Mantova ed il suo Duomo intitolato a San Pietro

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Una delle innumerevoli bellezze di Mantova. Il Duomo di Mantova, intitolato a San Pietro, ha origini antichissime che affondano alle radici paleocristiane.

La costruzione originale viene sacrificata a favore di una nuova cattedrale romanica per volere di Matilde di Canossa, epoca a cui risale il campanile che vediamo ancora oggi. Per i nuovi lavori bisogna attendere il ‘400 quando è Francesco Gonzaga a governare la città.

Il progetto è maestoso, la nuova facciata è in marmo, con pinnacoli e rosoni, come da progetto dell’architetto Jacobello dalle Masegne e la chiesa viene arricchita da due cappelle gotiche laterali.

Mantova però è una delle principali corti rinascimentali, certo non può tardare l’adeguamento al nuovo stile. Già nel 1545 ci pensa Giulio Romano, attivissimo in città nel  portare il nuovo gusto e la nuova filosofia nella città mantovana. Lavora in particolare all’interno della chiesa, ma la proposta guarda più indietro che in avanti.

Tiene infatti a modello la Basilica di San Pietro, nella versione precedente alla controriforma, quindi tutt’altro che rinascimentale anzi, più vicina alle radici paleocristiane: questo forse per volontà del Cardinale Ettore Gonzaga, molto lontano alle idee papali di quegli anni.

Bisogna poi aspettare il 1761 perchè venga purtroppo rifatta anche la facciata. All’interno  resta quel modello paleocristiano che ha ispirato Giulio Romano, il tutto arricchito dall’arte di Campi e del Veronese e affreschi cinquecenteschi.

Tutto questo al centro di una delle più belle città italiane.

duomo di mantova
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