Aprire un bar a Milano: ecco come fare

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Hai deciso di aprire la tua attività a Milano? Devi sapere che si tratta della realizzazione di un sogno per molti.

Infatti, lavorare a stretto contatto con le persone e veder nascere un progetto personale può donarti davvero un’immensa soddisfazione.

Dopotutto, non è un caso che in ogni città italiana esistano numerosi bar, soprattutto a Milano, dove la movida la fa da padrone.

Tuttavia, prima di prendere una scelta di questo tipo, dovrai necessariamente fare i conti con i costi che l’avvio di un’attività del genere prevede.

Per questa ragione oggi andremo a scoprire cos’è necessario per aprire un bar a Milano nel 2022 (o nel 2023, se aspetterai l’anno nuovo per mettere in pratica i tuoi progetti).

Aprire un bar conviene?

La prima domanda che ti sarai posto se hai deciso di aprire un bar è una: conviene?

Sicuramente, dopo il periodo che abbiamo appena vissuto contrassegnato dal Covid-19, è normale avere delle perplessità.

Tuttavia, devi anche considerare che il bar è una tappa fissa, specie per gli italiani.

Infatti, moltissime persone si recano al bar ogni mattina per prendere un caffè, oppure la sera, per condividere un aperitivo con gli amici.

Questo discorso assume un valore ancora più grande in una città come Milano, dove l’aperitivo è una vera e propria “cultura”.

In poche parole, si tratta di un business che non morirà mai. La differenza la farai tu, con la tua abilità nel gestire l’attività.

Quali sono i requisiti per aprire un bar a Milano?

Diciamo subito le cose come stanno: non puoi decidere di aprire e gestire un bar da un giorno all’altro. Insomma, l’improvvisazione non giova in questo settore.

Proprio per questa ragione, per poter aprire un bar (a Milano, così come in ogni altra città), dovrai essere in possesso di almeno uno dei requisiti seguenti:

  • Titolo di studio o certificazione che ti abbia abilitato alla somministrazione di cibi e bevande
  • Aver svolto attività di vendita (all’ingrosso o al dettaglio) di prodotti alimentari per almeno due anni nel corso degli ultimi cinque
  • Essere iscritto al REC, Registro Esercenti Commercio

Allo stesso modo, devi sapere che la disciplina italiana classifica i bar in quattro differenti categorie:

  • A, ossia le attività di ristorazione come ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie al tavolo
  • B, attività adibite alla somministrazione di bevande, come bar o gelaterie
  • C, attività di spettacolo e sale da ballo con somministrazione di bevande alcoliche, come le discoteche
  • D, ossia le attività contenute nella sezione B, dove però è esclusa la possibilità di somministrare bevande alcoliche

Quanto costa aprire un bar a Milano?

Ora che hai capito quali sono le basi normative per poter aprire un bar a Milano, andiamo a scoprire quali saranno i costi che dovrai sostenere.

Ebbene, questi non possono essere quantificati con esattezza, perché dipenderanno da vari fattori come:

  • Zona, quindi affitto del locale
  • Attrezzature
  • Allestimento e mobilio
  • Utenze

In linea di massima, l’investimento iniziale sarà intorno agli 80.000 euro, ma potrebbe variare sensibilmente in funzione delle caratteristiche che abbiamo visto.

Quali sono gli step per aprire un bar?

Ora che hai capito, in linea di massima, quali saranno i tuoi costi aprendo un bar a Milano, andiamo a scoprire quali sono gli step che devi compiere:

  • Apertura della Partita IVA. Se guadagni meno di 65.000€ e il costo dei dipendenti inferiore a 20.000€, puoi scegliere il regime forfettario che propone una tassazione agevolata
  • Iscrizione al Registro delle Imprese
  • Invio della comunicazione di inizio attività
  • Apertura delle posizioni INPS e INAIL
  • Richiesta per vendere alcolici e superalcolici all’Agenzia delle Dogane

Per fare tutto questo, ti consigliamo di affidarti ad un professionista del settore, come un consulente fiscale di Fiscozen.

Puoi prenotare una prima consulenza senza impegno e gratuitamente con loro, per avere le risposte a tutte le tue domande sull’apertura di un bar a Milano.

 

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