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Bareggio, alla ricerca dei fontanili

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Bareggio, comune a ovest di Milano, fa parte del Parco Agricolo Sud di Milano su cui corre la fascia delle risorgive dove le acque sotterranee tendono ad affiorare in superficie e dove, in passato, sono stati creati dei fontanili grazie a cui è stato possibile irrigare i campi favorendo una fiorente agricoltura. Bareggio conta 16 fontanili tra cui il fontanile Barona e il Fontanile Nuovo.

Le origini di Bareggio sono molto antiche: ai primi insediamenti Liguri seguirono quelli Gallo Insubri e poi Romani per poi passare a quelli Longobardi e Franchi sotto cui diventò un possedimento del Monastero benedettino di Sant’ Ambrogio di Milano che, a partire dal 880, esercitò la sua giurisdizione per alcuni secoli.

Nel 1300 l’Arcivescovo di Milano concesse all’Abate di S. Ambrogio la facoltà di venderne le proprietà e fu proprio in questo momento che Bareggio si staccò dal Monastero benedettino acquisendo una sua autonomia anche in campo religioso.La chiesa dei Santi Nazaro e Celso, oggi situata in piazza Cavour, nel XIII secolo infatti si staccò dalla Pieve di San Vittore di Corbetta da cui dipese per molti secoli e diventò autonoma.

Bareggio, alla ricerca dei fontanili

Come tutti i comuni lombardi anche Bareggio andò incontro al dominio spagnolo, austriaco, francese e di nuovo austriaco per poi arrivare all’Unità d’Italia in seguito a cui, nel maggio del 1889, ci fu una sommossa popolare che danneggiò diverse ville ed il municipio.

L’antica chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso di epoca romanica viene nominata già nel XIII secolo nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolanensis di Goffredo da Bussero. Nel 1600 venne abbattuta completamente salvo il campanile ornato da archetti che ancora oggi possiamo vedere. Nel 1727 venne inaugurata la nuova chiesa ottagonale, anche se i lavori si conclusero ufficialmente solo nel 1893.

Sulla facciata barocca due nicchie accolgono le statue dei Santi Nazaro e Celso ai lati di una lapide con la dedicazione della chiesa. All’interno, sopra l’altare, si trova un affresco settecentesco con il Martirio dei Santi Nazaro e Cesio.Sulla piazza Cavour troviamo anche Palazzo Visconti di Modrone, sede del municipio di Bareggio. Voluto nel 1647 dal conte Melchiorre Gerra, feudatario di Modrone, passò poi alla famiglia Radice Fossati.

Nel 1977 la proprietà venne acquistata dal comune che, dopo un intervento di restauro, stabilì qui i suoi uffici. Al suo interno sul soffitto del primo piano si trova un grande affresco con due putti che sostengono lo stemma dei Visconti di Modrone. Molto bello lo scalone barocco con balaustra e colonnine in granito.

Da via Menotti si accede al Parco Arcadia, un’immensa area di 200.000 metri quadrati dove si trova il fontanile Laghetto in prossimità del quale nel 1600 nacque l’Accademia Letteraria L’Arcadia di Bareggio per iniziativa dei nobili locali appassionati di letteratura.

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