mercoledì,21 Maggio,2025
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La storia di Atm e del nostro tram

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Il nostro caro, vecchio tram sarà uno dei protagonisti di questo nuovo aperitivo storico. La serata infatti sarà dedicata alla storia di Atm: parleremo di quando tutto ha avuto inizio qui a Milano con i primi mezzi di trasporto pubblico e pian piano ci avvicineremo ai giorni nostri.
Parleremo quindi della maggio parte dei mezzi di trasporto che hanno percorso le nostre strade, raccontandone la storia, gli aneddoti e facendovi vedere foto e video d’epoca.
Non mancherà ovviamente il Gamba de Legn, ma racconteremo anche di come è nata l’idea della metropolitana e la storia delle linee attuali e future.
Un viaggio, è proprio il caso di dirlo, lungo le strade di Milano
Appuntamento ore 19.00 al Bobino Alzaia Naviglio Grande 116 (Milano)

A scanso di equivoci, per chi non sapesse cosa è l’aperitivo storico, sottolineamo che la serata NON sarà a bordo di un tram, ma parleremo di Atm e tram comodi e seduti al Bobino

Come sempre:
Ingresso libero e gratuito
ATTENZIONE: I POSTI SONO ESAURITI

Visitiamo San Maurizio

Visitiamo San Maurizio

Ma sì, dai, visitiamo San Maurizio. A  detta di molti è  uno dei gioielli più importanti della nostra città.

Trascurata dai milanesi, è ai primi posti nelle recensioni dei turisti. Certo, la facciata può non aiutare, ma se avete la voglia e la curiosità di aprire la porta….

…buona visione!


Milano (è) da vedere

Passeggiamo per Milano? Ecco come, clicca qui!

Vuoi conoscere le botteghe storiche? Ecco la pagina giusta!

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2 maggio 1519

Il 2 maggio 1519 moriva ad Amboise Leonardo da Vinci. Aveva 77 anni. Decisamente non pochi per l’epoca.

E’ uno dei pochi artisti che sia riuscito a poter vivere della propria arte in vita, seppur non compreso su tutto (soprattutto per quel che riguarda la parte scientifica). Leonardo è stato tante cose: un’artista, uno scultore, un disegnatore, si è occupato di architettura, è stato trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore.

Da qui la semplificazione a genio.

La vita privata di Leonardo è quella meno conosciuta. Figlio “illecito” di un giovane notaio, pare abbia avuto un’esperienza antica di famiglia allargata abbastanza serena. Si sa che all’età di 24 anni venne denunciato (insieme ad altri ragazzi) per sodomia nei confronti di un diciassettenne ed è l’unico riferimento alla sua omosessualità che si può riscontrare. Oggi avrebbe avuto guai un po’ diversi rispetto all’ammenda che ebbe all’epoca: a quei tempi, soprattutto se protetti da qualche potente, si lasciava passare purchè il fatto non venisse reiterato.

Non si è mai sposato e non ha mai avuto figli, in un periodo storico in cui essere genitore di una squadra di calcio non era un fatto così inusuale…
E’ uno dei personaggi storici più studiati e su cui aleggiano tante storie più o meno veritiere:
Freud gli dedica un libro nel 1910 “Un ricordo d’infanzia di Leonardo“, in cui interpretando anche quadri, oltre che la vita del genio, esterna una teoria sulla sua omosessualità.

Leonardo era vegetariano. Non esistono scritti suoi in merito, salvo la citazione “Fin dalla tenera età ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all’uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all’uccisione degli uomini“. Questa frase venne ascritta a Leonardo da Jon Wynne-Tyson nel libro The Extended Circle: A Commonplace Book of Animal Rights. Con la pubblicazione di questo testo, la frase venne attribuita a Leonardo, ma compare solo nel romanzo di Dimitri Merejkowski, The Romance of Leonardo Da Vinci e ad oggi in nessuno degli scritti lasciati dal Genio.

Nel 1998 esce il libro “La passione secondo Leonardo” di Vittoria Haziel, secondo cui La Sacra Sindone di Torino sarebbe un altro suo lascito.

E’ indubbio che un personaggio così a distanza di 500 anni dalla sua scomparsa venga ancora studiato in tutto il mondo. Ma sapete qual è la città in cui ha vissuto di più? E’ Milano. Ha passato qui 25 anni (anche se non consecutivi) ed è la città dove ha prodotto più lavori.
Ecco l’incredibile elenco dei lavori realizzati da Leonardo in parte dei 25 anni passati a Milano.

Da restare senza parole… (fonte Wikipedia):

Monumento equestre a Francesco Sforza, 1482-1493, opera incompiuta di cui esisteva un modello colossale del cavallo in terracotta, già a Milano, Corte Vecchia, distrutto
Studio di orso che cammina, 1483-1485, disegno a punta metallica su carta preparata a tinta marrone e luce rosa, 10,3×13,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library
Gola rocciosa con anatre, 1482-1485 circa, disegno a penna e inchiostro su carta, 22×15,8 cm, Castello di Windsor, Royal Library
Presunto studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, 1483-1485, disegno, Torino, Biblioteca Reale
Studi per la Vergine delle Rocce, 1483 circa, disegno, Venezia, Gallerie dell’Accademia
Vergine delle Rocce, 1483-1486, olio su tavola trasportato su tela, 199×122 cm, Parigi, Museo del Louvre
Ritratto di musico, 1485 circa, olio su tavola, 44,7×32 cm, Milano, Pinacoteca Ambrosiana
Studio per il monumento a Francesco Sforza, 1485 circa, disegno, Castello di Windsor, Royal Library
Vite aerea, 1487 circa, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France
Progetto per la copertura per crociera del Duomo di Milano, 1487-1488, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana
Studio per macchina da guerra (Carri falcati), 1487-1490, disegno, Torino, Biblioteca Reale
Dama con l’ermellino, 1488-1490 circa, olio su tavola, 54,8×40,3 cm, Cracovia, Museo Czartoryski
Idea per la figura di san Pietro nell’Ultima Cena, 1488-1490 circa, disegno, Vienna, Graphische Sammlung Albertina
Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, disegno, Venezia, Gallerie dell’Accademia
Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, Parigi, Cabinet des Dessins
Sezione di cranio, 1489 circa, disegno, Castello di Windsor, Royal Library
Studio di testa femminile, 1490 circa, punta metallica su carta preparata in tinta verdastra, 18×16,8 cm, Parigi, Cabinet des Dessins
Uomo vitruviano, 1490 circa, matita e inchiostro su carta, 34×24 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia
Studio delle gambe anteriori di un cavallo, 1490 circa, disegno, Torino, Biblioteca Reale
Figure geometriche e disegno botanico, 1490 circa, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France
Raggi luminosi attraverso uno spiraglio angolare, 1490-1491, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France
Belle Ferronnière, 1490-1495 circa, olio su tavola, 63×45 cm, Parigi, Museo del Louvre
Progetto per l’armatura di fusione della testa del cavallo, 1491-1493 circa, disegno, Madrid, Biblioteca Nacional de España
Foglio manoscritto per il monumento Sforza, 1493 circa, disegno a penna e inchiostro su carta, Madrid, Biblioteca Nacional de España
Studio di rapporto sessuale e dell’organo sessuale maschile, 1492 circa, disegno a penna e inchiostro su carta, 27,3×20,2 cm, Castello di Windsor, Royal Library
Emblema degli Sforza, 1492-1494, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France
Vergine delle rocce, 1494-1508, olio su tavola, 189,5×120 cm, Londra, National Gallery
Testa di Cristo, 1494 circa, gessetto e pastello su carta, 40×32 cm, Milano, Pinacoteca di Brera
Capelli, nastri, oggetti per mascherare, 1494 circa, disegno, Londra, Victoria and Albert Museum
Cacciatore di ermellino, 1494 circa, disegno a penna e inchiostro marrone su tracce di gessetto nero su carta, 9,1 cm, Cambridge, Fitzwilliam Museum
Studio di testa virile, 1494 o 1499, disegno, Torino, Biblioteca Reale
Progetto per un dispositivo, 1494-1496 circa, disegno, Madrid, Biblioteca Nacional de España
Ultima Cena, 1494-1498, olio su parete, 460×880 cm, Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie
Ritratto di una Sforza, 1495 circa, gesso e inchiostro su pergamena, 33×23 cm, Canada?, collezione privata
Schizzo di tre figure di profilo, 1495 circa, disegno, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe
Vecchio e giovane affrontati, 1495 circa, disegno, Milano, Biblioteca Trivulziana
Ritratti dei duchi di Milano con i figli, 1497, tempera e olio su parete, 90 cm circa di base ciascuno, Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie
Schizzo di borsetta da signora, 1497, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana
Intrecci vegetali con frutti e monocromi di radici e rocce, 1498 circa, tempera su intonaco (ripassata in età moderna), Milano, Castello – Sforzesco, Sala delle Asse

E se Leonardo improvvisamente tornasse in vita?

Credo che sceglierebbe ancora Milano, come luogo dove vivere, inventare e sperimentare. Ci visse 25 anni 500 anni fa, figuriamoci quanto gli piacerebbe oggi!

Me lo immagino innamorato della cucina orientale. Secondo me impazzirebbe per sushi e cucina cinese e mangerebbe cibo di strada a Chinatown.

Abiterebbe in un vecchio palazzo, di quelli in Corso Venezia, ma starebbe ali primo piano: Leonardo in ascensore non ce lo vedo!
Riceverebbe inviti per tutte le inaugurazioni, dalle mostre a Palazzo Reale a quelle dei centri commerciali, che declinerebbe con educazione. Lo vorrebbero come giudice in tutti i talent, da X Factor a Masterchef, ma sarebbe fisso tra il pubblico di “Tu si que vales“, dove qualche fenomeno ogni tanto capita davvero.

Nel suo appartamento avrebbe un sacco di computer con tutti i software più sofisticati per disegnare e progettare.

Si chiederebbe perchè siamo rimasti fermi alla Conca dell’Incoronata e com’è che ci è venuto in mente di voler riaprire i navigli: lui al posto della cerchia dei Navigli, se proprio, realizzerebbe una zona verde che ne segua il corso, dove camminare e andare in bici.

Realizzerebbe il sistema di purificazione dell’aria per mantenere sano il Cenacolo, ringraziando Farinetti per la donazione, ma aggiungendo che sarebbe disposto a farne uno più bello, su tela e che non di deteriori.

Per quanto riguarda la Monna Lisa, gli spiace tanto ma aveva ritratto una che ogni tanto vedeva passare la mattina e di cui non ha mai saputo il nome. E che resti ai francesi visto che gliel’hanno pagata.

Leonardo oggi sarebbe colpito, non tanto dai grattacieli o dalle metropolitane (lui me lo vedo più in tram a dire il vero), ma da tutte quelle cose in cui l’uomo ha dimostrato di voler andare oltre quel che c’era già.

Non sarebbe stupito dal treno, ma dal Freccia Rossa, non guarderebbe agli aerei con aria sognante ma si chiederebbe perchè non esista più il Concorde. Sarebbe innamorato della Formula 1, del Motomondiale e sarebbe fan di Valentino, resterebbe incollato davanti ad uno schermo a guardare la discesa libera, il bob, Bolt che vola su una pista, sarebbe ammirato dalla perfezione dei ciclisti che corrono il Giro d’Italia.

Sarebbe fiero di cosa l’uomo è riuscito ad inventare per per andare oltre i propri limiti e si chiederebbe dove altro potremo arrivare. Ogni tanto si farebbe un giretto sulla Stazione Internazionale e da lassù guarderebbe la Terra, pensando a quanto sia meravigliosa vista dal silenzio dello spazio.

Ecco, io Leonardo me lo immagino così, un po’ orso, un po’ sognatore, curioso e con le sue vesti vecchie di 500 anni. Il ringraziamento che gli va fatto è quello di aver insegnato a tutti gli studiosi e artisti venuti dopo di lui, che è possibile avere una visione del mondo diversa da quel che appare e che ci si può spingere sempre un po’ più in là.

E lo dico mentre scrivo questo pezzo nel corpo di una mail, che invierò via Internet a km di distanza da dove sono, perchè venga pubblicata sul sito e condivisa sui social, in modo che possa essere letta da chiunque ne abbia voglia tra pochi minuti…

Grazie Maestro. Credo che tutto questo sia possibile per l’eredità visionaria che ci ha lasciato.

Leonardo a Milano
Leonardo a Milano

Mac o pc per Leonardo?

Il 2019 è stato l’anno di Leonardo. Tante le iniziative nazionali ed internazionali per omaggiarlo a 500 anni dalla sua scomparsa.

Ma il nostro caro Leonardo, oggi che uomo sarebbe? Per quanto i suoi studi e le sue invenzioni fossero futuriste, il mondo odierno è davvero qualcosa che nemmeno lui era riuscito ad immaginare. L’uomo nello spazio, aerei per tutti e quelli da guerra, il suo treno non era certo veloce come quelli cinesi o il nostro Frecciarossa.

Mac o pc per Leonardo?
Mac o pc per Leonardo?

E abbassando il livello del mio pensiero mi chiedo se oggi lui fosse qui, sarebbe stato fan di Steve Jobs o di Bill Gates? Insomma Apple o Windows? Le sue vesti sarebbero sartoriali o da Oviesse? Cosa mangerebbe Leonardo? La storia dell’essere vegetariano sarà poi stata vera o davanti a polenta e brasato non saprebbe dire di no? Perchè magari nel 1500 a Milano non è che si mangiasse poi così bene…

Oggi avrebbe Cracco a viziarlo, Peck dove comprare eccellenze e Eataly dove poter fare la spesa “grossa”. Perchè un po’ viziato io me lo immagino. E magari non userebbe nemmeno tutta la tecnologia che abbiamo. Magari lui la spesa andrebbe appunto a farsela da solo invece che ordinarla su internet.

Leonardo, catapultato in questo mondo talmente moderno e veloce, forse vorrebbe scappare via e sceglierebbe di passare due mesi a camminare lungo il cammino di Santiago de Compostela o lungo la Via Francigena, per ritrovare un po’ tempo per pensare. Perchè quello che oggi ci manca più di ogni altra cosa è il tempo. Ma non quello per riuscire a fare le cose che ci piacciono. Ci manca di avere del tempo vuoto, del tempo in cui ascoltare il silenzio e non avere i pensieri continuamente interrotti dal bip di un messaggio o da una notifica dai social.

Se tornasse il Maestro, gli regalerei un paio di scarpe comode e lo porterei a camminare per Milano la domenica mattina presto, quando le finestre hanno ancora gli occhi chiusi e gli farei vedere com’è cambiata, gli farei vedere quel che ancora c’è delle sue opere, la sua conca, la sua vigna, il refettorio con la sua Ultima Cena (e mi farei spiegare perchè non ha scelto di farla in un altro modo). Una salto al Castello, due passi al parco un giretto per Brera. E poi lo porterei a fare colazione.

Ovviamente da Starbucks, per spiegargli che oggi abbiamo bisogno che tutto sia grande, che ci piace poter scegliere tra tanti tipi di caffè, perchè ci siamo annoiati di averne un tipo solo. Che il bar sotto casa è banale, perchè noi abbiamo bisogno di vivere esperienze! Che anche bere un semplice caffè deve diventare un’impresa da raccontare.

E in un attimo ci ritroveremmo in coda insieme ad altre duecento persone per fare colazione.

Leonardo da Vinci all’asta: che torni a Milano?

Riportiamo Leonardo da Vinci a Milano. Com’è come titolo? Crea abbastanza suspance? No? Va bene, vi raccontiamo.

Partiamo da una premessa: non sappiamo voi, ma noi quando parliamo di Leonardo da Vinci lo sentiamo molto nostro. Lo chiameremmo Leonardo da Milano se potessimo… con tutto quello che ha fatto qui da noi! Scherzi a parte: Leonardo è un genio indiscusso ed è un bene prezioso per tutto il mondo. Altro che Vinci e Milano.

La notizia è questa: un’asta storica si terrà il 15 novembre a New York. L’ultimo Leonardo da Vinci in mani private sarà battuto da Chirstie’s con un valore di stima di almeno 100 milioni di dollari. Il quadro, conosciuto come “Salvator Mundi”, è un olio su tavola che raffigura il Cristo benedicente con nella mano sinistra un globo trasparente. A lungo si è ritenuto che fosse di allievi del maestro, o una copia, ma alla fine ne è stata riconosciuta l’autenticità da un gran numero di esperti. Si tratta dell’unica, tra le meno di 20 opere del genio del Rinascimento rimasteci, non in un museo. (Fonte: nationalgeographic.it )

Manca quindi meno di un mese a questa asta. Non è che tra voi c’è qualcuno che ha da parte questi due spicci e abbia voglia di fare un giro a New York e portare il quadro di Leonardo qui a Milano?