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Castano Primo, un tempo Silvae Castanae

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Castano Primo, situato a nord ovest di Milano fa parte della cerchia più esterna dei comuni della provincia meneghina. Il suo nome, con tutta probabilità, deriva da Silvae Castanae ovvero Boschi di Castagne. Una seconda ipotesi meno accreditata lo fa provenire da Castro Casterno, legandone la derivazione alla presenza di un antico castello.

Di probabile origine romana Castano Primo viene nominato per la prima volta in un atto di donazione del 712 da parte di Liutprando, Re longobardo, al monastero di Pavia. In epoca medievale qui esisteva un castello, di cui è rimasta memoria nello stemma comunale, ed il suo territorio era incluso nel contado di Burgaria.

Divenne poi un feudo che vide il susseguirsi nei secoli di diversi proprietari tra cui i Visconti di Brignano fino al 1772, quando il regime feudale tramontò con l’arrivo del dominio austriaco. Per un quinquennio entrò a far parte della provincia di Gallarate per poi tornare un possedimento austriaco.

Con il Risorgimento molti castanesi si rifugiarono in Piemonte per non sottostare agli Asburgo. Nel 1863, dopo l’Unità d’Italia e per volere di Re Vittorio Emanuele II, fu aggiunto Primo a Castano per distinguerlo da altri centri omonimi. All’inizio del ‘900 cominciò una trasformazione che portò progressivamente l’economia agricola verso quella industriale, tendenza che si accentuò negli anni ’50 quando con il boom economico e la creazione di posti di lavoro, arrivarono in massa molti immigrati dal meridione.

Cosa vedere a Castano Primo

Incamminiamoci per le vie di Castano Primo e raggiungiamo la chiesa di San Zenone in piazza Mazzini, sorta nell’area dove un tempo si trovava il castello. L’edificio come lo vediamo adesso è il frutto di un rifacimento del 1759. La chiesa originale, datata 974, venne ampliata nel 1345.Il campanile, tuttora esistente, sembrerebbe essere una delle torri dell’antico castello.

Al suo interno è custodito un Crocifisso proveniente, si dice, da Gerusalemme e donato alla parrocchia dal crociato Rodolfo della Croce. Secondo gli storici dell’arte invece il Crocifisso risale all’inizio del Cinquecento. Qualunque sia la verità sulla sua origine la sua devozione crebbe notevolmente nel corso del tempo, principalmente perché legata a presunti miracoli.

All’epoca della peste manzoniana veniva invocato per proteggere il popolo dal diffondersi dell’epidemia. A partire dal 1859, ogni 25 anni a Castano Primo, si tengono dei solenni festeggiamenti in onore del Crocifisso. E’ un segno di riconoscenza legata allo scongiurato pericolo dello scontro tra l’esercito austriaco e quello piemontese che si sarebbe dovuto verificare il 3 giugno del 1859. Secondo i suoi devoti il Crocifisso protesse il paese ed i suoi abitanti.

All’interno del territorio di Castano Primo troviamo un patrimonio storico del lavoro contadino come la Cascina Malpaga risalente al XV secolo. Un tempo era chiamata Cascina di San Bernardo perché al suo interno venne edificata una chiesetta dedicata al Santo. Vi sono inoltre la Cascina Cantona, la Cascina Cornaria e la Cascina Caronna.

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