Òccio incoeu a minga portà l’anta

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Òccio incoeu a minga portà l’anta, ovvero occhio oggi a non portare l’anta.

Cosa mai vorrà dire questa frase? Che l’abbiate sentita o meno, ecco da dove nasce e perchè si usa!

Òccio incoeu a minga portà l’anta: l’origine

È un vecchio scherzo della tradizione milanese che nasce da questa storiella: un vecchio falegname, dopo essersi accordato coi bottegai del rione, decide, il giorno dell’anti vigilia di Natale, di fare uno scherzo al suo garzone.

Così consegna l’anta d’una finestra al giovane pregandolo di consegnarla al fruttivendolo: arrivato da questi, si sente dire che l’anta non era per lui, ma probabilmente per il prestinaio; così il garzone va dal prestinaio ma da questi si sente dire che l’anta non era per lui ma forse per il macellaio e così via…

Sta di fatto che al povero giovane fanno girare tutto il quartiere con l’anta sulle spalle. Alla fine tutti lo presero in giro. Fino a qualche anno fa questo scherzo era in uso anche presso i vari uffici: con la scusa di portare dei documenti, all’ultimo arrivato si facevano girare i vari uffici.

Da qui il detto “portà l’anta

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