Torniamo oggi con un nuovo quarto tour di Milano, lasciandoci ispirare e accompagnare in infinite passeggiate estive da cinque progetti musicali underground. C’è la fiera di Sinigaglia e i suoi mille gingilli, l’estate all’Idroscalo di chi non va al mare, le vibes emo di Casx ma anche l’estate a casa dei nostri genitori con Guidoboni.
Siete pronti?
Un atipico tour di Milano in cinque diversi progetti musicali | episodio 4
La fiera di Sinigaglia, ascoltando “Riviera” dei DAUSHASHA
C’è stato un periodo molto specifico, probabilmente condiviso da molti, dove si ascoltava Goran Bregovic e tutti i derivati del caso, dove si indossavano pantaloni discutibili, e magliette larghe di vari gruppi, recuperate sempre alla Fiera di Siniglia. Che adesso è tutto diverso, ma qualche tempo fa era un covo di biciclette rubate, magliette impilate e scaldate dal sole dove bisognava scavare.
Tutt’ora, i migliori orecchini che ci ritroviamo nei cassetti, probabilmente arrivano da quel luogo magico che prendeva vita ogni sabato mattina, per poi sparire per una settimana. E tra quegli ascolti che ci avrebbero fatto compagnia, tra gli Ska-P e i Gogol Bordello, avremmo potuto ritrovare anche i Daushasha, band veneta che unisce la pizzica salentina ad influenze balcaniche, che da pochissimo ha riassunto quest’estate nel singolo “Riviera”: un amore estivo, una festa, ballare come se fossimo al liceo, amarsi come se fossimo al liceo. I Daushasha sono una band che ci riporta alla fiera di Sinigaglia, com’era un tempo.
Le gite all’Idroscalo con i PONI BOI
Citano la California i Poni Boi sul loro nuovo brano, “Fame d’Aria”, e la canzone mette una gran voglia di andare al mare. Al mare di Milano, s’intende. Con i Poni Boi ci facciamo un bel giro all’Idroscalo, possibilmente in una giornata soleggiata ma non torrida, ci portiamo un telo e passiamo un pomeriggio tra chiacchiere, scherzi, qualcosa da bere e magari una chitarra. Proprio come se fossimo in spiaggia, ma a due passi dall’aeroporto e vicini alla città che amiamo. Non guasta che la band stia lavorando con Rocketman Records, un’etichetta che ha sede proprio a Milano.
Le colonne di San Lorenzo, ascoltando “Verdena” di CASX
E a proposito di luoghi amarcord di Milano, non possiamo che ricordarci le colonne di San Lorenzo, quel luogo magico che nei primi anni Duemila si attraversava con fierezza e anche con un po’ di timore, per sfoggiare un outfit perfetto, e l’imitazione più accurata di un’acconciatura degna dei Tokio Hotel.
Chi non ha vissuto quest’epoca, forse non potrà apprezzare in toto il disco di debutto di Casx, alter ego musicale di Arianna Puccio, che debutta con “Nessuno vuole essere mio amico”. un concentrato di citazioni ed omaggio alla cultura pulp e dark con cui, a fatica, siamo diventati trentenni o quasi.
Il titolo stesso del disco e il nome del progetto, è un affidarsi al film di Casper, che potrebbe farci compagnia una volta di troppo, quando invece di andare a scuola ci siamo lasciati assorbire dalla programmazione di Italia 1. E questo disco è dedicato insomma a tutti i ragazzi a cui ancora batte il cuore, quando passano vicino alle Colonne di San Lorenzo, e ancora si emozionano quando arriva un disco dei “Verdena”.
L’estate al Parco Agricolo Sud Milano con i MAVERIX
Il Parco Agricolo Sud Milano. Non poteva che nascere tra le campagne e le fattorie di questo scorcio di natura ai margini della città una band che dice di fare “cowpunk”. Loro sono i MaveriX, e cantano in inglese anche perché il genere che fanno hanno molto più a che vedere con le tradizioni a stelle e strisce che con la musica italiana.
E pure a vederli sembrerebbero un gruppo nato da qualche parte tra il Texas e l’Oklahoma. Oppure l’Alberta, in Canada. Proprio questa provincia canadese è servita come ispirazione per il singolo d’esordio dei MaveriX, basato anche sul fatto che il cantante e chitarrista Niccolò ci ha vissuto per un po’ di tempo (precisamente a Calgary). Magari l’Alberta non assomiglierà proprio troppo alla Pianura Padana, ma di certo il Parco Agricolo Sud Milano è la casa perfetta per un gruppo come loro.
Il loro nuovo singolo è “Sweet Alberta”
Il quartiere della Maggiolina con “Casa dei miei” di Guidoboni
In una zona abbastanza centrale di Milano, c’è una parentesi architettonica abbastanza inaspettata: un quartierino di casettine che sembrano uscite da un cartone animate, e che nulla hanno a che fare con Milano scintillante di Gae Aulenti e di City Life, piccoli igloo urbani che sembrano usciti da uno spin off urban de Il Signore Degli Anelli.
Il quartiere della Maggiolina sa di casa, come “A casa dei miei” di Guidoboni. Un ragazzo della porta accanto, una voce tagliente come quella di Paolo Nutini, la nostalgia estrema di chi ricorda la torta, il vicino di casa borbottone, e il ritrovarsi sempre qui, nonostante tutto. Il quartiere della Maggiolina suona come questo brano, una parentesi nostalgica, fittizzia, un po’ chiassosa e incredibilmente trascinante, una casa che si di casa, e non una casa qualsiasi, la casa dei miei e di tutte le conseguenze.
