venerdì,7 Novembre,2025
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Palazzo Trivulzio: tra salotti, rivoluzioni e capolavori nascosti

Tra arte, salotti e rivoluzioni: scopri la storia di Palazzo Trivulzio, dimora milanese che custodì tesori di Leonardo e diede i natali a Cristina Trivulzio di Belgiojoso.

Il fascino discreto di piazza Sant’Alessandro

In una delle piazze più eleganti e raccolte del centro di Milano, piazza Sant’Alessandro, sorge Palazzo Trivulzio, un gioiello di eleganza settecentesca che racchiude storie di potere, cultura e passioni.
Dietro la sobria facciata color crema si celano secoli di vicende che intrecciano la nobiltà milanese, l’arte di Leonardo e la nascita di una delle donne più affascinanti del Risorgimento.

Palazzo Trivulzio: Dalle origini al fasto settecentesco

Le prime tracce di Palazzo Trivulzio risalgono al XVI secolo, quando la residenza apparteneva ai Corio-Figliodoni-Visconti. All’inizio del Settecento il marchese Giorgio Trivulzio, erede di una delle famiglie più influenti di Milano, acquistò l’edificio e ne affidò il rifacimento all’architetto Giovanni Ruggeri.
Tra il 1707 e il 1713 Palazzo Trivulzio assunse l’aspetto che possiamo ancora riconoscere oggi: elegante, armonioso e tra i primi esempi di stile rococò in città.

Le sue sale divennero presto teatro di sontuose feste e ricevimenti. Candelabri scintillanti, soffitti affrescati e camerieri in livrea dorata accoglievano il meglio della nobiltà milanese, mentre la musica risuonava fino alle prime luci dell’alba.

Un tesoro d’arte e conoscenza

Ma Palazzo Trivulzio non fu solo luogo di mondanità. Il figlio di Giorgio, Alessandro Teodoro Trivulzio, creò qui una delle più importanti raccolte culturali d’Europa: la Biblioteca Trivulziana, ricchissima di manoscritti e volumi rari.

Tra i capolavori conservati nelle sue stanze figuravano gli arazzi del Bramantino, il sigillo segreto di Ludovico il Moro, la Coppa di Nerone e, soprattutto, il celebre Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci.

Oggi questi tesori sono custoditi nei Musei del Castello Sforzesco, continuando a raccontare la storia di un casato che fece grande la cultura milanese.

Cristina Trivulzio, la principessa ribelle

Il 28 giugno 1808, tra quelle stesse mura, nacque Cristina Trivulzio di Belgiojoso, figura simbolo del Risorgimento.
Colta, affascinante e anticonformista, sposò giovanissima Emilio Barbiano di Belgiojoso, da cui si separò presto, suscitando scandalo nella Milano aristocratica. Si trasferì a Parigi, dove frequentò i salotti letterari più influenti d’Europa, per poi tornare in Italia e schierarsi in prima linea durante le Cinque Giornate di Milano, a capo di un battaglione di volontari.

Architettura e dettagli da scoprire

Oggi la facciata del palazzo, sobria ma raffinata, colpisce per il contrasto tra la semplicità delle linee e la ricchezza del portale in granito, sormontato da un balcone in ferro battuto e dallo stemma dei Trivulzio.
Del fasto degli interni rimangono ancora lo scalone d’onore, alcune fontane e portali decorati, testimonianze di un’epoca in cui arte e nobiltà si incontravano nella quotidianità.

Passeggiando in piazza Sant’Alessandro, vale la pena fermarsi un attimo davanti a questo palazzo: non solo una splendida dimora, ma un frammento prezioso della storia culturale e civile di Milano.

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