giovedì,7 Novembre,2024
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Testa di Cristo Redentore: dettagli d’arte alla Pinacoteca Ambrosiana

Testa di Cristo Redentore: dettagli d’arte alla Pinacoteca Ambrosiana.

Questo dipinto, intitolato “Il Caprotti di Caprotti”, è stato donato recentemente  alla Pinacoteca Ambrosiana. Risalente al 1511, presenta nell’angolo inferiore destro una data e un’iscrizione che recita chiaramente il nome “Salai”, il soprannome attribuito da Leonardo da Vinci a Gian Giacomo Caprotti, uno dei suoi allievi prediletti e frequentemente utilizzato come modello nella bottega del maestro.

I critici dibattono se questa sia la firma dell’autore del quadro, suggerendo quindi una possibile attribuzione a Caprotti, oppure se il dipinto sia in realtà un ritratto di Salai, il cui volto avrebbe ispirato l’opera.

Indipendentemente da questa questione, il dipinto raffigura un soggetto sacro, il volto di Cristo Redentore, come indicato dai tre segni iconografici che appaiono quasi a forma di croce dietro il capo, suggerendo un’aura trinitaria.

Testa di Cristo Redentore

L’esecuzione artistica e tecnica del dipinto è sorprendente, specialmente nella resa dello sguardo magnetico, nella morbidezza dei riccioli, nella dettagliata barba e nei suggestivi baffi. La decorazione sul bordo superiore della tunica rossa richiama esplicitamente gli intrecci decorativi tipici di Leonardo.

L’autore si dimostra quindi un artista di alto livello.

Testa di Cristo Redentore: dettagli d’arte alla Pinacoteca Ambrosiana

 

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