venerdì, Aprile 19, 2024

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Santa Maria della Sanità per tutti il violoncello

Santa Maria della Sanità: siamo in centro, in via Durini e quello davanti a noi è un raro bene architettonico del settecento lombardo.

E’ per i milanesi un’importante testimonianza storica, nata dalla devozione al Santo degli Infermi (Camillo) che la fondò e alla Immagine della Madonna della Sanità.

Camillo de Lellis, orfano, nel 1575 era un manovale in una fabbrica a Manfredonia. Nel 1584 si fa sacerdote e fonda la congregazione dei Ministri degli infermi detti Camilliani, o Crociferi, per la grande croce rossa che portano sul petto. Nel 1586 l’ordine è approvato da Papa Sisto V.

Santa Maria della Sanità
Santa Maria della Sanità

Quando Gaspare Visconti diventa vescovo della città di Milano nel 1585, chiama in città Camillo de Lellis e i suoi confratelli. Il 27 luglio 1594 la congregazione entra alla Ca’ Granda e qui rimase ad assistere i malati fino al 1630. In città hanno sede in Santa Maria Podone poi in Santa Croce in Sal Calimero finchè nel 1632 acquistano una casa con oratorio a porta orientale e precisamente nella canterana di porta Tosa (oggi via Durini).

Santa Maria della Sanità
Santa Maria della Sanità

Santa Maria della Sanità per tutti il violoncello

Nel 1638 ampliarono la chiesetta  e la aprirono al culto l’anno seguente con il none di Santa Maria Salusi Infirmorum. Nel 1694 rinunciarono al vecchio oratorio e diedero inizio alla costruzione della nuova chiesa di Santa Maria della Sanità

Quando nel 1781 Giuseppe II ordinò la soppressione di tutti gli ordini, i Ministri degli Infermi in un primo tempo si salvarono, ma con la seconda discesa di Napoleone anche loro vennero sciolti nel 1810. I Camilliani tornarono nel 1896 e costruirono un nuovo Santuario che inaugurarono nel 19121: san Camillo in via Boscovich.

La chiesa di Santa Maria della Sanità è un progetto di Giovan Battista Quadrio. La posizione fuori asse della facciata rispetto alla strada è una rarità: a Milano la troviamo oltre che qui anche in san Francesco di Paola in via Manzoni e a San Pietro Celestino in via San Damiano.

Santa Maria della Sanità
Santa Maria della Sanità

La facciata in nudo ammattonato si presenta convessa nella parte centrale dando alla chiesa il soprannome di “violoncello”; all’interno ogni lato ha due cappelle: sulla destra la prima è dedicata alla Regina del rosario, la seconda al Crocefisso. Sulla sinistra la prima è dedicata a Camillo de Lellis, mentre la seconda  è dedicata al “transito” (agonia) di San Giuseppe.

L’altare maggiore costruito nel 1731 è di marmo nero di Varenna e rosso di Francia. Al centro una tela, copia leonardesca, attribuita a Cesare Magni allievo di Cesare da Sesto.  La tela rappresenta la Madonna con il Divin Putto o Madonna della Salute. Benvenuti a Santa Maria della Sanità

Santa Maria della Sanità
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