venerdì, Aprile 26, 2024

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Gromo, il paese dai tetti in ardesia

Gromo è un incantevole comune situato nella provincia bergamasca facente parte della Comunità Montana della Valle Seriana.

Le sue origini risalgono all’epoca romana. Nel 744 Carlo Magno donò i territori dell’Alta Val Seriana al Monastero di San Marino di Tours e a quello di Saint Denis De Paris. Tre secoli più tardi L’Episcopato di Bergamo si riappropriò dell’area, notoriamente ricca di giacimenti di argento e ferro.

Nel 1179 il vescovo Guala di Bergamo concesse, dietro pagamento, l’uso dei beni dell’alta valle alle famiglie montane. Si trattò di una parentesi che si chiuse nel 1219, quando il vescovo Giovanni Tornielli minacciò di scomunicare tutti coloro che si fossero rifiutati di restituire i beni alla chiesa di Bergamo.

Gromo diventò comune autonomo nel 1238 e nel 1267 si trasformò in borgo, mantenendo i diritti sulla vendita dei metalli e beneficiando dell’esenzione di qualsiasi tributo. Due erano le famiglie che dominavano nella zona: i Buccelleni e i Priacini. Grazie a loro il paese si sviluppò con le creazione di alcune fucine e il commercio delle armi.

Quando i Visconti occuparono Bergamo e i borghi limitrofi, l’amministrazione fu messa in mano a podestà nominati dalla sede centrale. Nella prima metà del XV secolo la Repubblica di Venezia dominava l’alta Val Seriana e apprezzava la qualità delle armi bianche prodotte da Gromo. Ciò favorì i rapporti commerciali anche oltre il territorio lombardo.

Nel 1666 un evento catastrofico improvviso distrusse la maggior parte delle fucine e causò la morte di molti abitanti: una frana devastò quasi completamente la zona.

Più avanti nei secoli, con l’arrivo di Napoleone, vennero revisionati i confini territoriali e conglobati alcuni borghi, tutto venne però annullato con la nascita del Regno Lombardo-Veneto

Gromo, cosa vedere

Cosa vedere a Gromo? Tra i monumenti di interesse storico c’è la chiesa romanica di San Giacomo e San Vincenzo. Al suo interno si trova un altare ligneo dorato del 1645 e una Pala di Ognissanti di Antonio Marinoni. Il battistero è in stile rinascimentale. Uscendo, in fondo al portico, c’è una piccola cappella, dove sono custoditi affreschi giotteschi e una pietra tombale del vescovo Buccelleni.

Gromo è dominato dal castello Ginami, costruito dalla famiglia Bucelleni nella prima metà del XIII secolo. Da vedere Palazzo Milesi, sede del comune e dell’ufficio turistico.

Gromo
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