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Traghetto di Leonardo, che genialata!

Traghetto di Leonardo, antica imbarcazione fluviale esistente oggi in soli due esemplari, di cui una si trova sull’Adda e l’altra sul Tevere, prende il nome dal suo inventore anche se non vi è certezza assoluta che sia stato proprio Leonardo da Vinci ad idearlo.

Senza ombra dubbio egli si dedicò a studiare il progetto durante il suo soggiorno a Vaprio d’Adda tra il 1506 e il 1507. Esiste infatti un suo disegno dell’imbarcazione, datato 1513, conservato nel Castello di Windsor in Inghilterra.

Oggi il Traghetto di Leonardo “lombardo” congiunge la sponda di Imbersago con quella di Villa d’Adda. In epoca medievale erano diverse le imbarcazioni che transitavano sull’Adda, ma con il passaggio della sponda bergamasca sotto la Serenissima il traffico venne interrotto. Fu un signorotto del milanese, Tommaso Landriani, a ottenere il permesso da parte della Regia Maestà e del Senato Milanese a ripristinare il servizio di traghetto con pedaggio.

Traghetto di Leonardo, che genialata!

Ci fu qualche difficoltà a trovare un accordo con la comunità di Villa d’Adda a causa dei rapporti non buoni tra le due sponde. Si arrivò ad un compromesso concedendo una tariffazione agevolata per gli abitanti di Villa d’Adda. Nonostante questo non erano pochi gli abitanti della sponda bergamasca a muoversi tramite una navigazione illegale.

Ai Landriani seguirono i Barbiano di Belgioioso che cercarono di trovare una soluzione a questo problema. Secondo un documento del 1698 essi fecero vietare espressamente la navigazione con mezzi diversi dal traghetto. In effetti il divieto venne rispettato, tuttavia qualche buontempone poco incline alle regole pensò di usarlo senza permesso durante la notte per cui fu necessario ancorarlo con delle catene.

Il traghetto che conosciamo oggi, caratterizzato dal trasporto a fune, venne inaugurato dal conte Alberico da Barbiano nel 1678. Il metodo di funzionamento è ingegnoso: tra le due sponde del fiume è stato teso un cavo a cui è affrancato il traghetto. L’uso di un motore è inutile, è la corrente che fa muovere l’imbarcazione. Il manovratore orienta il traghetto tramite un timone e, con l’uso di un bastone di ferro, dà la spinta iniziale agendo sul cavo. Non appena i due scafi si trovano in posizione obliqua la corrente guida il Traghetto di Leonardo fino all’altra sponda.

Nel corso dei secoli lungo l’Adda vennero posizionati altri tre traghetti: il primo tra Olginate e Caloziocorte, il secondo tra Brivio e Cisano Bergamasco, ovvero il traghetto che Lodovico il Moro passò ai Borromeo nel 1499 e che, dal 1917, è stato sostituito da un ponte, il terzo tra Vaprio d’Adda e Canonica d’Adda e proprio questo fu quello disegnato da Leonardo da Vinci che troviamo nel Codice Windsor conservato in Inghilterra.

L’unico esemplare funzionante appartiene al comune di Imbersago, ha una superficie di 60mq ed arriva a portare fino a 100 persone e 5 automobili.

La storia ve l’abbiamo raccontata, se abbiamo acceso la vostra curiosità non resta altro che venire qua a vedere o provare il Traghetto di Leonardo.

Traghetto di Leonardo
Traghetto di Leonardo

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