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Uberto Visconti, il capostipite

Per raccontare la storia delle famiglia Visconti e dei suoi membri, bisogna partire da Uberto Visconti. E’ lui quello che viene considerato il capostipite della dinastia.

Non sappiamo di preciso quando si nato e anche la data della morte non è certa, anche se si è abbastanza sicuri che sia avvenuta prima del 1250.

Era un nobile, feudatario e signore di Massino, Albizzate e di Besnate. Suo padre Ruggero era console di Milano (1172) e podestà di Bergamo (1189).

Uberto Visconti, il capostipite

Uberto si sposò con Berta Pirovano ed ebbero otto figli:

Ottone , arcivescovo e signore di Milano;
Andreotto, fu il padre di Teobaldo Visconti e quindi il nonno di Matteo Visconti
Azzo, Vescovo di Ventimiglia;
Gaspare, podestà di Oleggio, capostipite dei Visconti signori di Caronno, Jerago e Fagnano;
Obizzo, signore di Massino;
Uberto;
Pietro;
Beatrice.

Leggenda vuole che sia stato proprio Uberto Visconti a sconfiggere Tarantasio, il mostro che viveva nel lago Gerundo. Tarantasio, che potete immaginare come il più famoso mostro di Lochness, dopo la morte divenne lo stemma che Uberto decise di adottare per la sua famiglia, proprio quel biscione che oggi erroneamente attribuiamo agli Sforza.

Leggenda certamente, ma… nel 1944 il primo giacimento di metano venne trovate dall’Agip proprio dalle parti del lago Gerundo e, forse sarà solo un caso, il logo della compagnia è un cane a sei zampe con la lingua di fuoco che vorrebbe richiamare proprio il nostro caro Tarantasio.

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