Oh Bej! Oh Bej!

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Oh Bej! Oh Bej!
Oh Bej! Oh Bej!

Oh Bej! Oh Bej!

Oh Bej! Oh Bej! si diceva un tempo. Oggi, non è più solo una espressione ma anche il nome del mercatino natalizio più famoso di Milano.

L’appuntamento come da tradizione è dal 7 al 10 dicembre. Spiace dirlo, ma la tradizione finisce qui: non troveremo più le bancarelle all’ombra di Sant’Ambrogio, ma intorno al Castello. Ed anche i prodotti saranno diversi rispetto a quello che erano un tempo (ovviamente saremo felicissimi di ricrederci se qualcosa quest’anno fosse diverso dalle ultime edizioni).

Da cinque secoli a Milano è il momento in cui in città si capisce che sì, il Natale sta proprio arrivando: spesso proprio qui si comprano i primi regali. Come ogni anni ripetiamo da dove arriva questo nome: la traduzione di oh bej! oh bej! è ” che belli, che belli” espressione che, si racconta, usarono dei bambini quando, nel 1510 l’inviato del Papa, Giannetto Castiglioni, arrivando in città, per paura di non essere accolto con benevolenza, decise di preparare dei sacchi pieni di giochi e dolci che fece distribuire quando entrò in città.

Da allora è stata per secoli la festa più amata dai milanesi: ancora negli anni ’80 del secolo scorso, nonostante in piena “Milano da bere” la fiera degli Oh bej Oh Bej era un passaggio obbligato per tutti.

Negli ultimi anni abbiamo notato, ma anche in questo caso ben lieti di sbagliare, una disaffezione verso questo mercatino: complice forse il già citato cambio di mercanzie proposte, è molto simile, anche se più grande, ad altri mercati che già si vedono in città.

Non ci resta che tornare anche quest’anno e controllare: nella peggiore delle ipotesi ci troverete a parlare con quei pochi che ancora oggi cercano di portare avanti le tradizioni.