Noviglio è un piccolo comune immerso nel verde situato nella zona sud ovest di Milano facente parte del Parco Agricolo Sud di Milano.
Noviglio è costituito da cinque frazioni molto distanti tra loro i cui nomi traggono origine dagli antichi abitanti che, a partire dai Liguri, si insediarono in quest’area seguiti poi dai Galli e, successivamente, dai Romani e dai Longobardi. Nel trascorrere dei secoli Noviglio ha visto periodi duri funestati da epidemie, carestie e povertà. Si ricorda in particolar modo la peste manzoniana del 1630 che provocò molte vittime.
Di impostazione agricola il comune, nel corso del tempo, ha sempre mantenuto un’impronta rurale e a conferma di ciò è la copiosa presenza di cascine disseminate su tutto il suo territorio. Noviglio è suddiviso nelle cinque frazioni di Mairano, Noviglio, Tainate, S.Corinna e Conigo, ognuna delle quali ha una chiesa propria.
Mairano è la sede municipale e qui, in via Guido Rossa, si trova la chiesa di San Michele Arcangelo risalente al XIII secolo. Da dieci anni il suo campanile è diventato la “residenza estiva” di una coppia di cicogne che ad aprile arriva e depone le uova da cui escono 2 o 3 piccoli. Ad agosto tutta la famiglia riparte verso i luoghi caldi per poi tornare l’anno successivo. C’è poi la chiesa parrocchiale di San Sebastiano situata in via Verdi che nel XIII secolo era sotto la Pieve di Rosate.
A Santa Corinna, in via delle Industrie, si trova Cascina Conigo, un imponente complesso circondato da mura sul cui ingresso ad arco spiccano delle teste di buoi e cavalli scolpiti. In un cortile interno si scorge l’Oratorio di Santa Maria Nascente risalente al XVI secolo.
Noviglio, il paese delle cicogne
Altro edificio storico è la Cascina del Castellazzo che si incontra sulla strada per Castellazzo, costituita da due corti chiuse. Sulla corte principale si trova un antico edificio dove sono visibili tracce di un affresco con stemma visconteo.
A Santa Corinna, in via delle Industrie, ha sede il museo Kartell dove sono esposti oltre un migliaio di oggetti-icona che, dal 1949 ai giorni nostri, fanno parte del paesaggio quotidiano come mobili, complementi d’arredo, lampade, casalinghi, articoli per laboratorio e autoaccessori. Il museo custodisce un ricco capitolo di storia del design italiano.
