto e gruppi 3€ per chi ha diritto all’ingresso gratuito alla pinacoteca Il biglietto d’ingresso alla mostra dà diritto a visitare anche la Pinacoteca e la collezione “Le stanze per la Musica”. La prima domenica del mese ingresso gratuito alla Pinacoteca con 3 euro per accesso alla mostra.
Orari di apertura: martedì – domenica: 10.00 – 17.00 chiuso il lunedì Visite guidate e visite didattiche
Cattedrale di Cremona Piazza del Comune, 5 26100 Cremona CR Ingresso libero Orari di apertura: giorni feriali: 8.00 – 12.00 e 15.30 – 19.00
Palazzo Comunale di Cremona Piazza del Comune 26100 Cremona CR Ingresso libero Orari di apertura: lunedì – sabato: 9.00 – 18.00 domenica e festivi: 10.00 – 17.00
www.mostragenovesino.it