Ah, Tremezzo! Questo gioiello sul Lago di Como, sospeso tra storia e bellezza naturale, è una di quelle mete che sembrano disegnate da un artista romantico con un debole per i laghi, le ville e i giardini lussureggianti. Posizionato strategicamente a metà tra la Pianura Padana e le Alpi, il nome “Tremezzo” non mente: una vera terra di mezzo, pronta a incantare con i suoi scorci mozzafiato e una storia che profuma di antichità.
Il nome stesso di Tremezzo svela la sua essenza: terra di mezzo. Questa località è stata crocevia di popoli, commerci e storie fin dai tempi antichi. Citata per la prima volta nell’880 come Curte Tremecia, Tremezzo si è fatta strada nei secoli, tra saccheggi medievali, splendori rinascimentali e fortune legate ai traffici con le grandi città d’Europa.
Nel XVII secolo, grazie ai legami con metropoli come Amsterdam, Parigi e Vienna, le famiglie locali trasformarono il borgo in un punto di riferimento per il commercio internazionale. Questo periodo di prosperità lasciò un’eredità visibile ancora oggi: le ville eleganti che adornano le rive del lago e le colline circostanti.
Parlando di ville, impossibile non citare Villa Carlotta, tripudio di arte e bellezza, simbolo di Tremezzo. Costruita nel 1690 dal marchese Giorgio II Clerici, passò nel 1801 a Giovan Battista Sommariva, Presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina, che la arricchì con prestigiose opere d’arte quali sculture di Antonio Canova e dipinti di Francesco Hayez.

In seguito la proprietà passò a Marianna di Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia, che nel 1850 la donò alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio con il duca Giorgio II, principe ereditario di Sassonia-Meiningen. Il duca era un grande appassionato di botanica e grazie a lui il giardino che potete visitare oggi è ricco di azalee, camelie, rododendri e di essenze esotiche: è una suggestiva esplosione di colori e profumi.
Tremezzo: un borgo vivo e vibrante
Ma Villa Carlotta non è sola. C’è Villa Sola Busca, chiamata “La Gioconda” per la sua bellezza serena e il suo giardino all’italiana, e Villa Meier, custode di un parco romantico che sembra uscito da un romanzo d’epoca. Ogni villa ha una storia da raccontare, un frammento di passato da svelare.
Passeggiando per le frazioni di Tremezzo, come Bolvedro e Rogaro, ci si perde tra strade acciottolate e panorami che si tuffano nel lago. C’è qualcosa di magico nell’aria: sarà il profumo degli ulivi e dei limoni o l’eco della storia che sembra parlare attraverso ogni pietra? Forse entrambe le cose.

Se avete voglia di un tuffo nella storia, visitate la chiesa di San Lorenzo o l’oratorio Sommariva, che custodisce un monumento funebre di Pompeo Marchesi. Per gli appassionati di storie di guerra, non manca un passato drammatico: la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato tracce indelebili, come la cattura di Mussolini a pochi chilometri da Tremezzo o il bombardamento dell’albergo Bazzoni.
Oggi, Tremezzo è sinonimo di turismo elegante. Qui si possono trovare hotel di lusso come il Grand Hotel Tremezzo, che vi accoglie con la sua raffinata art nouveau, ma anche trattorie dove gustare piatti tipici del lago, come i missoltini o il risotto al pesce persico.
Se cercate relax, una passeggiata sul lungolago o una gita in barca vi regaleranno emozioni difficili da dimenticare. Tremezzo è molto più di una destinazione: è un’esperienza. Qui si respira una dolcezza che mescola il nord e il Mediterraneo, con il sole che accarezza ulivi e vigneti e il lago che riflette colori e emozioni. Venite a scoprirlo, ma attenzione: potrebbe rubarvi il cuore.
