mercoledì,21 Maggio,2025
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Edoardo Jenner, che storia!

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Edoardo Jenner non è solo un viale della circonvallazione esterna di Milano, non è solo un medico come genericamente indicato sulla targa della strada, è un uomo che ha dato un contributo importantissimo alla medicina: è grazie a lui infatti che è stato introdotto il vaccino contro il vaiolo e, per questo, è considerato il padre dell’immunizzazione.

Nasce in Inghilterra, a Barkeley, il 17 maggio 1749. La sua infanzia è segnata presto in modo indelebile dalla perdita di entrambi i genitori. Sua sorella maggiore Mary si prende cura di lui insieme al fratello più grande Stephen. Finiti gli studi di grammatica sente di volersi dedicare alla medicina e, per questo, viene affidato al chirurgo Chipping Sodbury che gli dà i primi rudimenti sulla materia.

A 21 anni si trasferisce a Londra e si affida all’insegnamento di un ex chirurgo dell’esercito, il dottor John Hunter, che, oltre ad insegnargli la pratica ospedaliera, gli trasmette un metodo di approccio al lavoro volto a mettere la verità su ogni cosa.

Il suo apprendistato termina nel 1772 e, poco dopo, Edoardo Jenner torna a Barkeley intenzionato a svolgere qui la sua professione. E’ un medico capace, nelle lettere inviate al suo maestro ed ormai amico John Hunter vengono descritti i suoi successi.

Il dottore, come spesso capita agli uomini di elevata cultura, coltiva molti interessi ed in particolar modo due, che, inaspettatamente, lo portano uno ad entrare nella Royal Society e l’altro a conoscere la ragazza che diventerà sua moglie. I suoi dettagliati studi sul cuculo danno un contributo alla scienza sull’argomento e grazie a questi diventa membro della Royal Society.

La futura moglie invece la conosce in una circostanza fortuita: appassionatosi di aerostati Edoardo Jenner ne costruisce uno alimentato a idrogeno. Durante una prova di volo questi atterrò nel giardino di Anthony Kingscote, padre di Katherine che sarebbe appunto diventata sua moglie qualche anno dopo.

Si dedica poi allo studio del vaiolo, che, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, si diffonde molto velocemente in Europa. Sino a quel momento si tentava di arginarlo con la variolizzazione, una procedura tramite cui si inoculava nel soggetto da immunizzare del materiale prelevato da lesioni vaiolose o dalle croste di pazienti non gravi.

Edoardo Jenner studiando il vaiolo ne distingue tre tipi: lo smallpox (che colpisce gli esseri umani), il cow-pox (che colpisce le mucche da latte e contagia i mungitori) e il grease (che colpisce i cavalli).

Dopo diversi esperimenti ed osservazioni Edoardo Jenner dimostra che l’inoculazione del cow-pox porta all’immunizzazione contro lo smallpox o alla sua comparsa in forma lieve. Ne scrive una relazione e la invia alla Royal Society che la rifiuta perché troppo rivoluzionaria. Il medico pubblica allora un’inchiesta dove è chiaramente dimostrata l’efficacia della vaccinazione. Il nome del medico diventa famoso, viene invitato addirittura a corte da Re Giorgio III d’Inghilterra.

Seguono anni travagliati con la morte della sorella, della moglie e del figlio fino al 26 gennaio 1823 quando, in seguito ad un ictus, anche Edoardo Jenner muore lasciando un’impronta importante nella storia della medicina.

edoardo jenner
edoardo jenner

Manzo all’olio, da Rovato con furore!

Manzo all’olio, piatto bresciano originario della zona della Franciacorta e più precisamente di Rovato.

 

La ricetta risale alla fine del XVI secolo e prevede l’uso di tre ingredienti di base: un bel pezzo di scamone o cappello del prete, delle acciughe e dell’olio d’oliva. Questo piatto è il risultato dell’incontro tra mare e terra che avveniva al mercato di Rovato, uno dei più grandi della Repubblica di San Marco. Qui, acquistando la carne di manzo, prodotto simbolo locale, l’olio e le acciughe liguri, aggiungendo qualche verdura dell’orto si avevano tutti gli ingredienti per creare il manzo all’olio che veniva solitamente accompagnato da polenta e patate. Vediamo ora dosi e procedimento:

1 Kg di scamone di manzo (o cappello del prete)
2,5 litri di acqua calda
2 acciughe salate
2 spicchi d’aglio
½ cipolla
1 dl di olio extravergine di oliva
25 gr di fecola di patate
25 gr di burro
1 cucchiaino di miele di acacia
10 gr di spinaci freschi
½ carota bollita
5 patate bollite
polenta

Tritate finemente la cipolla, mettete in una pentola capiente, aggiungete il burro, le acciughe e l’aglio. Fate soffriggere e aggiungete la carne facendola rosolare su tutti i lati in modo da ottenere una crosta sottile uniforme.

Aggiungete il miele e dopo pochi istanti l’acqua bollente. Con una schiumarola togliete le impurità che vengono in superficie. Dopo 5 minuti mettete la fiamma a fuoco medio e fare cuocere per circa 3 ore e mezza.

Passato questo tempo aggiungete l’olio, la fecola di patate diluita in poca acqua. Muovete la carne con frequenza e delicatamente per non farla attaccare per circa 5 minuti. Togliete la carne dal sugo di cottura e aggiustate la densità secondo il vostro gradimento.

Aggiungete gli spinaci crudi e la carota tagliata finemente a julienne. Servire la carne a fette di 4-5 cm di spessore ricoperta dal sugo di cottura insieme alla polenta e le patate bollite.

Manzo all’olio pronto! Buon appetito!

manzo all' olio
manzo all’ olio

Globe: “Ripartiamo, ma senza un sostegno concreto, muore la ristorazione”

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Globe è il Ristorante & Cocktail Bar all’8° piano del palazzo Coin di Piazza Cinque Giornate a Milano, che da oltre 25 anni attira un pubblico fidelizzato e vario, tra gli aperitivi di rito in terrazza, i pranzi, le raffinate cene sotto la guida di chef Gianfranco Semenzato e gli informali brunch domenicali.

 

Una location dinamica e punto di riferimento con la sua cucina sempre aperta e uno staff preparato, pronto a far sentire i clienti sempre come “uno di famiglia”.

Come moltissime attività di ristorazione, il Globe ha annunciato la chiusura temporanea
dell’attività il 10 Marzo a causa della straordinaria situazione di emergenza sanitaria dovuta
alla diffusione del Covid-19, nel rispetto e condivisione delle ordinanze e a tutela della salute di tutti i clienti e dello staff.

Dal patron del ristorante e cocktail bar, che ha sempre coltivato la formazione e crescita del
proprio staff oggi si ritrova con 50 dipendenti in cassa integrazione, arriva un grido di
denuncia.

Perchè è vero che grazie ai suoi spazi ampi e alla presa in carico di tutte le misure di sicurezza dettate alle istituzioni, il Globe potrà in teoria essere in grado di riaprire, ma a
quale prezzo?

A fine maggio la mia perdita sarà di 1 Milione di Euro di fatturato, dall’inizio della crisi” – è il dato riportato da Marsico. Che propone, con forza, due uniche soluzioni: “Sono solo due le vie che le istituzioni devono intraprendere per salvare migliaia di imprenditori della ristorazione. La prima è dare il credito di imposta ai proprietari di immobile. A Marzo, Aprile e Maggio, l’affittuario non dovrebbe pagare nulla, mentre da Maggio a Dicembr sarebbe dovuto un pagamento del 30% dell’affitto. In questo modo, sarebbe una spesa sostenibile.
La seconda è quella dei contributi. I ristoratori (e gli imprenditori) dovrebbero essere messi nelle condizioni di non pagare le tasse sul lavoro, contributi compresi. Ci prendiamo cura e carico dei dipendenti, provvedendo agli stipendi, ma il resto, dovrebbe assumerselo lo Stato.”

Bruno Marsico ha letto la bozza del decreto Aprile, centinaia di pagine, che definiscono le
misure indicate “inadeguate e prive di chiarezza, soprattutto per la quantificazione degli aiuti a fondo perduto: nessuno dice quanto, quando. Così come i protocolli, ancora del tutto poco chiari. Il datore di lavoro non può rischiare di rispondere di reati penali, qualora abbia ottemperato a tutti gli obblighi di sicurezza per i suoi dipendenti. Su questo punto non ci possono essere fraintendimenti”.
Senza i tre provvedimenti, fare ristorazione diventa anti-economico e non rimangono soluzioni alla chiusura. “Come si fa a non dover licenziare a queste condizioni? Come si fa ad avere costi a 100 e incassi a 30? Non possiamo resistere.”

Dopo due mesi di chiusura, si delinea la possibilità di riaprire e riaccogliere i clienti.
La nostra normalità è con il nostro staff di fiducia, che ora è a casa, ad aspettare quello che aspettiamo tutti. La prima sfida è dedicata a loro e ci stiamo attrezzando, pronti per tornare all’atmosfera che ci ha sempre fatto sentire come in famiglia.

Globe lancia in questo senso i Coupon Restart, in due varianti acquistabili sul sito web
https://www.globeinmilano.it/it/coupon-restart

Un modo per tornare al più presto a offrire l’atmosfera, i piatti e i cocktail che i clienti hanno sempre amato, l’occasione giusta per provare a ripartire.

globe
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Valigeria Canevari: i nostri runner siamo noi…

La ripresa di Milano passerà indiscutibilmente anche dalla riapertura degli esercizi commerciali.

Valigeria Canevari è lieta di annunciare che lunedì 18 maggio, dopo più di due mesi di chiusura, rialzerà la sua saracinesca e ci saranno i sorrisi della famiglia Peviani dietro le mascherine ad accogliere nuovamente i propri clienti.
Nell’attesa e nell’incertezza del momento storico, anche solo sapere di riaprire è qualcosa che dona speranza.

Non mancano le preoccupazioni e le paure, ma dal 1925 il negozio è sempre stato nello stesso punto, a due passi da Piazzale Loreto, passando di generazione in generazione sempre con la certezza di offrire ai nostri clienti il miglior servizio disponibile.

Sappiamo che in questi mesi le persone si sono abituate allo shopping online e a ricevere i propri acquisti direttamente a casa. Ecco perché io e mio fratello Paolo offriremo gratuitamente il servizio a domicilio dei nostri articoli, per chi volesse uscire “leggero” dal nostro negozio. E per gli articoli meno ingombranti, ci trasformeremo in rider. Questo per andare incontro alle nuove esigenze che potrebbero avere i clienti del negozio e nel rispetto delle nuove tendenze green che Milano vuole adottare. Utilizzeranno quindi le nostre biciclette per le consegne di articoli con ingombro ridotto, nella zona est della città.

Il desiderio di tornare ad una nuova normalità è fortissimo. Sappiamo che le nuove misure che adotteremo per tutelare la salute di tutti, avranno bisogno di qualche giorno di rodaggio per gestirle con naturalezza. Ma sappiamo anche che la loro messa in atto è l’unico modo che abbiamo per allontanarci il più in fretta possibile da questi due mesi di lockdown ed evitare di dover fare marcia indietro…

Vi aspettiamo numerosi (ma con ingresso contingentato…) a partire dal lunedì 18 maggio 2020.

Monica Peviani
Titolare Valigeria Canevari

Valigeria Canevari: i nostri runner siamo noi…
Valigeria Canevari: i nostri runner siamo noi…

Arrivano i barbari

Storia di Milano: dopo la morte di Sant’Ambrogio, Milano e non solo deve fare i conti con l’arrivo dei barbari.

 

Ascolta “Storia di Milano: arrivano i Barbari” su Spreaker.

arrivano i barbari
arrivano i barbari

Milano e sant’Ambrogio

La storia di Milano: Ambrogio arriva a Milano e fin da subito metterà in luce le sue caratteristiche, il suo temperamento e la sua personalità. Tratti del carattere che gli permetteranno di diventare il Vescovo che tutti conosciamo.

Ascolta “Storia di Milano: Sant’Ambrogio” su Spreaker.

milano e ambrogio
milano e ambrogio