venerdì, Aprile 19, 2024

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Questo strano, stranissimo agosto a Milano

Ritorno nuovamente sul discorso agosto, non perchè sia entrato in paranoia, ma solo perchè mi colpisce davvero molto.

Sono abituato a passare queste mese in città, mi capita ormai da diverso tempo, ma confesso, nuovamente, che questo 2020 è davvero particolare strano anche se non soprattutto, per quel che mi riguarda, per un discorso squisitamente emotivo.

I motivi sono diversi e se volete anche un po’ troppo cervellottivi, quindi mi soffermerò su quelli che possono non dico essere condivisi, ma per lo meno capiti.

In primis questa strana sensazione: ogni anno con l’inizio del mese di agosto, pur sapendo di dover lavorare, tiravo un respiro di sollievo, sapendo che le mie giornate di non vacanze sarebbero per lo meno state più tranquille viste le ferie degli altri. Quest’anno sarà così? La sensazione non è questa: mi pare di essere agli inizi di luglio, quando c’è ancora un mese di tempo prima che gli altri partano.

E poi proprio questa cosa delle partenze: parlando e sentendo colleghi, clienti e fornitori, tutti danno la stessa risposta. Quest’anno niente vacanze, si rimane a lavorare. Poi apro i giornali, leggo le notizie e scopro che le code in autostrade si sprecano (lavori a parte) treni ed aerei presi d’assalto ed anche il povero areoporto di Linate è stracolmo. Solo quelli che sento io rimangono qui? Mah!

Perchè poi l’altra cosa curiosa è che se si ha modo di sentire qualcuno che ammette di essere in vacanza, ti racconta che “non c’è nessuno, le spiagge sono vuote” e che “al ristorante eravamo forse in 8”. Dove sono tutti? Rimangono sui treni e sugli aerei per 2 settimane?

Ed in ultimo ovviamente poi c’è la nostra città: ne ho già parlato, ma riassumo velocemente. Orfana di turisti, stranieri ed italiani, offre uno spettacolo visto in passato e che oggi fa tristezza: strade vuote, ma con i negozi che non solo sono aperti ma che promettono di rimanerlo tutto il mese (se non tutti buona parte). I locali che hanno fortunatamente invaso le strade e le piazze con i dehors rendono vivaci alcuni angoli (questa per mio personalissimo gusto sarebbe una soluzione da mantenere) ed i parcheggi, vero e proprio miraggio per buon parte dell’anno, oggi sembrano infiniti.

Atipico, strano, pazzesco, folle: chiamatelo come volete. Sarà sempre il mese di agosto di questo 2020.

 

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