venerdì, Aprile 26, 2024

Novità

Leggi anche

Abbondio Sangiorgio, che scultore!

Abbondio Sangiorgio, chi era costui? Il nome ai più non dirà molto, sappiate però che la sua opera più rappresentativa l’avete certamente vista tutti e che facilmente potrebbe trovarsi sullo sfondo di un selfie scattato di fronte a uno dei monumenti più conosciuti di Milano.

Stiamo parlando dell’Arco della Pace sulla cui sommità è posta l’opera del Sangiorgio: la colossale Sesitga della Pace, il gruppo equestre di bronzo rappresentante la Dea della Pace Eirene, posta su un carro trainato da sei destrieri.

Abbondio Sangiorgio - arco della pace
Abbondio Sangiorgio – arco della pace

Ci vollero sei anni per la sua realizzazione che divenne eccelsa anche grazie alla collaborazione di artisti e letterati quali Carlo Cattaneo, Alessandro Manzoni, l’incisore Giuseppe Longhi e il pittore Francesco Hayez.

L’opera venne realizzata dalla fonderia Luigi Manfredini e innalzata sull’Arco il 15 settembre 1837.

Abbondio Sangiorgio, che scultore!

Non è dunque un caso che una delle vie che convergono in piazza Sempione porti il nome dello scultore Abbondio Sangiorgio che, sin da bambino, mostrò spiccate doti artistiche. Nato a Milano nel luglio del 1798 si formò presso l’Accademia di Brera dove, neanche ventenne, vinse la medaglia d’oro del concorso accademico con i bassorilievi di Apollo e Marisa e Il Supplizio di Issione.

Oltre alla Sestiga il Sangiorgio realizzò altre opere di rilievo, tra cui la statua di Vincenzo Monti a Brera e del medico Paletta all’Ospedale Maggiore. Suoi anche i Dioscuri della reggia di Torino, la figura sedente del Romagnosi all’Ambrosiana, il gruppo del Figliol Prodigo al Belvedere di Vienna, la statua equestre di Carlo Alberto a Casale Monferrato e una serie di ritratti.

E’ del 1840 la statua più grande del naturale del Profeta Isaia, posta in una nicchia del secondo ordine della facciata della Chiesa di San Fedele a Milano.

Abbondio Sangiorgio morì a Milano nel 1879 lasciando nelle sue opere una personale impronta neoclassica contaminata da nuove tendenze.

I più letti