Palazzo Diotti, lungo corso Monforte

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Confessate: Palazzo Diotti non lo avete mai sentito, eh? Se però dicessimo il palazzo della prefettura… tutto diventa chiaro

Siamo in corso Monforte, a poca distanza da piazza San Babila. Fino al XVIII secolo qui avremmo trovato la sede del Collegio dei Padri Somaschi. Giovan Battista Diotti, di ricca famiglia, decise che un bel palazzo avrebbe accresciuto il suo prestigio e decise quindi di comprare questa area.

I lavori di costruzione di Palazzo Diotti iniziarono nel 1782 e ci fu anche la mano di  Giuseppe Piermarini, che però lasciò prima di terminare i lavori a  Pietro Gilardoni.

Palazzo Diotti, lungo corso Monforte

Sappiamo che il complesso fu rimaneggiato non poco dal Diotti che durante il lavori decise di abbattere  la chiesetta di San Pietro in Monforte che tempo prima era stata costruita dagli Umiliati, tra i primi residenti di questo complesso. (per dovere di cronaca: i primissimi furono i i Poveri Cattolici, derivazione Valdese, poi gli Umiliati, in seguito la Scuola di San Biagio e quindi i Padri Somaschi)

Costruito il palazzo la famiglia Diotti potè goderselo per poco: la fortuna ahinoi gira. E per loro girò male. Nel 1803 Palazzo Diotti fu ceduto al Regno d’Italia.

Passando oggi lungo il corso si può notare lo stile, ma non è possibile ammirare gli affreschi di Andrea Appiani all’interno (però è bello sapere che ci sono!)

palazzo Diotti
palazzo Diotti

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