Un salto nel rinascimento

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All’improvviso, un salto nel rinascimento. Ci ritroviamo in un giardino che ha tutta l’aria romantica di un giardino all’inglese con l’edera che abbraccia ruderi di archi, muri e colonne.

Nulla di tutto ciò però è artefatto anzi: in questa casa, un tempo splendida dimora rinascimentale, è passato il meglio della Milano Sforzesca.  Qui  l’8 marzo 1459 nasce  Bernardino Corio battezzato 8 giorni dopo alla presenza de “il conte Galeazzo, puoi duca di Milano, il signore Ruberto Sanseverino, il conte Gasparo de Vimerchato, Pietro de Pusterla, Cicho Simonetta, primo segretario ducale, Thomasio da Bologna, et Antonio Guidobono, nobile derthonese”; insomma siamo in una delle case milanesi più importanti del rinascimento e meglio frequentate.

A partire dal 1474 Bernardino presta servizio a corte con Galeazzo Maria Sforza prima e Gian Galeazzo poi. Serve infine il Moro assumendo vari incarichi pubblici. Prima di dedicarsi completamente ai suoi studi storici su Milano, pubblicando la sua Patria Historia, nel 1503.

La sua casa, splendido esempio di architettura rinascimentale, è centrata dalle bombe nel 1943 e completamente distrutta. Ne restano i ruderi, richiamo affascinante a quella città in cui passeggiavano gli Sforza, il Bramante e Leonardo da Vinci.

Per chi volesse goderselo dal vivo, faccia un salto in via Sant’Agnese (tra corso Magenta e la Cattolica)

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