venerdì,11 Ottobre,2024
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Pusterla di Sant’Ambrogio, la superstite

Pusterla di Sant’Ambrogio: restaurata nel 1938 è l’unica sopravvissuta delle 12 che è un tempo si alternavano con le porte principali lungo le mura di Milano.

Osservando i disegni di un tempo ci rendiamo conto che la Pusterla di Sant’Ambrogio è particolare: avendo due ingressi con a fianco 2 torri quadrate, ha più l’aspetto di una porta piuttosto che di una pusterla.

Costruita attorno al 1160 quando i milanesi tornarono dopo la distruzione del Barbarossa,  durante il medioevo fu l’unico sbocco verso piazza Sant’Ambrogio anche se con l’apertura in seguito di via San Vittore, perse buona parte delle sue funzioni. La torre di sinistra infatti venne abbattuta per costruire la casa di un canonico mentre quella di destra venne incorporata a San Michele al dosso.

Guardando la Pusterla dalla parte esterna si nota la statua di Sant’Ambrogio tra Gervasio e Protasio: una volta l’avremmo vista sulla facciata dell’ospedale di Sant’Ambrogio che sorgeva lì di fronte; demolito nel 1700, si persero quasi tutti resti tranne appunto il tabernacolo che venne donato al Comune di Milano e applicato dove possiamo vederlo ancora oggi nel 1940.

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Curioso ricordare che proprio dalla torre della Pusterla di Sant’Ambrogio milanesi spiarono l’esercito di Lodovico il Bavaro sistemato nel monastero di San Vittore durante l’assedio del 1329.

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