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Milano 84 è il nome di una band, e ci hanno portato in giro per Milano

Dopo la pubblicazione in vinile, esce finalmente con distribuzione digitale Believe per Lost Generation Records,  Monochromatic, il primo album dei  Milano 84. Da venerdì 1 ottobre 2021 troverete su tutti gli store digitali un nuovo disco che nasce dal desiderio e dalla curiosità di manipolare il sound degli anni 80 con consapevolezza e leggerezza, la scelta audace di un duo che oscilla tra italodisco e synthpop con eleganza e grooveMonochromatic vanta collaborazioni del calibro di Vincenzo Salvia (Stranger Things) e Fabio Liberatori (Dalla, Stadio), alternando le mille sfaccettature dei vocalist ai remix che miscelano il tutto con un tocco contemporaneo.

Quello dei Milano 84 è un mondo allucinato e sommerso, come se ci trovassimo in un locale sotterraneo e illegale dove si è continuato a ballare e ondeggiare per tutto il 2020, nonostante tutto. Non abbiamo resistito e gli abbiamo chiesto quali sono i loro luoghi di Milano preferiti. Ecco cosa ci hanno risposto!

villa invernizzi
villa invernizzi

Milano 84 è il nome di una band

  • Villa Invernizzi: È collocata tra corso Venezia e via Cappuccini, e dietro la sua maestosa cancellata c’è un giardino dove vive felice una colonia di fenicotteri rosa. Sono un miraggio ipnotico in città, gli “animali esotici sul cuore” che hanno ispirato la nostra canzone Play.
  • Piazza Vetra: Milano sud, vicino Porta Ticinese, in questa piazza si dice che un tempo venissero bruciate le streghe. In anni più recenti, l’hanno cantata gli electro-wavers Krisma in Vetra Platz (ed è questo il motivo per cui è uno dei nostri luoghi del cuore) Oggi questa piazza è sempre attraente, nascosta in bella vista. Per omaggiare i milanesi Krisma, però, noi abbiamo scelto di fare una cover della loro più nota hit, Lola.
  • La Casa 139: Anche se chiuso ormai da anni, il club in Via Ripamonti lo portiamo nel cuore; epicentro della scena indie italiana, concerti memorabili, after show a base di interminabili partite a bigliardino e cocktail da smaltire in qualche cornetteria notturna. Per poi chiudere con una classica colazione da Pavè dietro Porta Venezia.
  • Piazza San Babila: Il salotto buono della città è anche uno dei luoghi più controversi, che ha visto negli anni di piombo cruenti scontri tra fazioni giovanili ultra-politicizzate, e negli anni 80 quel prototipo di street culture che, nato intorno al locale Burghy, ha fortemente connotato un certo stile di vita. I Pet Shop Boys ne rimasero affascinati, al punto da dedicare al fenomeno una loro canzone, Paninaro. Nella nostra Milano 84 song, rievochiamo l’immaginario effervescente e creativo degli 80s italiani, di cui Milano è stata il cuore.
  • Blue Note: Locale storico e tempio del jazz ma ormai da tempo aperto anche a generi musicali diversi. Un posto magico in cui l’attenzione e la competenza di chi ascolta regalano emozioni uniche. Come tutti, anche noi siamo in attesa di una “vera” ripartenza delle attività live: un sogno sarebbe esibirsi qui con Milano 84, magari con un set elettro-acustico!
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