Pero si trova lungo la statale del Sempione dopo Milano e prima di Rho.
In antichità da qui passava la Mediolanum-Verbannus. L’esistenza certa del paese è comprovata dal ritrovamento di una pergamena del 12 febbraio 926 dove viene nominato un vigneto a Pero che al tempo era conosciuto come Cassina del Pero.
Con tutta probabilità si trattava di una cascina agricola la cui produzione principale era la frutta. Dalla coltivazione delle pere potrebbe quindi derivare il nome del comune. Tra il XVII e il XVIII secolo Cassina del Pero faceva parte del feudo di Trenno.
Nel 1658 Camillo Melzi ne era il proprietario e due anni dopo il re Filippo IV di Spagna gli conferì il titolo di conte di Trenno.
Pero, a due passi da Molino Dorino
Successivamente il feudo passò al Conte Cesare Monte, il genero di Camillo Melzi, Nel 1774, dopo l’estinzione del casato Monti, la contea di Trenno venne devoluta alla Camera.
Dall XVIII secolo fino al XX tutto il territorio venne più volte inondato dal fiume Olona. Sotto Napoleone il comune viene soppresso per qualche tempo. Poi nel 1809 viene annesso a Figino nel 1811 a Settimo. Con l’arrivo degli austriaci nel 1816 Pero torna autonomo.
La zona perese non godeva di ottima fama. Una guida in viaggio lungo la strada del Sempione la descrive con termini poco lusinghieri: “… paese tristo e quasi spopolato, ciò forse dipende dal suolo uliginoso, o dagli insalubri vapori delle risaie o dalle acque malsane…” Inoltre, in quella zona, nel bosco della Merlata, circolavano ladri e briganti che avevano poco riguardo per la vita altrui.
Il 13 maggio 1928 Cerchiate viene annessa a Pero. Nel corso del 1900 diventa un centro industriale a tutti gli effetti soprattutto nel secondo dopoguerra.
Facendo due passi per il paese scopriamo che in piazza Roma, a Cerchiate, sono presenti parti di un cascinale e di un mulino con torchio che erano proprietà delle Monache Benedettine del Monastero di San Maurizio di Milano.
Altra cosa interessante da vedere, o forse sarebbe meglio dire intravedere, è il Molino Dorino che si trova sul confine con Milano lungo la tangenziale Pero-Cornaredo. Eh sì, è proprio da qui che ha preso il nome la stazione della metropolitana della linea 1.


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