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Adeodato Bonasi, Regio Commissario Straordinario risorgimentale

Adeodato Bonasi è stato un politico, nominato Regio Commissario Straordinario al Comune di Milano da inizio settembre 1894 a fine febbraio 1895, dopo le dimissioni del sindaco Giuseppe Vigoni.

Nato nel 1838 a San Felice sul Panaro nella bassa pianura modenese, fu docente universitario di diritto amministrativo prima nell’Università di Modena e Reggio Emilia e poi in quella di Pisa. Nel 1886 fu eletto deputato nel collegio di Modena e, nello stesso anno, diventò Consigliere nel Consiglio di Stato, l’organo di rilievo costituzionale che inizialmente aveva solo funzioni di consulenza e che, dopo la legge Crispi del 1889, allargò le sue competenze alle controversie tra le autorità statali e quelle private.

Esponente della destra storica che con la sinistra storica caratterizzò i primi 50 anni dell’Unità d’Italia, Adeodato Bonasi era molto stimato da Francesco Crispi della fazione opposta, che lo scelse come braccio destro al Ministero dell’Interno. Mandato dallo Stato a Milano come Regio Commissario Straordinario assicurò una maggioranza filogovernativa alle imminenti elezioni amministrative della città, dove i radical-democratici e i moderati erano contrari a Crispi.

Terminato l’incarico a Milano e finito il suo impegno come deputato, nel 1896 venne eletto Senatore del Regno e poi, tra il 1898 e il 1900 diventò Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti. Fedele ai suoi ideali, provocò la caduta del governo Pelloux: si dimise insieme ad altri ministri rifiutando accordi con l’opposizione.

Tra il 1918 e il 1919 venne eletto Presidente del Senato. Adeodato Bonasi morì a Roma nel 1920.

Adeodato Bonasi
Adeodato Bonasi

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