domenica,13 Ottobre,2024
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Inzago, tra la Martesana e il Villoresi

Inzago è una pittoresca località che si estende lungo il corso della Martesana e viene accarezzata dalle acque del Canale Villoresi.

Posizionata ad est di Milano, vanta una storia antica che si riflette nella sua struttura urbana a forma di croce, chiaramente di derivazione romana. Le prime tracce storiche che menzionano Inzago risalgono all’anno 848, quando diverse porzioni di terra furono cedute al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano.

Uno dei momenti cruciali nella storia del comune è stato il 1148, quando iniziò la costruzione della basilica dedicata a Santa Maria Assunta. La sua edificazione venne sollecitata dall’Arcivescovo San Carlo Borromeo  nel corso della sua visita pastorale del 1576. Egli spronò gli inzaghesi ad avere maggiore cura delle chiese del comune e li ammonì  per il completamento delle strutture religiose incompiute.

Durante il XIX secolo, Inzago conobbe un notevole sviluppo economico nel settore agricolo. Vennero costruite numerose cascine, alcune delle quali sono tutt’oggi presenti sul territorio. Anche qui, come in molti comuni in provincia di Milano, sorsero delle ville di delizia, dove i nobili milanesi usavano venire a passare i mesi estivi. Col sopraggiungere della rivoluzione industriale fiorì l’industria della seta e Milano diventò il centro catalizzatore per gli abitanti della provincia che lasciavano l’agricoltura per diventare operai.

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Durante la seconda guerra mondiale il paese fu coinvolto nella resistenza, e furono compiuti atti di eroismo come il sacrificio di Quintino di Vona, onorato con una lapide nella Piazza Maggiore.

Inzago, cosa vedere

Nei pressi del Naviglio della Martesana, in piazza Quintino di Vona, si trova la parrocchia di Santa Maria Assunta, costruita nel XII secolo dai monaci benedettini del monastero di Sant’Ambrogio. Rimaneggiata e ampliata nel corso dei secoli custodisce nella cripta la Sindone di Inzago, riproduzione della Sindone di Torino donata a San Carlo Borromeo dal duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1578.

Inzago è caratterizzata da una struttura urbana romana, con strade principali che si intersecano nella piazza principale. Nel corso dei secoli, il paese si è sviluppato attorno a queste direttrici. Nel Medioevo, il borgo era diviso in Contrade, ciascuna con le sue peculiarità. Alcune di queste contrade sono ancora riconoscibili nelle attuali vie e piazze di Inzago.

Tra le diverse residenze nate sul territorio inzaghese c’è Villa Gnecchi Ruscone, il cui nucleo più antico risale alla seconda metà del ‘400. L’edificio apparteneva ad Ambrogio Roverta, marito della contessa di Melzo Lucia Marliani, nota per aver fatto perdere la testa al duca Galeazzo Maria Sforza. Furono i successivi proprietari, i Piantanida, a far costruire lo scenografico ingresso e la corte d’onore. Ulteriori modifiche vennero apportate dalla famiglia Franchetti, attuale proprietaria dell’immobile per linee femminili.

Inzago - Villa Gnecchi Ruscone
Inzago – Villa Gnecchi Ruscone
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