venerdì,11 Ottobre,2024
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Dopo Lavoro a Milano? Con APE in piazza Affari

Il dopo-lavoro per eccellenza è quello del martedì in piazza Affari a Milano, dove sotto la celebre statua di Cattelan, tutti gli hipster della zona si riuniscono fino a mezzanotte, per tornare a casa brilli e sfiniti dopo uno dei migliori DJ set che Milano può offrire in questi giorni.

Una festa vera e propria, un assaggio d’estate per chi, nonostante tutto, si deve alzare alle sette di mattina il giorno dopo. Giacca e cravatta e ancora il ronzio nelle orecchie. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i ragazzi di APE per farci raccontare qualcosa in più a riguardo. Ed ecco come è andata!

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Dopo Lavoro a Milano? Con APE in piazza Affari

1. Perchè Milano è la città perfetta per ospitare APE?
Perché è una città con tanta gente ma poche masse, con tanti eventi ma pochi ritrovi, tanti parties ma nessuna grande festa. Milano per noi è la città perfetta perché riesce ancora a stupirsi del clima che si crea ad un evento come APE, perché sembra annoiata e distratta ma alla fine è attenta e – a quanto pare – risponde agli stimoli. Sembra facile organizzare eventi in una location del genere, ma la cosa più difficile è creare un evento che sia un punto di ritrovo e che diventi una bella tradizione, più che una moda passeggera. Crediamo di avercela fatta e anche per questo Milano ci sembra perfetta

2. Qual è la soddisfazione più grande che vi siete tolti da quando avete iniziato?
Questa domanda è piuttosto soggettiva quindi l’ho riportata al gruppo e vi riporto qualche risposta significativa. Per me la soddisfazione più grande è stata la design week 2019: organizzare un evento in una location mai utilizzata (Piscina Argelati), su più giorni come un festival, chiaramente con condizioni meteo avverse e tantissimi problemi – e poi vederlo riuscire. Per altri è stato vedere Dargen sul nostro Palco, o un articolo che uscì bello grosso su repubblica, agli esordi. Da social media manager, devo dire che anche vedere una pagina che acquista +3K follower in tre giorni dopo essere stata inattiva 2 anni non è stato affatto male!

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3. Come vi siete ritrovati tra di voi e qual è la storia della fondazione?
Ormai APE conta una cinquantina di soci/e, alcun/ie hanno appena fatto il loro ingresso ed altri/e invece sono nell’associazione dagli esordi. Quello che ci unisce ora è APE stessa e l’ansia per le previsioni meteo del martedì! A suo tempo APE è nata da uno stretto gruppo di amici (circa una decina, quante oggi ne conta il consiglio direttivo dell’associazione) con l’idea di fare una festa al Parco, l’idea è diventata una serata sorprendentemente affollata a cui hanno fatto seguito altre serate – e poi una telefonata del Comune che voleva sapere quali fossero le nostre intenzioni. Ci sono molti aneddoti divertenti sulla fondazione e sull’anno della fondazione, tutti legati al fatto che APE veniva fatto in modo del tutto amatoriale e spontaneo, con un ottimismo che effettivamente non abbiamo mai perso (neanche di fronte ai peggio diluvi estivi mai visti) e un’ingenuità che oggi invidiamo molto.

4. E quando avete capito che avreste dovuto avviare APE?
Da subito, al primo evento. APE è nata prima come evento che come associazione, da un moto spontaneo e da un format dai contorni non troppo delineati e – sicuramente – non fondamentalmente originale, ma vi si avvertiva qualcosa di speciale. APE si è autogenerata direttamente da noi ed è stato chiaro fin da subito chi volesse essere e cosa volesse fare da grande, abbiamo provato a crescerla nel migliore dei modi e ci sembra che stia andando bene!

5. E ora?
E ora ci vediamo all’APE finalmente. Tutti i martedì, in Piazza Affari dalle 6 a mezzanotte.

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