mercoledì, Aprile 24, 2024

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Saronno, tanta arte, non solo amaretti

Saronno, città d’arte dell’Alto Milanese in provincia di Varese conosciuta anche come città degli amaretti, si trova in quella terra di confine tra la provincia di Milano, Varese, Como e Monza e Brianza.

Sulle sue antiche origini ci sono tracce frammentarie, quel che è certo è che in epoca romana qui esisteva un insediamento. Il primo documento scritto che menziona Saronno è dell’anno 796. A qualche secolo successivo risale l’entrata del comune nel Contado del Seprio come attestato nel Trattato di Reggio del 1185.

Durante le lotte tra Torriani e Visconti Saronno parteggiò per questi ultimi che progressivamente, col passare del tempo, consolidarono il loro potere su tutta la Lombardia. Matteo II Visconti, signore di Milano, a Saronno fece costruire un castello dove stabilì la sua residenza ed anche una casa Imperiale dove, un secolo più tardi, Lodovico il Moro amava recarsi per le sue battute di caccia.

Egli donò il feudo di Saronno a Cecilia Gallerani, la giovane ritratta da Leonardo da Vinci ne “La dama con l’ermellino” per cui lo Sforza perse completamente la testa. Sotto il dominio francese il feudo passò alla famiglia Biglia a cui rimase fino all’inizio del XIX secolo. Nel periodo Napoleonico fu aggregato al dipartimento dell’Olona. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la cittadina si trasformò in un importante centro commerciale e industriale.

Saronno, città d’arte, custodisce preziosi tesori come il ciclo di affreschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari conservati nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, edificato all’inizio del XVI secolo. E’ uno dei santuari più importanti della Lombardia meta di pellegrinaggi. Sulla piazza vi è la Cappellina diventata poi battistero che conserva un altare del Cagnola e la Deposizione di Pompeo Marchesi.

Saronno, tanta arte, non solo amaretti

Altro edificio di notevole interesse artistico è la Chiesa di San Francesco. In stile romanico lombardo presenta 12 cappelle edificate con il contributo di abbienti famiglie saronnesi. All’interno un bel ciclo di affreschi di Ambrogio Legnani e del Lanzani.

Il Duomo, la chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo, si trova in piazza Libertà e risale al 1783. Al suo interno è conservato un crocifisso che ogni anno viene portato in processione durante la Festa del Trasporto.

Molto antica la chiesa di Sant’Antonio Abate che durante la peste del 1576 e del 1630 ebbe un ruolo centrale insieme all’adiacente lazzaretto. A memoria di questo nella chiesa è conservata una teca contenente alcune ossa di appestati.

Oltre agli edifici religiosi ci sono notevoli ville e palazzi da visitare. Tra questi Casa Morandi, ex stazione della posta a cavalli e oggi sede della biblioteca civica e della sala polifunzionale, la Villa Gianetti in stile rinascimentale lombardo, e la Villa Koelliker, residenza patrizia seicentesca.

Saronno, mezz’oretta di auto da Milano, vi aspetta per mostrarvi i suoi tesori. Noi ve ne abbiamo raccontati solo alcuni.

Saronno
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