sabato, Aprile 20, 2024

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Che ore sono? Sembra quasi una domanda d’altri tempi

Che ore sono? Ma soprattutto, quando è stata l’ultima volta che avete fatto questa domanda o ve l’hanno rivolta?

Se anche voi siete tra coloro che non hanno mai particolarmente amato gli orologi da polso, saprete bene che fino ad una ventina d’anni fa poteva capitare di essere in giro e, non sapendo l’ora precisa bisognava chiedere a qualcuno oppure scrutare all’orizzonte per trovare un campanile oppure uno degli orologi pubblici sparsi per la città.

E proprio di questi ultimi vorremmo parlare oggi: ce ne sono ancora diversi in città, non tutti proprio precisissimi, ma dal centro alla periferia, li troviamo ancora con il loro classico colore verde, le lancette nere su sfondo bianco.

Spulciando via internet abbiamo trovato un dato, anche se non aggiornatissimo: nel 2009 erano 1534 gli orologi pubblici milanesi. Non sappiamo quanti di questi, 11 anni dopo, siano ancora al loro posto e funzionanti, ma la domanda che ci facciamo è se servano ancora o meno.

Abbiamo iniziato dicendo che alcuni di noi l’orologio da polso non lo amano particolarmente, ma immaginiamo che tra tutti coloro che non lo portano, più del 90% abbiano il cellulare sempre in tasca. E tra le tante funzioni dei nostri smartphone, l’orologio è una di quelle. Quindi tutti sappiamo sempre l’ora. Certo, ogni tanto possiamo rimanere senza batteria, ma…

Gusto estetico a parte, la funzione dell’orologio pubblico forse oggi ha esaurito il suo corso. Certo, ci sembrerà strano non vederli più in giro e sapere che non ci potremo più appoggiare al loro palo per mandare un messaggio o leggere le email, ma allo stesso tempo pensiamo che si potrebbe sfruttarli per qualcosa di diverso.

La buttiamo lì, non essendo dei tecnici: e se diventassero dei punti da dove parte il segnale wi-fi per la rete cittadina? Prima di lasciare la parola agli esperti, una domanda: che ore sono?

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