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Palazzo Marino Milano: dal Cinquecento a oggi, la storia della sede del Comune

Palazzo Marino a Milano, sede del Comune in Piazza della Scala, fu costruito nel Cinquecento per volere del banchiere Tommaso Marino e progettato da Galeazzo Alessi. Distrutto in parte dai bombardamenti del 1943, oggi è il cuore amministrativo e un importante palazzo storico della città.

Palazzo Marino a Milano è oggi la sede dell’amministrazione comunale della città. Si affaccia su Piazza della Scala e rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura manierista del Cinquecento. La sua storia intreccia grandi famiglie, architetti celebri, vicende politiche e persino i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Le origini: Tommaso Marino e Galeazzo Alessi

Il nome del palazzo deriva dal suo committente, il banchiere genovese Tommaso Marino, che intorno al 1550 decise di costruire a Milano un edificio che celebrasse la ricchezza e l’influenza raggiunte.

Per il progetto si affidò a Galeazzo Alessi, celebre architetto genovese, che introdusse in città uno stile innovativo: un palazzo con terrazze al posto dei tetti, libero su quattro lati e organizzato intorno a due fulcri principali, il grande salone e il cortile interno.

Architettura e decorazioni manieriste

La sobrietà della facciata e del pian terreno del cortile d’onore contrasta con le ricche decorazioni manieriste del loggiato superiore. Qui l’Alessi inserì mascheroni, sfingi, erme, mensole zoomorfe e festoni, oltre a cicli figurativi raffinati:

  • Le dodici fatiche di Ercole (primo ordine)

  • Le metamorfosi degli Dei (secondo ordine)

Un vero e proprio capolavoro di arte decorativa che rende ancora oggi Palazzo Marino un unicum nella Milano del Cinquecento.

palazzo marino - cortile
palazzo marino – cortile

Dal fallimento del committente ai nuovi proprietari

La costruzione di Palazzo Marino iniziò nel 1557 ma non fu mai completata: nel 1572 morirono sia il committente Marino che l’architetto Alessi. Gli eredi, oberati dai debiti, furono costretti a cedere la proprietà allo Stato.

Nel Seicento il palazzo passò alla famiglia Omodei, che lo destinò a uffici fiscali come la gestione delle gabelle e dei dazi. Durante il dominio asburgico ospitò i Fermieri, responsabili delle imposte.

Palazzo Marino tra Settecento e Ottocento

Nel 1781 Palazzo Marino tornò allo Stato, che completò la facciata su via Case Rotte. Nei decenni successivi ospitò istituzioni di grande rilievo:

  • Regia Camera dei Conti

  • Tesoreria e Dazio Grande

  • Cassa Imperiale del Banco di Vienna

  • Con Napoleone: Ministero delle Finanze, Pubblico Tesoro e Dogana

  • Con la Restaurazione: Uffici della Liquidazione e Tesoreria

Il 19 settembre 1861, poco dopo l’Unità d’Italia, Palazzo Marino divenne ufficialmente la sede del Comune di Milano. L’architetto Luca Beltrami curò i lavori di rinnovamento e realizzò un nuovo ingresso da Piazza della Scala.

I bombardamenti e la ricostruzione

Nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale, Palazzo Marino fu colpito dai bombardamenti che devastarono il salone d’onore: andarono perduti l’affresco della volta con le Nozze di Cupido e Psiche, i bassorilievi a stucco con le storie di Perseo e gran parte degli interni alessiani.

Il restauro, diretto dall’architetto Arrigo Buonomo, fu completato nell’aprile del 1954, restituendo alla città la sua storica sede comunale.

Palazzo Marino oggi

Oggi Palazzo Marino è non solo il cuore amministrativo di Milano, ma anche un luogo di grande interesse artistico e culturale. Durante eventi speciali è possibile visitarne gli interni, ammirando il cortile e le sale restaurate, testimonianza della sua lunga e complessa storia.

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palazzo marino - sala alessi

palazzo marino – sala alessi

Danilo Dagradi
Danilo Dagradi
Danilo racconta Milano da oltre dieci anni attraverso articoli, podcast e video che ne svelano l’anima più autentica.
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