Palazzo Marino a Milano è oggi la sede dell’amministrazione comunale della città. Si affaccia su Piazza della Scala e rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura manierista del Cinquecento. La sua storia intreccia grandi famiglie, architetti celebri, vicende politiche e persino i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Le origini: Tommaso Marino e Galeazzo Alessi
Il nome del palazzo deriva dal suo committente, il banchiere genovese Tommaso Marino, che intorno al 1550 decise di costruire a Milano un edificio che celebrasse la ricchezza e l’influenza raggiunte.
Per il progetto si affidò a Galeazzo Alessi, celebre architetto genovese, che introdusse in città uno stile innovativo: un palazzo con terrazze al posto dei tetti, libero su quattro lati e organizzato intorno a due fulcri principali, il grande salone e il cortile interno.
Architettura e decorazioni manieriste
La sobrietà della facciata e del pian terreno del cortile d’onore contrasta con le ricche decorazioni manieriste del loggiato superiore. Qui l’Alessi inserì mascheroni, sfingi, erme, mensole zoomorfe e festoni, oltre a cicli figurativi raffinati:
Le dodici fatiche di Ercole (primo ordine)
Le metamorfosi degli Dei (secondo ordine)
Un vero e proprio capolavoro di arte decorativa che rende ancora oggi Palazzo Marino un unicum nella Milano del Cinquecento.

Dal fallimento del committente ai nuovi proprietari
La costruzione di Palazzo Marino iniziò nel 1557 ma non fu mai completata: nel 1572 morirono sia il committente Marino che l’architetto Alessi. Gli eredi, oberati dai debiti, furono costretti a cedere la proprietà allo Stato.
Nel Seicento il palazzo passò alla famiglia Omodei, che lo destinò a uffici fiscali come la gestione delle gabelle e dei dazi. Durante il dominio asburgico ospitò i Fermieri, responsabili delle imposte.
Palazzo Marino tra Settecento e Ottocento
Nel 1781 Palazzo Marino tornò allo Stato, che completò la facciata su via Case Rotte. Nei decenni successivi ospitò istituzioni di grande rilievo:
Regia Camera dei Conti
Tesoreria e Dazio Grande
Cassa Imperiale del Banco di Vienna
Con Napoleone: Ministero delle Finanze, Pubblico Tesoro e Dogana
Con la Restaurazione: Uffici della Liquidazione e Tesoreria
Il 19 settembre 1861, poco dopo l’Unità d’Italia, Palazzo Marino divenne ufficialmente la sede del Comune di Milano. L’architetto Luca Beltrami curò i lavori di rinnovamento e realizzò un nuovo ingresso da Piazza della Scala.
I bombardamenti e la ricostruzione
Nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale, Palazzo Marino fu colpito dai bombardamenti che devastarono il salone d’onore: andarono perduti l’affresco della volta con le Nozze di Cupido e Psiche, i bassorilievi a stucco con le storie di Perseo e gran parte degli interni alessiani.
Il restauro, diretto dall’architetto Arrigo Buonomo, fu completato nell’aprile del 1954, restituendo alla città la sua storica sede comunale.
Palazzo Marino oggi
Oggi Palazzo Marino è non solo il cuore amministrativo di Milano, ma anche un luogo di grande interesse artistico e culturale. Durante eventi speciali è possibile visitarne gli interni, ammirando il cortile e le sale restaurate, testimonianza della sua lunga e complessa storia.
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palazzo marino – sala alessi


