Cambiago, comune brianzolo incluso nel territorio della Martesana, si trova in una zona pianeggiante situata fra l’Adda e il torrente Molgora adiacente al Parco del Rio Vallone.
Il suffisso “ago” del toponimo fa pensare che le origini del comune siano celtiche, ipotesi che viene confermata dall’occupazione della pianura padana da parte dei popoli gallici che, soprattutto in Lombardia, si stabilirono creando numerosi insediamenti.
Già prima del XII secolo a Cambiago esistevano la chiesa di San Biagio e quella dedicata ai SS. Angelo, Giacomo e Filippo, oltre ad un convento di suore Umiliate la cui giurisdizione apparteneva a Melzo e Gorgonzola.
Nel 1475, in epoca sforzesca, il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza donò a Lucia Marliani, sua amante, tutti i territori e le comunità della pieve di Gorgonzola, Cambiago compreso.
In questo modo alcuni abitanti del borgo ebbero la possibilità di entrare nella corte milanese e di ricoprire ruoli importanti come, ad esempio, il cancelliere ducale Giangiacomo De Cambiago o il referendario di Tortona Francesco De Cambiago.
Con l’arrivo dei francesi a Milano il territorio venne assegnato ai Trivulzio a cui subentrarono gli Sforza, gli Stampa, i De Leyva e i Rabbia per poi tornare nuovamente ai Trivulzio.
Cosa c’è da vedere a Cambiago? Tra gli edifici religiosi la parrocchia di San Zenone situata nella piazza omonima. Costruita su una chiesa più antica è stata ultimata nel 1910. La facciata ha un aspetto solenne e l’interno, suddiviso in tre navate, conserva pitture di Davide Baghè, e alcune vetrate di padre Ambrogio Fumagalli, monaco e artista di Cambiago. Di pregio l’organo del 1848.
Ci sono poi edifici che portano il nome di famiglie importanti come Palazzo Cottini e Villa Perani. Spostandoci nella frazione Torrazza dei Mandelli troviamo la piccola chiesa della Beata Vergine del Rosario.
Vanto del comune è la famosa azienda Colnago, creatrice delle migliori biciclette da corsa nel mondo, fondata da Ernesto Colnago nel 1954.

