Napo Torriani, Napoleone della Torre

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Napo Torriani, Napoleone della Torre: il più potente, l’ultimo dei Torriani a governare Milano.

Nasce a Como da papà Pagano ed inizia la carriera politica nel 1265 assumendo il comando alla morte Filippo Della Torre, suo cugino ed ereditandone tutte le cariche tra cui Podestà di Como, Bergamo Lodi e Novara. Insomma aveva parecchio lavoro. Guelfo di famiglia, i primi anni sono quasi una passeggiata grazie alla vittoria di Carlo d’Angiò a Benevento, un potentissimo alleato per tutto il nord Italia guelfo, almeno fin’ora.

Napo Torriani comanda la lega guelfa, ma è abbastanza furbo da non prendere mai posizione netta, da una parte l’angioino, dall’altra il Papa non ha molta simpatia per i lombardi. La gestione diplomatica di Napo crolla proprio a causa di Carlo d’Angiò: improvvisamente l’angioino punta il dominio nel nord Italia contando sull’aiuto milanese, ma Napo fa orecchie da mercante e Carlo reagisce fomentando ribellioni contro i Torriani ovunque gli riuscisse.

Il fratello di Napo, Raimondo vescovo di Como, viene catturato, portato a Sondalo e rinchiuso in una gabbia, lasciato agli scherni del popolino. Dopo averlo liberato, Napo Torriani atterra il castello di Sondalo e nel 1273 si avvicina al nuovo Re dei Romani Rodolfo d’Asburgo, tra i sovrani più amati della storia ed utilissimo ai Torriani per recuperare un poco di quel peso perduto con il precipitarsi dei rapporti con la famiglia angioina.

napo torriani
napo torriani come appare su un quadro realizzato 600 anni dopo la sua morte..

Napo Torriani, Napoleone della Torre

Mossa ben studiata, ma ormai la fine è vicina. Ottone Visconti è stato nominato vescovo di Milano già da 15 anni senza però poter mettere piede in città, tenuto lontano proprio dai Torriani. Gode dell’appoggio nobiliare della città e oltre i confini milanesi, il che gli vale il coraggio di attaccare Napo Torriani.

Dopo la prima sconfitta, le truppe viscontee sorprendo l’accampamento torriano a Desio ottenendo la vittoria definitiva. Napo Torriani ed il nipote Guido sono spediti prigionieri nel castello di Baradello ed a Napo tocca la vendetta. Viene rinchiuso anche lui in una gabbia di ferro, tenuta sospesa alle mura del castello per quasi 18 mesi, prima della morte nel 1278.

L’epopea dei della Torre è finita e i Visconti fanno il loro ingresso in città.

napo torriani
napo torriani

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