La strada non è molta, ma la storia è tanta. Partiamo dalla fermata Conciliazione (linea rossa M1) e ci dirigiamo verso piazzale Baracca, dove al centro ci attende la statua di Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana nella Prima Guerra Mondiale e medaglia d’oro al valor militare, a cui sono attribuite trentaquattro vittorie aeree. Un personaggio che meriterebbe di essere conosciuto meglio: basti pensare che il simbolo della sua famiglia, il cavallino rampante, è lo stesso che oggi campeggia sulle Ferrari.
Dal Fopponino al lazzaretto
Lasciamo aerei e automobili da corsa per incamminarci lungo via San Michele del Carso fino a piazzale Aquileia. Sulla destra, oltre un cancello, appare una costruzione che reca la scritta: “Quel che sarete voi noi siamo adesso: chi si scorda di noi scorda sé stesso.” È l’invito a ricordare l’antica chiesa del Fopponino, piccolo edificio a navata unica con abside quadrata e due cappelle laterali, una dedicata al Crocifisso e una all’Addolorata. Lo spazio circostante fu usato anche come lazzaretto durante le pestilenze e come cimitero cittadino, attivo fino al 1885. Qui era sepolto anche l’economista Melchiorre Gioia, oggi ricordato da una delle vie principali di Milano.
San Vittore: la storia del carcere
Attraversando la strada e proseguendo lungo via San Michele del Carso, ci troviamo di fronte al carcere di San Vittore. Costruito nel 1872 e inaugurato il 7 luglio 1879, è uno dei luoghi simbolo della città, spesso evocato nelle cronache storiche e contemporanee.
Un bastione spagnolo sotto il benzinaio
Proseguendo lungo viale Papiniano, sul lato destro incontriamo un distributore di benzina. Durante lavori di ristrutturazione nel 2010, sotto questo stesso impianto sono stati ritrovati i resti del secondo bastione difensivo cinquecentesco, parte del sistema progettato dal governatore Gonzaga per il dominio spagnolo. I lavori iniziarono nel 1549 e durarono undici anni. Oggi i resti sono conservati sotto terra, ma sulla pavimentazione del benzinaio segni colorati ne ricordano il perimetro originario.
Un percorso breve ma denso di memoria: da Francesco Baracca al Fopponino, dal carcere di San Vittore fino ai bastioni spagnoli. A Milano, persino fermandosi a fare benzina, si può scoprire un pezzo di storia.

